Questo romanzo lo conoscevo da un po' di tempo, ma solo recentemente sono riuscita a leggerlo. L'ho trovata una lettura davvero piacevole, ed è uno di quei casi in cui mi sono sentita in forte sintonia con la protagonista, come se a volte riuscisse ad esprimere benissimo i miei pensieri.
Vi lascio alle informazioni sul libro e poi ai miei pensieri.
Editore: Inkwell Edizioni
Pagine: 144
Prezzo: 12 euro cartaceo, 3,97 euro ebook
Data di pubblicazione: novembre 2013
Consigliato... a chi è alla ricerca di una lettura frizzante e leggera, divertente e ironica. A chi ha voglia di conoscere Alice, con i suoi pregi e difetti, le sue piccole avventure, e il buffo Bianconiglio che sembra sempre svegliarla in modi buffi. Un romanzo che personalmente ho apprezzato e nella protagonista mi sono spesso identificata.
Trama:
«Ognuno ha la propria stella da seguire e la mia brillava più del solito: la sua luce non mi faceva mollare e non mi permetteva di vestire degli abiti nei quali sarei sempre stata scomoda. C'era tempo per la rassegnazione e per il sacrificio.»
Tic tac tic tac. Questo è il suono che la sveglia ogni mattina. Appena apre gli occhi, Alice vede spuntare un surreale Bianconiglio pronto a ossessionarla e a rimproverarla per il suo essere sempre in ritardo. Perché è il tempo perso il primo nemico di chi, a quasi trent'anni, non ha ancora trovato la dolce metà. Ma la vita della zitella che vive nel paese delle meraviglie cambia improvvisamente quando il suo capo le concede un indesiderato permesso... proprio il giorno di San Valentino! Alice si trova così costretta a vagare tra le vie cittadine addobbate di cuori rossi e non sa ancora che quel giorno le sconvolgerà la vita. Un incontro speciale? Un inaspettato regalo? Molto di più!
Recensione:
"Ogni tanto mi tolgo gli occhiali" è il libro di esordio di un'autrice italiana, Cristina Amato, che personalmente ho conosciuto grazie alla sua pagina "Fogli Sparsi", e sono rimasta molto colpita da molti estratti che pubblicava. Questo mi ha spinta a comprare l'ebook, con la voglia di conoscere maggiormente il personaggio di Alice, protagonista assoluta di questo libro.
Come inizio è sicuramente molto buono, mi piace come scrive l'autrice, mi piacciono i suoi pensieri e riesco a condividerli ed immedesimarmi totalmente o quasi nella protagonista.
E poi io sto bene così, sono in sospeso, non ho voglia di creare legami troppo importanti, non ho voglia di concedermi a persone che forse, anche inconsapevolmente, saranno capaci di deludermi. In questo momento della mia vita voglio vivere per i miei progetti, crescere con loro, materializzare almeno una parte dei miei sogni. La vita mi ha già fatto rinunciare a troppe cose e adesso non voglio abbassare la guardia, ho l'obbligo nei confronti di quella bambina che sono stata, non voglio più deluderla, non voglio più essere delusa da me stessa.
Alice, infatti, è una giovane donna di quasi (come ci tiene a ribadirlo) trentanni che svolge un lavoro ripetitivo e monotono che non riesce a far emergere davvero le sue qualità, o dove comunque non riesce a trovare quella felicità che cerca.
Alice è single e questo sembra essere visto male sia dai parenti che da altre persone, guardandola come una sorta di Zitella, mentre tutte quelle della sua età si sposano e hanno figli.
Alice vive in un mondo tutto suo, nel quale spesso si perde, un mondo fatto di tanti fogli sparsi nei quali annota pensieri, stati, a seconda anche del proprio umore. Fogli che non hanno un filo logico, un nesso, ma che servono forse a svuotare un poco la sua mente, la sua "creatività".
Il romanzo inizia con una data fatidica per chi, come lei, si ritrova nella condizione di single: il 14 febbraio. Il suo datore di lavoro ha la brillante idea di lasciarli a casa proprio in questo giorno e così Alice cade in una sorta di sconforto. Il lavoro potrebbe tenerla lontana dal mondo fuori, fatto di coppie, cuori e quell'amore che nella sua vita non c'è e che, attualmente, forse neanche cerca.
Come spesso fa, per cercare una sorta di aiuto, chiama il suo psicoterapeuta greco, il Dottor Vangelus, per chiedere consiglio, aiuto, o semplicemente per sfogarsi con qualcuno. Devo ammettere che questo dottore è davvero esilarante e buffo come personaggio, e vi farà ridere, oltre che condurre in un certo senso la protagonista verso la giusta via.
Alice decide di prendere del tempo per se stessa, per dedicarsi a quella bimba che è stata e che forse in un angolo della sua anima c'è sempre, ma tutto il mondo sembra andare contro di lei.
Possiamo vederlo come una sorta di romanzo che porta la protagonista ad analizzare se stessa e a comprendere quale sia il suo ruolo, quali siano realmente i suoi sogni, i suoi progetti. Alice troverà, infine, la sua via, la sua strada... e saranno proprio quei fogli sparsi ad aiutarla a realizzare un sogno.
Il libro, a mio avviso, si conclude anche con una speranza e una nuova consapevolezza.
[,,,[ la prima fra tutte era che il rispetto verso le bambine che siamo state porta ad avere più consapevolezza delle donne che vogliamo diventare, che l'amor proprio è in ognuno di noi, talvolta custodito nel profondo e che, spesso, la vita lo maltratta inconsapevolmente.
È un romanzo d'esordio che personalmente consiglio a chi è alla ricerca di qualcosa di frizzante, semplice, senza troppe pretese. Non è un libro complesso, ma una lettura piacevole con la quale passare qualche ora.
A me è piaciuto, e come detto e ribadito, mi sono sentita molto vicina ad Alice.
Forse perché entrambe siamo perse in questi mondi dove non tutti riescono a entrare, non sempre siamo capite, e si avverte tra le pagine anche una sorta di malinconia, sentimento da me provato troppo spesso.
I pensieri e le riflessioni di Alice possono essere anche un po' nostre. Per cui, lasciatevi prendere per mano da questa simpatica protagonista, e condurre nel suo mondo. Saprà farvi riflettere, divertire, e vedrete il suo sono realizzarsi.
Cristina Amato nasce a Catania il 21 Agosto del 1980. Dopo essere scampata a 6 mesi di vita dall’incauto gesto del cuginetto di 2 anni di darle fuoco, comprende che non poteva mandare in fumo il resto della sua vita. Figlia di Gaspare, un funzionario dell’ambasciata italiana e di Silvana, dall’età di 4 anni è in viaggio con la famiglia soggiornando, anche diversi anni, nei luoghi dove il padre viene trasferito. Sarà così che Cristina vive l’intero arco della giovinezza toccando diverse culture, dall’Australia all’Argentina, fino in Svizzera, costituendo una personalità profonda ed eclettica che la porta ad appassionarsi in modo particolare alla lettura e alla scrittura.
Nel 1995 inizia il rientro in Sicilia, promosso anche dai matrimoni delle sue due sorelle, ma anche da quell’attaccamento alla sua terra d’origine che i tanti viaggi e gli incontri non hanno sradicato dalla sua anima. Cristina raggiunge le sorelle a Catania, mentre i loro genitori rimangono a Buenos Aires.
A Catania consegue il diploma Linguistico, presso le Orsoline, e inizia gli studi universitari di Scienze Politiche. Ma non è questa una strada in cui riesce a rispecchiarsi e, nel 2000, raggiunge i genitori in Svizzera. Qui frequenterà l’università di Neuchâtel nella quale conseguirà la laurea in Lettere e Scienze umane nel 2006 con una tesi in lingua spagnola sullo scrittore Enrique Vila-Matas dal titolo Patologías literarias en la biblioteca infinita de Enrique Vila-Matas.
Nel 2007 il rientro definitivo a Catania. Anche se di definitivo con Cristina è difficile parlare.
Attualmente lavora come copywriter presso un’agenzia pubblicitaria di Catania è appassionata di letteratura, di pois e di cinema. Affetta da patologie letterarie, sta ancora contando i propri sogni nel cassetto. Nel frattempo li coltiva nel suo blog Fogli Sparsi che sta appassionando migliaia di fan.
Ogni tanto mi tolgo gli occhiali è il suo libro d’esordio.
http://www.cristinaamato.it/