Oggi vi propongo la prima delle tre recensioni degli ultimi libri letti. Ci ho riflettuto molto su quale valutazione dare a questo libro, ma non riesco a concedergli tre stelline/libricini, anche se ci si avvicina.
Ultimamente trovo sempre più difficile dare un giudizio in numeri ai libri che leggo, forse perché andando avanti sento sempre di più l'esigenza di trovare libri più "importanti", che mi prendano dal punto di vista dei contenuti - più realistici possibile - dei personaggi, delle ambientazioni e soprattutto dello stile, elemento sicuramente soggettivo, perché ognuno di noi ha un proprio stile che apprezza maggiormente rispetto ad altri.
Oltre a ciò, come dirò anche nel corso della recensione, forse il mio giudizio dipende anche da me, da quella che sono diventata, o anche dal periodo che sto vivendo. So che nel momento in cui scrivi i tuoi pensieri di un libro devi essere più oggettiva possibile, ma siamo onesti. Ogni libro ci dona qualcosa di diverso. Quello che può piacere a me, non piace a un'altra persona, quindi per me diventa veramente difficile non lasciar parlare le mie emozioni. A volte, forse ho esagerato nei giudizi, quindi voglio iniziare a ragionare anche un po' di più, prima di buttarmi nelle recensioni.
Be', bando alle chiacchiere. Questi sono i miei pensieri, magari i vostri saranno diversi, chissà!
Editore: Feltrinelli Editore (Collana I Narratori)
Pagine: 256
Prezzo: 15 euro (*si può trovare anche la versione economica, a 8,50 euro)
Consigliato alle anime più romantiche.
A chi ha voglia di trascorrere qualche ora sfogliando pagine che profumano di film d'amore, di storie che scoccano al primo sguardo, di equivoci e un pizzico di mistero. Il tutto ambientato nella città più romantica, Parigi, e in un piccolo Cinema che sa scaldare i cuori e rimanda al passato.
Trama
Recensione
A zio Bernard non interessava che un film fosse vietato ai minori, purché fosse un "buon film". E un buon film era un film con un'idea: un film capace di toccare l'anima e dimostrare empatia per l'arduo compito di "essere", di regalare un sogno a cui aggrapparsi in questa vita non sempre facile.
Fino a qualche tempo fa, ero una ragazza sempre pronta a sognare, ad aspirare a quell'idea di amore romantico che si respira in questi libri e nei film che spesso la tv manda in onda nei pomeriggi, soprattutto natalizi. Quando la realtà però si dimostra diversa e ti getta nello sconforto e nelle delusioni più scottanti, qualcosa dentro di te muta. E io sono sicuramente cambiata.
Attualmente, infatti, pur sperando di trovare un giorno l'amore vero, non ne sento questa necessità. Forse perché ho dato troppo e perso. Forse perché ho perso le speranze di vivere un amore da film, a meno che non prendiamo quei film in cui non c'è solo l'amore, ma anche il tradimento e la delusione.
Okay, sto andando troppo nel personale, ma è per cercare di spiegare a me stessa e a voi perché questo libro non mi abbia preso più di tanto.
Premesso che per me 2,5 equivale alla sufficienza e che è la prima volta che leggo qualcosa di questo autore, ci sono stati più elementi negativi che positivi e soprattutto più volte l'attenzione è scemata, lasciando il posto ad altri pensieri e questo non va.
Un libro per piacermi veramente deve coinvolgermi totalmente. Io devo continuare a leggere per fermare la curiosità, devo sentirmi quasi vuota quando per forza di cose devo abbandonare la lettura per qualche ora e, anche quando non leggo, devo pensare a quel libro. E con questo non è accaduto.
Lo so bene. Si tratta di una sorta di romanzo rosa, di una storia d'amore come quelle dei film di cui parlavo prima, quindi non è magari per tutti. L'ho sentito come un libro che volesse accontentare i desideri reconditi delle donne. La ricerca di quell'uomo perfetto - o quasi - che nella realtà non esiste. Non è brutto, anzi, ma neanche così bello da lasciarmi senza parole. Ecco.
Di cosa parla il libro? La trama lo spiega abbastanza, ma qualche parola voglio spenderla anch'io. La storia è narrata dal punto di vista di Alain Bonnard che, sin da piccino, ha sempre vissuto e respirato la magica atmosfera del cinema d'essai di suo zio Bernard. Un piccolo luogo dove dar vita ai sogni e che si discosta dai cinema più grandi che fondano i propri interessi sul semplice guadagno e su ciò che è commerciale e maggiormente richiesto dal mercato. Nel corso del tempo, però, diventato adulto, Alain è stato indirizzato anche dai suoi genitori a svolgere un altro lavoro, non amato, ma che potrebbe garantirgli una vita più dignitosa e soprattutto un guadagno sicuro.
Tuttavia, un giorno, l'amore fa capolino nella vita di suo zio che decide di abbandonare quel luogo magico e di lasciarlo nelle mani dell'unica persona che potrà veramente gestirlo con amore: Alain.
Alain abbandona tutto, un posto sicuro, un facile guadagno e si reca a Parigi deciso a mandare avanti quell'attività capace di regalare sogni.
Ed è in questo magico luogo che due eventi in particolare muteranno la sua vita: da un lato una ragazza dal cappotto rosso che segue con passione le serate dedicate ai film d'amore e che si siede sempre nel medesimo posto; una ragazza che conquisterà il suo cuore e con la quale trascorrerà una bellissima serata. Dall'altro lato l'arrivo inatteso di un regista americano e di una star del cinema, la meravigliosa Soléne Avril, che hanno tutta l'intenzione di girare alcune scene proprio nel suo piccolo cinema. Alain sembra impazzire dalla gioia e quest'ultimo evento, in particolare, porterà il suo Cinéma Paradis a registrare il pieno ogni sera.
Tutto sembra andare al meglio, fino a quando, Alain non capirà che la sua amata ragazza con il cappotto Rosso, Mélanie, è scomparsa nel nulla, gettandolo nello sconforto.
Riuscirà a ritrovarla? L'arrivo del regista e della stella del cinema e la scomparsa di Mélanie sono una pura coincidenza?
Crescendo capisci che quella che chiami felicità in realtà sono solo singoli momenti belli. Quelli di cui porti il ricordo dentro di te.
Altro punto degno di lode è l'ambientazione. Tra queste pagine si respira la magica Parigi, con le sue rue, i suoi ponti e altri luoghi. L'autore riesce a portarci in quella città, facendoci respirare la sua aria, e portandoci a sognare. Anche il Cinéma Paradis, stesso, è un'ambientazione ben descritta e più di una volta ho sognato di poterci entrare io stessa, di sedermi su una di quelle poltroncine, pronta a sognare con uno di quei film d'amore che vengono dati una sera a settimana.
Amore e sogni sono sicuramente gli elementi più importanti della trama e traspare un messaggio ben preciso. Far di tutto per realizzare i propri obiettivi, non solo in amore, ma anche nel lavoro - a mio avviso -. Alain rinuncia a un lavoro migliore, per seguire i suoi sogni. E sempre lui, fa di tutto per ritrovare la sua amata, per raggiungere il suo cuore e vivere serenamente al suo fianco.
Oltre a ciò c'è il mistero, anche se non l'ho trovato molto originale, anzi... forse un tantino prevedibile. Sì, ci sono stati dei momenti in cui mi sono sentita maggiormente coinvolta e curiosa, ma... poi l'interesse scemava e questo anche a causa di certe frasi conclusive di ogni capitolo, che spesso ci mostrano cosa accadrà nel futuro. Questa forma non l'ho mai apprezzata. Preferisco non sapere nulla in anticipo. Non sopporto quelle frasi lanciate così da farti capire che in realtà potrà succedere altro. Io voglio scoprire tutto pian piano, restare spiazzata e stupita di fronte a certi esiti.
Non ho trovato molta originalità, sia nella trama in sé sia nella scelta dei personaggi. Il protagonista, in particolare, non mi ha colpita più di tanto. È dolce, romantico e tutto, ma appunto mi è sembrato a tratti un po' irreale, come se fosse la trasposizione su carta e inchiostro dei desideri nascosti delle donne alla ricerca di un amore da film. Ci può anche stare, ma... l'ho detto, forse sono io che desidero leggere altro, forse è un discorso più soggettivo che altro.
Mi è piaciuto molto di più il suo amico, Robert, che pur essendo il solito dongiovanni ai cui piedi crollano molte bellezze femminili, mi ha fatta sorridere per i suoi modi (e mi sembra molto più in linea con la realtà. Son diventata troppo cinica?). Spesso prende in giro Alain, non ha peli sulla lingua ed è estremamente onesto nel consigliarlo e dirgli ciò che pensa, ma è sempre pronto a dare una mano all'amico perso per una donna con cui ha condiviso davvero poco e di cui sa solo il nome.
Accanto a loro ci sono vari personaggi. Primi tra tutti Allan, il regista, e Soléne che costituiranno un aiuto importante per il protagonista nella ricerca del suo perduto amore. Però, l'autore ci offre anche delle comparse, come in un film, che apparentemente non contano molto, ma di cui ti ritrovi ad apprezzare la presenza. Piccole sfumature che ti fanno sorridere, individui che vedono nel cinema un luogo in cui evadere e sognare, inizialmente soli, ma che poi troveranno l'amore. Vi invito a osservarli con cura, perché sono davvero interessanti.
Una sera a Parigi è una lettura con la quale passare qualche ora, senza pretendere nulla di più di una storia dolce e romantica. Magari affrontatela in una fredda sera, con accanto una tazza di té o cioccolata, e lasciatevi andare alla fantasia, ritrovandovi così tra le strade Parigine, o all'interno del piccolo cinema, pronti a vedere un film. Sì, penso che la storia di Alain e della misteriosa Mélanie sia simile a uno di quei film che ci ritroviamo a guardare per caso, con la voglia di assaporare una semplice storia d'amore, con un mix di mistero, difficili rapporti familiari, spesso da ricostruire, e comparse che si muovono nello sfondo ma rappresentano un tocco in più e un valido aiuto per i protagonisti.
Consigliato a tutte le anime più romantiche, a chi riesce ancora a sognare con storie d'amore simili. A chi non ha perso la voglia di credere nei sogni e di un amore che può scoccare al primo sguardo e non lasciarti più.
Ci si può concentrare su qualcosa di nuovo solo dopo aver chiuso i conti con il passato.