Ho concluso stamattina una lettura che mi ha lasciato un pochino perplessa. Voglio essere del tutto sincera con voi, anche perché non mi va di scrivere commenti che non ritengo veri. Quando ne ho letto la trama, non ero molto convinta, ma la gentilezza della casa editrice e dell'autrice mi hanno spinta a dare un'opportunità a questo libro e l'ho letto. Devo fare un'altra premessa. Il primo romanzo, Appuntamento al Ritz, non l'ho letto. Ergo, le mie opinioni sono riferite solo a questo.
Scrivere una recensione non del tutto positiva, non è affatto semplice, ma mi auguro che capirete le mie impressioni a riguardo. Vi presento il romanzo e poi passo alle mie opinioni (che vi ricordo, sono solo di una lettrice semplice, che esprime meramente le emozioni che un libro provoca).
Editore: Baldini&Castoldi
Pagine: 254
Prezzo: 11,90 euro
Data di pubblicazione: 13 novembre 2013
Consigliato a... chi è alla ricerca di una storia semplice, lineare, senza troppi problemi o imprevisti. A chi ama sognare, magari di ritrovarsi nei panni di Hope, eroina romantica e amante della moda, che sembra avere tutte le fortune del mondo. E' una storia leggera e, a mio avviso, un tantino utopica e irreale. Una sorta di fiaba moderna. Ma si può leggere per passare qualche ora tranquilla.
Trama:
Una suite parigina, una proposta di matrimonio e un uomo in ginocchio cui rispondere: «Sì!» Su questo fermo immagine avevamo lasciato Hope B. al termine di Appuntamento al Ritz, il primo capitolo della saga amorosa della nostra divertentissima eroina dall’animo sognante. E ora? Ora Hope ripartirà proprio da lì, coltello fra i denti e Trinity al dito, per la sua corsa a ostacoli verso l’altare.
Tra cape spietate e sconcertanti segreti, manieri scozzesi e hotel a cinque stelle, amici fedeli e temibili arpie nascoste dietro ogni angolo, Hope ci prenderà per mano portandoci a spasso per il suo mondo, rendendoci testimoni della sua felicità, delle sue delusioni e delle sue piccole e grandi debolezze.
E, alla faccia di chi tenterà di metterle i bastoni fra le ruote, ci lascerà con un sorriso, e noi sorrideremo con lei. Perché l’amore vince sempre su tutto. Voi che ne dite?
Recensione:
Quando ho iniziato a leggere questo romanzo non avevo aspettative altissime. L'ho preso subito come una lettura leggera e magari simpatica. Una di quelle commedie romantiche che possono suscitare un sorriso e che scorrono leggere come un fiume, regalandoti qualche ora di relax e spensieratezza. All'apparenza è così, ma sono rimasta un po' male e non posso non ammettere che molte volte ero fortemente tentata di interrompere la lettura.
Tuttavia tento sempre di arrivare al finale, perché sono convinta che magari l'opinione potrebbe cambiare. Ma... ma parliamo della trama, e poi passerò ai miei pensieri.
... ma i loro rispettivi lavori, lei giornalista di moda e ora assistente di una famosa scrittrice di gialli, lui modello, sembrano frenare il loro coronamento d'amore. Entrambi, non vogliono mettere da parte la carriera. E le loro cape sembrano fare a gara a chi è più stronza nel mettere a repentaglio la loro storia d'amore. Tra hotel lussuosi a cinque stelle, moda, tacchi alti, serate da sogno, e sorprese varie, si snodano le vicende di questa protagonista e del suo compagno, che hanno come obiettivo finale il raggiungimento della loro Promessa di Felicità.
Il tutto è raccontato dal punto di vista di Hope, in toni semplici e colloquiali. Spesso Hope si rivolge al lettore, come a voler chiedere opinioni o pareri. Lo stile è frizzante e traspare sicuramente una grande allegria e ottimismo e una volontà di far sorridere le lettrici, di far credere fortemente nei sogni e nell'amore, elementi portanti per una vita meravigliosa.
Questa è una cosa che ho molto apprezzato, ma penso anche che tutto ciò sia irreale.
Belle anche le descrizioni degli ambienti e delle città. Soprattutto nella prima parte, sulla Scozia. Le ho trovate davvero ben fatte e piacevoli da leggere.
Mi piace sognare e penso di essere una grande romanticona, anche se determinate esperienze personali mi hanno portata a essere un pochino più cinica. Penso che i libri siano un modo per evadere da una realtà che non è sempre quella che si desidera, che si vuole. Però, quando trovo trame molto inverosimili e piuttosto utopiche, resto un pochino perplessa.
Hope è bella. Ha il ragazzo perfetto. Un lavoro in cui è perfetta. Ci sono dei piccoli ostacoli, ma praticamente svaniscono nel nulla. Non ho trovato grande suspance, e anche i tentativi di mettere un po' di mistero, soprattutto sulla fidanzata di Gavin (uno dei personaggi che compaiono in questo libro), li ho trovati fallimentari. Ho capito subito di chi si tratta, non ho trovato nulla che mi lasciasse di stucco, che mi facesse riflettere, che mi lasciasse senza parole.
La vita di Hope, poi, è fatta di eventi che non sono alla portata di tutti. Alberghi lussuosi a cinque stelle. Sorprese meravigliose. Okay, essendo frutto di fantasia ed essendo il suo amato un Conte, ci sta tutto, ma io non sono riuscita per niente a immedesimarmi in lei. Se c'è una cosa che tento di fare ogni volta che leggo, è di trovare delle similitudini tra me e almeno un personaggio. Qui, non sono riuscita a entrare in sintonia con Hope. Apprezzo la sua allegria, il suo ottimismo, la sua decisione nel raggiungere i suoi obiettivi, e nel non lasciarsi andare a lavori che sono solo uno sfruttamento delle proprie capacità, però... a tratti l'ho trovata superficiale e troppo legata ai soldi e agli abiti di grandi marche.
Lo so, a tal proposito forse dipende da me, dal mio non amare la moda e il lusso. Dal mio essere totalmente distante da quel mondo, ma non sono proprio riuscita a "entrare" nella storia e comprendere appieno i pensieri e le emozioni di Hope.
Ho trovato interessanti e giusti i riferimenti ad alcuni aspetti negativi del mondo della moda o di certi lavori. Il consiglio di non lasciarsi andare a certi atteggiamenti che portano solo a farsi del male, e di rinunciare a un certo lavoro se va a svilire la persona. L'uso della droga, l'essere usati come burrattini, è svilente e insopportabile. Non bisognerebbe mai cadere così in basso. Così come l'accenno ai ghostwriters. Essere sfruttati per il proprio talento, rimetterci a favore di un altro, lo trovo pessimo, e quindi su questo mi sono trovata d'accordo con la protagonista e ho molto apprezzato certe scelte.
Ho trovato difficoltà anche a farmi un'opinione personale sulle cose e sui personaggi. Tutto è narrato dal punto di vista di Hope, che esprime i suoi giudizi e ti conduce per forza di cose a darle ragione.
I personaggi non li ho trovati ben caratterizzati. A parte Hope, gli altri appaiono un po' troppo sullo sfondo. Non so spiegarmi bene, ma avrei voluto conoscerli meglio. Lo so, non avendo letto il primo romanzo, alcuni vengono meramente citati, quindi non si sa molto.
Un personaggio, però, degno di nota, anche se non l'ho potuto conoscere meglio, è il Principe Vladimir. La sua dolcezza e il suo pensiero verso il suo unico amore, mi ha provocato tenere emozioni. Il suo affetto verso Hope è davvero unico. Peccato averlo visto poco.
Il finale era scontato, ma in fondo si tratta di una commedia romantica con un lieto fine. Mi è piaciuta la scelta dei protagonisti, perché in fondo è un po' il mio sogno più grande. Però, ecco, mi spiace quando praticamente capisco sin dalle prime righe tutto il romanzo o tutto il film.
Sì, perché, Una promessa di Felicità mi ricorda un poco diversi film romantici che si vedono in tv. Quei film del pomeriggio di cui praticamente conosci il finale sin dai primi minuti, con un pizzico del Diavolo veste Prada (in questo caso Chanel!).
Insomma. E' un romanzo che consiglio? Be', io non me la sento di sconsigliare i romanzi, a meno che non siano scritti in modo orrido e con i piedi.
Una promessa di felicità è un romanzo ben scritto, dal punto di vista stilistico/grammaticale. Un romanzo però indicato a chi ha voglia di non riflettere troppo, ma di lasciarsi trasportare dall'allegria e dall'ottimismo di una protagonista che ha la fortuna di realizzare molti sogni, che per molte di noi rimarranno solo tali. E' un romanzo che si legge in poche ore. Una lettura leggera e romantica, ma troppo irreale, a mio avviso.
Se amate, invece, quei romanzi densi di colpi di scena, be', non fa per voi.
Hélène Battaglia è italo-francese. Giornalista e fashion editor, un debole per gli uomini «belli e dannati» alla James Dean e gli alberghi a cinque stelle, è appassionata di moda da sempre: per numerosi anni ha seguito la Fashion Week milanese per Elle.fr. Dopo il successo del suo romanzo d’esordio Appuntamento al Ritz, torna in libreria con Una promessa di felicità, l’atteso sequel.
Il suo account su Twitter è @Lnbattaglia
Alla fine, lo ripeto, è solo un mio pensiero che potrebbe essere diversissimo da quello di chi ha gusti letterari differenti dai miei! :)
A presto, lettori.
Vi auguro tante piacevoli letture!