Come procedono le vostre letture? Io sono euforica, perché ho concluso una delle letture più belle dell'anno appena trascorso. Forse per alcuni sarò esagerata, ma io ho adorato il libro di cui parlerò oggi! È ovvio che le letture sono piuttosto soggettive. Non tutti possiamo apprezzare gli stessi libri o autori, ma certe volte nei giudizi influiscono i nostri studi, le personalità che abbiamo, e sicuramente anche il momento in cui scegliamo di leggere certi libri.
"Il Libro delle verità nascoste", pubblicato lo scorso mese dalla Garzanti (a cui va il mio immenso grazie!), è il romanzo d'esordio di Amy Gail Hansen. Autrice che mi ha sorpresa, ammaliata, convinta totalmente.
Ho trovato grande sintonia con la dolce e fragile Ruby, e... mi sono sentita totalmente coinvolta con la trama. No, non ho vissuto esperienze simili - per mia fortuna - anche se ho provato a tratti il medesimo dolore e la voglia di smettere di vivere... Per fortuna non ho mai avuto il coraggio di attuare i miei folli pensieri!
Comunque vi consiglio di leggere questo libro, se amate i thriller psicologici, in modo particolare, ma anche se volete trovare una lettura - almeno secondo me - originale e che sorprenderà ad ogni capitolo!
Editore: Garzanti
Pagine: 277 (compresi ringraziamenti e intervista)
Prezzo: 16,40 euro
Consigliato? Sì! Ho amato questo libro e lo consiglio soprattutto alle lettrici. In realtà potrebbe benissimo essere letto da tutti, ma secondo me potrebbe essere particolarmente apprezzato da noi donne. Anche se è un mio modestissimo parere.
È un ottimo romanzo di esordio che si legge velocemente, perché ha un ritmo che non cala mai, e la suspense è continua. La Hansen riesce a rapirti con la sua scrittura, con i colpi di scena continui, con un alternarsi tra passato e presente che ci permette di comprendere meglio ogni singolo dettaglio. Un thriller psicologico, possiamo definirlo, che riesce a sorprendere e centra l'obiettivo.
Splendida lettura, davvero.
Trama
Recensione
Dicono che il tempo cura tutte le ferite, ma io la penso diversamente.
Sembra soltanto che renda le cicatrici piú profonde.
Un altro aspetto che mi ha portata a volere questo libro è sicuramente il riferimento ad alcune autrici della letteratura inglese e americana. La presenza dei "libri nei libri" mi ha sempre incuriosita molto. In questo caso si parla di scrittrici che sono legate tutte da un triste destino: la fragilità che le conduce a porre fine alle loro vite.
Il tutto ha inizio quando a Ruby Rousseau, la protagonista, viene recapitata una valigia sulla cui etichetta è scritto il suo nome. In realtà non è sua. Le è stata prestata quasi un anno prima da Beth, una compagna del college che, come si scopre ben presto, è scomparsa. Aprendola, Ruby fa una scoperta che sembra sconvolgerla e aprire ferite del passato. Un periodo che vuole assolutamente dimenticare, da cui uscirne, per tornare a vivere. Fa la scoperta di un libro per lei importantissimo "Una stanza tutta per sé" della Woolf. La sua curiosità però non le impedisce di scorrere di nuovo quelle pagine, di leggere tutto di nuovo, per cercare un qualche indizio. Ci sarà una frase, in particolare, che la porterà ad aprire gli occhi e a capire che forse può riuscire a scoprire qualcosa in più sulla scomparsa di quella che per lei è solo una conoscente.
Per far ciò però dovrà tornare dove tutto ha avuto inizio. Nel suo vecchio college, che ha mollato a un passo dalla conclusione degli studi, per motivi che seppellisce nel suo animo ma che continuano a logorarla dentro.
In un salto tra presente e passato scopriamo chi è stata Ruby e cosa l'ha condotta a dover fare delle sedute da una psicologa.
Ruby era una studentessa brillante, intelligente, capace e determinata. Quando si presenta all'ufficio del professore di letteratura inglese, Mark Suter, sa già cosa portare alla sua tesi. Ruby è affascinata e ben presto ossessionata da alcune scrittrici che hanno in comune una fragilità che le conduce a soccombere prima alla depressione e infine al suicidio. Cosa porta a questo? Ruby pensa che la risposta potrebbe essere proprio in quel libro, Una stanza tutta per sé.
Una donna deve avere soldi e una stanza tutta per sé se vuole scrivere narrativa.
Proprio per questo, se non può esprimere liberamente la sua creatività, si può arrivare alla pazzia, alla depressione e conseguente suicidio. Una premessa per un discorso molto più ampio, che personalmente mi ha molto incantato.
Mark Suter è un uomo molto affascinante, per cui molte ragazze perdono facilmente la testa, e sembra essere molto interessato ai pensieri e alle riflessioni della ragazza. Nel giro di poco tempo, però, da una semplice conversazione professore-studentessa, accade altro. Mark sembra apprezzarla al di là della sua intelligenza e impegno negli studi, e tra loro sboccia una storia, nonostante lui sia sposato.
Ruby, però, non può sapere cosa si celi dietro le sue dolci parole, la tenerezza dell'uomo che sembra ascoltarla quando disperata parla del suo senso di colpa per la morte di suo padre. Ruby è un'anima fragile che ha perso le sue certezze alla morte dell'uomo, e che cerca conforto tra le braccia di qualcuno che dice di amarla, e che invece rappresenterà il primo passo verso l'oblio, e quella malattia che sembra coinvolgere le scrittrici che tanto adora.
Tornare al college non sarà facile per lei. Riaprire i conti con il passato, ferite che avrebbe voluto chiudere per sempre. Il ritorno in un luogo dove ha rischiato di porre fine alla sua vita. Eppure dietro questa sua fragilità si nasconde un grande coraggio, che le permetterà di far luce sulla vera essenza delle persone e, in seguito, anche su se stessa.
Allucinazioni, scomparse, paura, ossessioni, ma anche amicizia e profondi legami famigliari possono essere alcune voci per esprimere questo libro.
Fa male. Fa male essere strappati alle cuciture, con ogni filo esposto, ogni fibra nuda. L'unico modo di porre fine al dolore, l'unico modo per curarmi, è impedire al mio cuore di battere, impedire ai miei polmoni di respirare, impedire al mio cervello di pensare.
Voglio morire. E non ho più voglia di vivere.
Non capisco la differenza.
Pur non essendo mai stata in questi luoghi, le sue descrizioni mi hanno totalmente allontanata dalla mia realtà - una semplice stanza - e mi hanno trasportata tra quelle strade, pronta a osservare artisti di strada, o perdersi in cimiteri e luoghi oscuri, con presenze strane e inquietanti.
I personaggi sono molto ben caratterizzati e spesso è facile cambiare idea su di loro dopo poche pagine. Eppure si riesce a entrare in una sorta di empatia con loro, anche con i più folli. Mi sono sentita molto legata a Ruby, un personaggio davvero ben riuscito. Ruby è fragile, insicura, ma anche pronta ad estrarre una forte dose di coraggio e determinazione quando si tratta di far giustizia. L'ho ammirata in molte occasioni e compresa.
Sicuramente ho molto disprezzato il professor Mark, per motivi che scoprirerete nella lettura. Anche nel finale, quando si scopre di più sul suo passato e si cerca di dare una qualche spiegazione ai suoi atteggiamenti, non sono riuscita a cambiare la mia idea negativa.
Ho adorato Heidi, per la profonda amicizia che la lega a Ruby. Un'amicizia che nonostante i problemi, la distanza, e le liti non può essere sradicata dal cuore.
Di un altro personaggio preferisco non parlare, perché potrei creare spoiler. Vi dico solo che il titolo originale del libro "The Butterfly Sister" è mooolto importante e collegato al carattere di cui non voglio rivelare nulla. Posso solo dire che ho provato sentimenti contrastanti, e che forse è uno dei migliori.
Ho apprezzato davvero tutto di questo libro. L'ho trovato originale, per nulla scontato. Solitamente non amo molto i thriller, ma questo non presenta scene agghiaccianti. Scordatevi sangue o simili. Anche se c'è un tratto di sadismo, che seppur cruento nelle intenzioni, ammetto che non ho trovato sconveniente (son sadica, lo so. Ahahah! Mi ha un po' impressionato, ma... cavolo, dopo certi atteggiamenti, se lo sarebbe meritato! Okay, stop.)
Si tratta di qualcosa di più psicologico, che colpirà anche la vostra mente e vi spingerà a riflettere, a cercare di risolvere voi stessi il caso ma... almeno per quanto mi riguarda sono rimasta piacevolmente spiazzata. Tutto quello in cui credevo, si è sgretolato. Ottimo, davvero ottimo! Se un romanzo lo capisco sin dalle prime pagine, perde troppo. Qui invece sono rimasta stupita, sorpresa, e mi ha convinta totalmente!
Altro elemento che ha suscitato il mio interesse è stata proprio la "presenza" di queste scrittrici, il loro triste legame. Devo ammetterlo. Grazie a questo libro ora ho una voglia matta di leggere qualcosa su ognuna di loro, forse per comprendere meglio non solo i loro libri ma anche per sondare i loro animi, la natura fragile, ciò che le ha condotte a perdere la voglia di vivere. Si avverte, poi, la conoscenza approfondita che l'autrice - insegnante di inglese - ha di questi argomenti. Mi sembrava quasi di ascoltare delle lezioni molto, ma molto, interessanti! Sì, devo proprio mettermi sotto e approfondire queste autrici - o meglio, di alcune non sapevo proprio nulla! -.
Un romanzo che desta curiosità, voglia di ampliare le proprie conoscenze, che non annoia mai è vincente.
Credo che la Hansen abbia fatto un ottimo lavoro e considerato che è il suo primo romanzo, sono davvero curiosa di leggere altro su di lei, tanto più che nell'intervista che potrete trovare dopo i ringraziamenti, lei annuncia già di essere al lavoro su un altro libro che ha una cosa in comune con questo: il mistero e la suspense di un thriller psicologico, con un riferimento anche alle fiabe dell'infanzia. Non vedo l'ora di poterlo leggere!
Assolutamente consigliato!
Perché le donne amano in modo diverso dagli uomini. Noi possiamo amare senza essere ricambiate. Noi possiamo amare al di là della verità e persino nonostante la verità.
Il passato è una cosa curiosa, Ruby. È il fantasma più sottovalutato della natura. È ancora estremamente vivo, il suo cuore continua a battere. Ossessiona. Influenza e detta sempre il futuro, che alla fine diventa passato. Vedi, questo enigma si espande. Diventa sempre più grande fino alla fine, inghiotte tutta la tua vita. Ogni giorno, ogni momento si trasforma in passato.
...
È la lotta contro il passato che mantiene lo spirito vivo e sano.