In verità sapevo bene che mi avrebbe fatto molto male, perché si parlava dei bambini della Shoah; ingenui e tenere creature che hanno dovuto affrontare l'orrore della guerra, della morte, dell'odio umano. Bambini così piccoli, per cui l'uomo non è riuscito a provare nessuna forma di amore, anzi, considerate cavie per esperimenti, o semplici "numeri" da sterminare per conservare la razza pura.
Si uccidevano e continuano a uccidere i bambini, perché è il modo più facile per sterminare una "razza" alla base; perché i bambini rappresentano il futuro, i sogni, la spensieratezza, la speranza.
La domanda però è una: come puoi far del male a una creatura così innocente? Forse non troverò mai risposta.
Quello dello sterminio degli ebrei, e non solo il loro (vi voglio ricordare, infatti, che nei campi di sterminio morirono molte altre persone, tra cui omosessuali, zingari...), è uno degli argomenti storici che più mi colpisce, uno dei crimini storici che non va mai dimenticato e verso il quale l'attenzione viene riportata in luce ogni anno, alla fine di gennaio.
Il 27 gennaio, più nello specifico, è considerata "Giornata della Memoria", quando furono abbattuti i cancelli di Auschwitz e portati alla luce gli orrendi crimini dei Nazisti.
Nel corso degli anni e, purtroppo, anche attualmente c'è ancora chi sostiene che questo non sia mai accaduto. Sciocchezze! Io resto sempre nauseata da queste parole, disgustata da quanto accade. Ci sono prove. Ci sono video, immagini strazianti, parole e messaggi da non dimenticare. C'è l'esperienza diretta di chi ha avuto la fortuna di salvarsi. Non si può rimuovere tutto, non si può dimenticare, non si può assolutamente dire che non ci sia stato un simile orrore! Non lo accetto. Io sono stata ad Auschwitz e ho visto con i miei occhi quei luoghi, gli oggetti sottratti agli ebrei... quei vestiti così piccoli che spezzano il cuore. Quindi vi riempirei di schiaffi quando sento dire certe cose, e quando ancora oggi si utilizzano certi simboli nazisti e commettono atrocità. Ma lo avete un cervello? E un cuore?
Però, quando si dice "Non dimenticare", a mio avviso, non si può parlare solo di Shoah.
Tornando per un attimo al programma che ho visto, delle parole mi sono rimaste impresse nella mente. C'era un signore anziano, uno dei bambini che hanno dovuto affrontare questo orrore, bambini che hanno visto la morte in faccia, senza poter godere del periodo più bello della vita, che dopo aver raccontato a un gruppo di giovani - con le lacrime agli occhi - di quanto ha perso, di ciò che ha provato sulla sua pelle, ha concluso con "MAI PIU'", detto più volte, come a ribadire il concetto, a supplicare le nuove generazioni di comprendere, di non permettere più un simile orrore.
Ecco. Questo "Mai più" purtroppo non è stato mai ascoltato.
Ed è proprio per questo che non ci si deve concentrare soltanto sulla Shoah, che badate bene non si deve MAI dimenticare. La storia recente - non voglio addentrarmi nel passato, nei secoli bui così ricchi di crudeltà da far impallidire tutti - conferma le mie parole. Vi voglio citare solo alcuni fatti, ma ce ne sono stati troppi e continuano ancora, purtroppo.
Basti pensare alle Foibe, ai Gulag - campi di concentramento russi - restando ancora a quegli anni. Per non parlare di quanto hanno sofferto gli stessi italiani con il Fascismo in Italia.
Andando avanti, penso all'Africa. Quante ne sono successe? Quanto odio, crudeltà, morte ci sono ancora in questa immensa terra? Un esempio è sicuramente il Genocidio del Ruanda nel 1994, anche qui sulla base di un'assurda differenza razziale fra Hutu e Tutsi. A tal proposito vi consiglio di guardare - se ce la fate - il film Hotel Rwanda, bellissimo ma... un vero macigno al cuore.
Altra forma di "Pulizia Etnica" è sicuramente il massacro di Srebrenica, nel 1995, dove le forze militari serbo-bosniache organizzarono il massacro di migliaia di musulmani bosniaci.
Il mondo attuale non vive ancora in pace.
Si parla di terza guerra mondiale, ogni giorno in tv passano stragi, altre ancora non vengono mostrate e nella testa mi risuona ancora quel "MAI PIU'" ripetuto tra le lacrime. E provo rabbia, un profondo senso di tristezza, incredulità e anche paura. La Shoah e tutti i genocidi che ho citato e molti altri che ho sicuramente dimenticato (per non parlare delle ancor attuali violenze alle donne, e crimini sui bambini), non sono fatti passati e basta. Questa crudeltà continua, con sempre più forza ed evidenza. Il cuore umano sembra sempre più corroso da un odio che io non riesco a comprendere. Si cerca di incutere il terrore, di eliminare la libertà dell'individuo, di voler imporre una religione sull'altra, un proprio credo sull'altro. Si cerca di far tacere chi vuole parlare, di ridurre gli altri - donne soprattutto - a numeri, oggetti, armi da far saltare in aria appena possibile. E allora mi chiedo quanto servano questi programmi, film, libri su questi fatti. O forse, ci vorrebbe un'azione più forte per non far dimenticare, per smuovere le coscienze, per... impedire che il mondo sia invaso dall'odio. Ma è impossibile.
E tremo dentro.
Perché non si può vivere in pace? Perché tanto odio? Cosa c'è dietro tutto questo terrore?
Davanti ai miei occhi mi viene in mente un'immagine: quella di Malala, la sua forza, il suo coraggio e un concetto importante sul quale bisognerebbe porre importanza ed evidenza. Malala ha capito che l'odio si può combattere con la forza dei libri, del sapere, della conoscenza.
«Un bambino, un maestro, una penna e un libro possono cambiare il mondo».
Ed io trovo che sia vero. Vi invito a leggere tutto il suo discorso per il Premio Nobel giustamente meritato. L'ho trovato qui.
L'ammiro. Ammiro la sua forza, il suo coraggio, e le sue parole dovrebbero essere capite dai grandi "Signori del mondo".
Quando dico "Leggete" non lo dico così, a caso, solo per spingervi a coltivare un bellissimo hobby; ma perché penso fermamente che leggere permetta di aprire la mente, di combattere l'ignoranza, di aprire il cuore e capire.
Capire che non ci sono differenze tra un eterosessuale e un omosessuale, che l'amore è uno solo.
Capire che anche se ognuno ha il suo credo, le sue usanze, i suoi pensieri la differenza non è un crimine, una religione non è più bella o forte dell'altra, non si è migliori sulla base del colore della pelle o di essere di questo o quel paese. Il mondo è bello perché è vario e dalle differenze bisognerebbe imparare e crescere.
Bisogna essere curiosi nella vita. Scoprire il mondo per le sue bellezze. E leggere tanto per sopperire all'ignoranza, alle mancanze, e guardare gli altri e tutto ciò che abbiamo intorno a noi con occhi diversi.
Non mi reputo una persona perfetta, ho troppi difetti e... anche le mie mancanze. Non amo tutti, ho spesso paura di alcune diversità, ma non perché siano persone di una determinata etnia, bensì ho paura di certi atteggiamenti e stili di vita che possano compremettere la vita degli altri.
Ho tanto da imparare. Tanto da capire. Però, leggendo ho imparato molto ad aprire mente e cuore.
Per questo credo che le parole di Malala siano importanti. Per questo penso che la lettura sia vitale.
La gente che non riempie le proprie lacune finirà per credere TROPPO agli altri, anziché creare un proprio pensiero.
E, alla fine, penso che l'ignoranza e quest'odio siano i veri elementi che fanno tanta paura. Io ne ho il terrore, inutile dirlo. Non sono coraggiosa. Per nulla.
Mi sto un attimo perdendo, perché sono tanti i concetti da inserire in questo post, ma forse l'essenziale è questo: La Giornata della Memoria, a mio avviso, non va applicata a un unico Genocidio, ma a tutti quelli che la storia purtroppo ci ha mostrato e continua a mostrarci.
Non si dovrebbe mai dimenticare tali crimini e atrocità, per non ripeterli. Ma purtroppo questo accade...
per ignoranza, per crudeltà, per odio, per qualcosa di più grande.
Quanto vi costa vivere in pace?
Ognuno con il suo credo, il suo pensiero, la sua libertà.
Prendete un libro. Leggete. Aprite cuore e mente, e forse questo mondo potrà cambiare.
Questo blog parla appunto di libri, quindi, condivido con voi alcune nuove uscite che ho selezionato grazie alla rivista inMondadori, che si può trovare tranquillamente in libreria, e altri titoli consigliati dal sito de Il Libraio.
Si tratta di letture sulla Shoah, ma non è detto che in futuro, con calma non possa proporvi altri argomenti, altri elementi che non devono essere dimenticati.
Essendo molti, inserisco solo le copertine, ma... tranquilli! Basterà cliccarci sopra per accedere alle rispettive schede in cui troverete tutte le informazioni!