Buon pomeriggio lettori!
Solitamente non parlo molto di me, perché preferisco non far scoprire al mondo intero chi si celi dietro la Rosa del Deserto, soprattutto a chi mi conosce nella realtà. Non so bene perché, forse per via delle mie insicurezze, della mia mancanza di autostima che mi porta ad aver una sorta di paura dei giudizi altrui, soprattutto dei conoscenti. Si sa, la vita è fatta anche di persone arroganti che si prendono il diritto di sindacare sulle letture degli altri, sui pensieri che si hanno, e non mi va di veder crollare questo angolino a causa di altre persone. Poi, probabilmente, sono solo futili paure di una ragazza che continua ad avere sempre un po' paura di mettersi in gioco e non si sente neanche capace di esprimere al meglio i propri pensieri. Però, oggi voglio condividere con voi una piacevole esperienza fatta ieri in una libreria della mia città. Abbiamo avuto il piacere di incontrare Giovanna Zucca, autrice del romanzo "Una carrozza per Winchester" (Fazi Editore), ispirato agli ultimi anni di vita della mia autrice preferita: la mia carissima Jane Austen.
Se devo essere sincera non ho mai partecipato a presentazioni, un po' perché non ne ero a conoscenza, un po' perché non vivo in grandi città dove passano continuamente autori e si hanno più opportunità di incontro e vivere di cultura; ma non potevo mancare a questa. Insomma, il titolo lo avevo adocchiato lo scorso anno e finalmente ho colto l'occasione per comprarlo e ascoltare anche le parole dell'autrice.
Che cosa ne è emerso? Sono rimasta entusiasta nel sentirla parlare di Jane Austen. Mi piace molto leggere le espressioni sul viso delle persone, guardarle negli occhi per comprendere appieno le emozioni e si vede tantissimo che la Zucca ama quest'autrice, che la conosca parecchio, e che abbia così voluto contribuire a suo modo con un romanzo che inizierò a leggere stasera stessa!
Da quel che ho compreso la Zucca ha voluto permettere alla cara Jane di avere un amore vero, perché non può pensare che una persona capace di sondare così precisamente l'animo umano, possa essere stata arida di sentimenti ed emozioni.
In effetti della Austen si sa poco, complice il fatto che sua sorella ha bruciato le lettere e quindi possiamo comprendere qualcosa di lei soprattutto attraverso i suoi romanzi. Mi sono trovata d'accordo, pertanto, con il suo pensiero.
Attraverso questa presentazione del suo romanzo, abbiamo potuto percepire anche i motivi per cui l'autrice - e non solo lei - ama tanto Jane Austen.
Perché dopo due secoli e più la Austen è ancora tanto apprezzata anche dai più giovani? Che cosa ha di speciale? Quali emozioni scaturiscono dai suoi libri?
Mi sono appuntata in un taccuino alcune frasi che ben sintetizzano tutto il discorso e che ho molto apprezzato e con cui vado in perfetta sintonia.
Questo amore forte e vivo verso la Austen, inoltre, le ha insegnato qualcosa di importante: a non essere una sciocca. La Austen, infatti, presenta vari personaggi, dai più intelligenti ai più sciocchi. Non c'è una vera critica negativa nei confronti di quest'ultimi. Lei li descrive così come sono, ma sta a noi comprendere appieno il messaggio, capire cosa fare della nostra vita.
La Austen stessa ha avuto una grande forza d'animo. Nella sua epoca era insolito per una ragazza rifiutare un matrimonio che le avrebbe concesso di vivere bene. Ma Jane non si lascia scoraggiare da niente e nessuno, va avanti per la sua strada, seguendo il suo cuore. Lei non ama quell'uomo a cui è stata promessa e quindi non può sposarlo. Lei vivrà della sua penna.
Una donna moderna, forte e coraggiosa, che si è ritrovata il mondo contro, ma è andata avanti con i suoi pensieri.
E come mai ha ancora successo oggi?
Secondo la Zucca sono diversi i motivi.
La Austen è stata capace di portare sulla carta dei personaggi Universali, persone che possono essere viste anche ai nostri tempi. Chi non ha mai incontrato gente che si vanta di avere conoscenze altolocate come Mr Collins, in fondo? I personaggi della Austen sono vividi e perfettamente in linea, per i loro caratteri, anche nei nostri giorni (Certo, io ancora non ho trovato un Mr Darcy, ma va bene. Ahahah. Perdonate questo pensiero sciocco :P ).
Inoltre ha preso dei piccoli momenti di quotidianità e li ha portati a essere alta letteratura. L'Arte è celata da questi momenti quotidiani, apparentemente frivoli. Ha descritto, così, la realtà del suo tempo con una rigorosità eccezionale!
Poi è stata citata anche la Rowling, che ha sostenuto che la Austen sia la vetta alla quale tutti aspirano.
Effettivamente, pensiamoci bene. Quante di noi vorrebbero vivere della propria penna? Costruire mondi su carta, e magari riuscire a trasmettere emozioni parlando anche di scene di vita quotidiana, semplici, apparentemente noiose. Quante di noi non vorrebber avere almeno un briciolo del suo stile? Personalmente parlando io vorrei davvero essere capace di scrivere così bene, di riuscire a ritrarre l'animo umano con tutte le sue contraddizioni, di riuscire a far emergere i personaggi attraverso dialoghi perfetti. Perché, se non dico male, la Austen si sofferma soprattutto su questi dialoghi, sulle lettere, dai quali emergono e prendono vita le personalità dei personaggi da lei delineati. Però, capisco anche che è veramente impossibile raggiungere il suo estro narrativo.
Sempre secondo la Zucca, poi, la Austen sembra voler rivelare con le sue azioni e i suoi romanzi un messaggio ben chiaro: "se avete un obiettivo, non lasciatevi scoraggiare da niente!".
Il suo libro preferito è "Emma" e... alla domanda "Secondo quale ordine consiglieresti i vari romanzi della Austen", ha riferito che è difficile rispondere, perché dipende dalla persona. A un'adolescente consiglierebbe di iniziare da "L'Abbazia di Northanger", per poi leggere il meraviglioso "Orgoglio e Pregiudizio" e via via tutti gli altri.
Personalmente non posso ancora fare una classifica, non avendoli letti tutti (mi mancano L'Abbazia di Northanger e Persuasione, più qualche racconto), però finora il mio preferito resta sempre Orgoglio e Pregiudizio! Quale è la vostra classifica, invece?
Voi cosa ne pensate? Che cosa vi dona la Austen? L'amate, come me?
Devo ammettere che a parte alcune realtà della mia città che non ho granché apprezzato, è stato un pomeriggio davvero piacevole. È bello avere la possibilità di guardare con i nostri occhi un'autrice. Ascoltare di persona le sue parole, come sia nato il suo lavoro, quanta passione ci sia nel momento in cui ci si mette a scrivere un romanzo. Ho apprezzato molto Giovanna Zucca e non vedo l'ora di leggere il suo libro, per potervene parlare! Sicuramente mi ha spinta a voler concludere i romanzi che mi mancano della Austen.
A tal proposito, sto pensando di modificare un po' l'ordine delle mie letture. Lo so che farò di nuovo aspettare gli autori che mi hanno inviato le loro opere, ma davvero, nelle ultime settimane non ho trovato letture che mi hanno folgorata, rapita e ammaliata. Non sono stati libri brutti, ma... non mi hanno tenuta incollata alle pagine. Forse li ho letti in un momento sbagliato o forse non sono letture adatte a me, alla persona che sono diventata. Aprendomi a molte letture, sto finalmente comprendendo quali generi effettivamente amo, e quali libri io voglia davvero leggere. Ma tranquilli! Tra un romanzo e l'altro inserirò anche i vostri, e poi chiuderò qui. Ho bisogno di tornare a libri più impegnativi, a molti classici non ancora letti e, quando le mie finanze me lo permetteranno, puntare ad altro genere di letture, a libri che in realtà ho già segnato da una parte, nella speranza di leggerli al più presto!
Spero di non avervi annoiato con le mie riflessioni, ma ho pensato di parlare anche di questi eventi in questo angolino virtuale. Di tornare un po' agli inizi. Voglio ritrovare la voglia di venire qui e scrivere ciò che mi piace, di avere un pizzico di originalità che mi permetta di differenziarmi un po' dalla moltitudine di blog presenti nella rete e... trasmettere una parte di me, di ciò che mi piace, qui.
A presto lettori.
Nei prossimi giorni vi propongo le ultime recensioni, anche se non sarà facile parlarne al meglio e la cosa mi dispiace davvero molto.