Con il caldo torrido delle ultime settimane non riesco mai ad aggiornare il blog come vorrei. Ho iniziato a stendere vari post di recensioni (ben 5!) ma non ho mai il tempo né la volontà di scrivere per bene i miei pensieri. Questo caldo mi stende. Giramenti di testa. Mente annebbiata. E tanto, troppo sonno. Comunque spero di riuscire a recuperare tutto, e di non dimenticare le mie impressioni sugli ultimi libri letti.
In realtà, sono anche presa da mille impegni, tra lavoro e passioni. La mia mente è spesso altrove... comunque, oggi vi propongo un'altra recensione. Quella di un libro che ha come protagonista un gattino speciale, o meglio più di un gatto e che non poteva mancare nella mia libreria.
Ringrazio di cuore la Piemme e Riccardo Barbagallo per avermi dato la possibilità di leggerlo!
Editore: Piemme
(Collana: Saggistica. Serie: Voci)
Pagine: 210
Prezzo: cartaceo 16,50 euro ; ebook 9,99 euro
Anno: 2015
Voto: 3.5/5
Trama
Infine c’è Orso. Orso non è un gatto, è un poeta gotico che solo per caso ha quattro zampe e una coda. Sopporta con fatica di convivere con altri gatti dal qi infinitamente più basso del suo, che lo distraggono dalla contemplazione dei mali del mondo, e getta su Tom uno sguardo che dice: «Perché sono un gatto?».
Tra alti e bassi, piccoli incidenti e dinamiche da rodare, la nuova famiglia inizia a dare molte soddisfazioni. Fino al giorno in cui Tom sente crescere il desiderio di condividere i suoi felini con qualcun altro che li ami e si mette in cerca di un nuovo amore.
Recensione
Chi segue il mio blog da tempo dovrebbe aver compreso del mio amore infinito e immenso per i gatti, amici speciali ma allo stesso tempo creature che hanno un non so che di misterioso, se solo ci soffermassimo a guardare nei loro occhi profondi e nelle loro espressioni buffe e speciali.
Ho letto diversi libri di gatti, storie vere che gli scrittori hanno deciso di donare ai lettori, per rendere forse speciali i loro amici pelosi, e far comprendere anche al mondo - a mio avviso - l'importanza che questi esserini hanno nelle nostre vite, nelle nostre decisioni, nel nostro futuro.
In questo caso è Tom Cox a parlarci un po' della sua vita a seguito della separazione con la sua compagna, introducendoci nella sua "Casa Capovolta" - con la cucina al piano più alto - e facendoci conoscere i suoi piccoli amici. Pur essendo intitolato "Orso", infatti, in realtà conosceremo molti altri gatti: Ralph, un maestoso e meraviglioso soriano a cui piace urlare il suo nome e che detesta essere toccato con le mani pulite; Shipley, attaccabrighe, forse un po' folle e lamentoso, ma adora essere messo a pancia in su; Roscoe la nuova arrivata, con quel musino particolare, con colori e macchie che sembra quasi indossare una maschera, e la sua fissa per quel doppio che compare allo specchio e che non riesce mai ad acciuffare; e infine, Orso, un gatto che forse con quegli occhi perennemente malinconici sembra sempre chiedersi il motivo per cui sia nato gatto e debba sopportare quella famiglia di pazzi.
Forse mi aspettavo un libro diverso, più concentrato su quest'ultimo gatto, però è stata lo stesso una lettura piacevole, sicuramente perfetta per queste giornate in cui il caldo non dà tregua e spesso annebbia i pensieri. Una lettura semplice ma che può piacere a tutti gli amanti di queste adorabili creature.
Cox ci farà entrare un po' nel suo mondo. Quello di uno scrittore con i suoi problemi, le sue amicizie, e anche i nuovi amori; ma ci sono anche "siparietti" divertenti che vedono coinvolti i suoi genitori, particolari senz'altro! Come non citare la scena in cui un rospo è ospitato in una delle scarpe di suo padre, e del loro medesimo amore per i gatti? Tanto che padre e gatto sembrano l'uno la copia dell'altro!
E naturalmente protagonisti sono anche altri felini.
Avrei preferito una maggior concentrazione su Orso che, seppur sempre presente, l'ho sentito un po' sullo sfondo.
Però, più di una volta mi sono ritrovata ad annuire di fronte a scene che mi sembrava di aver già visto, a sorridere e anche ridere davanti alle avventure dei gatti, ai loro strani miagolii, agli atteggiamenti buffi o più "filosofici".
Una lettura adatta alla stagione, che non può mancare negli scaffali di tutti gli amanti dei gatti.
Poi, come non ridere o restare sorpresi con un inizio così!
Il mio gatto Janet aveva vomitato davanti alla porta sul retro. Ma se foste arrivati lì ignari di tutto, senza avere mai visto Janet, avreste pensato che un'autobotte piena di vomito fosse uscita di strada, finendo nel mio giardino e perdendo tutto il suo carico, e che adesso Janet lo stesse ispezionando. Io però non mi lasciai ingannare. Da quando era piombato nella mia vita, dieci anni prima, Janet - che in realtà era un grosso maschio - era stato un campione di vomito, un vero maestro nell'arte del rimettere. Il fatto che da un paio d'anni fosse malato non c'entrava nulla. Era sempre stato così.
Un esordio davvero curioso no?
Vi lascio anche un altro breve estratto per farvi conoscere Orso tramite le parole dello stesso autore.
Infine c'era Orso. Aveva superato da un po' i quindici anni ed era un poeta gotico sempre in preda all'ansia con la tendenza a fare la pipì contro le tende della camera da letto. Quando miagolava, sembrava che dalla bocca uscisse il fantasma di un animale morto nel diciottesimo secolo: di quale animale si trattasse esattamente non lo sapevo con certezza, e continuavo a cambiare idea.
Tom Cox parla, quindi, al lettore come se lo trovasse davanti, raccontando la sua storia, un po' di sè e del suo mondo tramite immagini particolari; con un stile colloquiale, diretto, mai troppo "romanzato", ci mostra i suoi amici felini e le sue stesse abitudini e vicende senza farsi troppi problemi, mostrando anche i lati meno piacevoli della vita con gatti anziani, che hanno i loro problemi e le loro mancanze, ma che sanno donare al cuore ugualmente un immenso affetto, difficile da descrivere con delle semplici parole.
Ecco, io sono particolarmente attratta da questi libri, anche se spesso non sono dei capolavori di storie. Restano, comunque, degli spaccati di vita con animali che personalmente amo e di cui non potrei mai fare a meno.
Buona lettura!