Come vedete, ultimamente sto leggendo molto e così il mio blog si sta riempendo di tante recensioni che spero potrete apprezzare. Mi auguro, nel mio piccolo, di condividere con voi letture emozionanti e consigli che potranno appassionarvi.
Ieri ho concluso l'ultimo libro di un'autrice italiana, Sara Rattaro, di cui avevo già parlato. Avevo letto poco tempo fa, infatti, Non volare via. Entrambe sono letture bellissime e molto toccanti. L'abilità dell'autrice di riuscire a descrivere fatti reali in maniera così delicata e semplice mi ha colpito positivamente e quindi vi consiglio di leggere i suoi romanzi!
Volevo ringraziare la Garzanti per avermi dato l'opportunità di leggere questo libro, in modo particolare Francesca per la sua gentilezza!
E ora a voi, la storia dolce e complicata di Margherita e Francesco.
Editore: Garzanti
Pagine: 219 (inclusi ringraziamenti)
Prezzo: 14,90 euro
Data di pubblicazione: settembre 2014
Consigliato? La scrittura della Rattaro è delicata nel tratteggiare i rapporti umani. I suoi libri scorrono velocemente ma riempiono il cuore di pensieri, riflessioni e anche piccole emozioni. L'autrice parla all'animo umano e cerca di mettere in luce storie reali, difficoltà realmente esistenti, temi importanti e non sempre piacevoli. È un romanzo che consiglio assolutamente. Uno dei temi più importanti: la difficoltà dei rapporti tra genitori. Persone che si allontanano portando con sé i figli, facendo loro dimenticare l'altro, impedendo loro di essere veramente figli.
Trama
Due scatole colme di libri, pupazzi e tante fotografie. Tutto il mondo di Margherita è racchiuso in quelle poche cose. In spalla il suo adorato violino e tra le mani un biglietto aereo per una terra lontana: l'Italia. La terra dove è nata e che non rivede da quando è piccola.
Ma ora è lì che deve tornare. Perché a quasi quindici anni Margherita ha scoperto che a volte è la vita a decidere per noi. Perché c'è qualcuno che non aspetta altro che poterle stare accanto: Francesco, suo padre. Il suono assordante dell'assenza di Margherita ha riempito i suoi giorni per dieci anni. Da quando sua moglie è scappata in Danimarca con la loro figlia senza permettergli di vederla mai più.
Francesco credeva fosse solo un viaggio. Non avrebbe mai pensato di vivere l'incubo peggiore della sua vita. Eppure, ora che Margherita è di nuovo con lui, è difficile ricucire quello che tanto tempo prima si è spezzato. Francesco ha davanti a sé un'adolescente che si sente sbagliata. Perché a scuola è isolata dai suoi compagni e a casa passa le giornate chiusa nella sua stanza. Ma Francesco giorno dopo giorno cerca la strada per il suo cuore. Una strada fatta di piccoli ricordi comuni che riaffiorano. Perché le cose più preziose, come l'abbraccio di un padre, si possiedono senza doverle cercare. E quando Margherita ha bisogno di lui come non mai, Francesco le sussurra all'orecchio poche semplici parole per farle capire quanto sia speciale: «Niente, ma proprio niente, è come te, Margherita».
Dopo il successo di Non volare via, a lungo in classifica in Italia tra i libri più venduti, Sara Rattaro torna con un romanzo potente e intenso che sa come avvicinarsi al cuore di tutti noi. La storia di quell'istante in cui non importa più cosa è giusto o cosa è sbagliato. La storia di un padre coraggioso e di una ragazza speciale. La storia di un amore che non conosce né tempo né ostacoli. Perché a volte l'unica cosa che conta è lottare per quello che si ama veramente.
Recensione:
Nessuno è solo buono o solo cattivo. Nessuno fa solo cose giuste o solo cose sbagliate. Siamo luce e ombra insieme. Possiamo essere dolci e affettuosi o tradire e abbandonare. Possiamo essere aggressivi e violenti o capaci di tenere una mano se qualcuno ce lo chiede. Siamo così, semplicemente imperfetti.
Quello che mi piace dell'autrice è sicuramente la sua capacità di scrivere su argomenti non facili, in modo del tutto delicato, ma anche toccando le corde giuste del cuore.
In questo romanzo l'autrice ha voluto soffermarsi su una storia vera, storie reali che purtroppo accadono spesso nel nostro mondo. Situazioni impensabili che mai immagineresti, e che distruggono famiglie e il diritto inalienabile di essere un figlio, come Sara stessa dice.
La storia è narrata alternando due punti di vista: quello di Margherita una ragazzina di quasi quindici anni che alla morte della madre è costretta a tornare in Italia da un uomo che lei non conosce, ma che è il suo vero padre; e quello di quest'ultimo, Francesco, che ha lottato per anni pur di poter svolgere il suo ruolo di padre, poter amare la sua bambina, non farsi dimenticare da lei. Perché si sa, in tenera età i bambini rischiano di dimenticare persone che non vedono mai.
La vita sembra decidere per loro e per tutti noi e ti dona anche seconde occasioni per riempire un silenzio e recuperare un rapporto che si credeva perso. Ed è così che pian piano, Francesco cerca di ricostruire tutto, di entrare a piccoli passi nel mondo silenzioso di sua figlia, di dimostrarle tutto il suo amore e la sua voglia di svolgere il suo ruolo.
Niente come te è solo un esempio di tanti casi simili. Un caso di sottrazione internazionale di minore ma, nel corso della narrazione, l'autrice ne cita diversi altri. Brevi paragrafi che gettano nello sconforto. Incredibili. Impensabili. Assurdi.
In questo caso è una donna, Angelika, a portare via una bambina al suo vero padre. Angelika è danese, una donna incostante e forse ancora immatura nonostante l'età. Un giorno, di punto in bianco, finge di tornare a trovare i genitori in Danimarca, ma quello sarà un viaggio senza ritorno. Francesco si accorge troppo tardi delle vere intenzioni della moglie, ma nonostante questo lotta con tutto se stesso per cercare di riavere indietro la sua bambina, di poterla almeno vedere, di non lasciare che il tempo elimini totalmente il suo ricordo. Le leggi però non sono dalla sua parte. Burocrazia inutile e lunga, assistenti sociali a mio avviso imbarazzanti. È un caso davvero delicato, ma al suo fianco ha persone meravigliose che lo sostengono e appoggiano. Da un lato gli amici di sempre, Andrea e Marta e piano piano anche un nuovo, importante, amore entra nella sua vita. Enrica.
Quest'ultimo è un personaggio che ho molto apprezzato. Una scienziata un po' folle che però dimostra di avere un cuore grande. Pazienza, amore, fiducia e una voglia incredibile di stare al fianco di quell'uomo solo e abbandonato. Un amore vero. Sarà proprio lei ad aiutare Francesco nel difficile compito di farsi amare e riconoscere dalla sua bambina. Una matrigna decisamente lontana dall'idea che ne danno le favole.
Margherita è solo il frutto di scelte che deve subire. La sua vita non è stata per niente facile, perché molto spesso si dimentica che quando i rapporti tra adulti si complicano a rimetterci sono proprio i figli. Soprattutto se portati via all'improvviso. Soprattutto se allontanati da chi dovrebbero amare. Soprattutto se la loro vita è fatta di continue presenze maschili che entrano ed escono dalla loro vita, di dubbi, di incomprensioni.
Margherita riesce a sfogare le sue emozioni, belle e brutte, attraverso il violino, uno strumento "magico" che sembra parlare, riempiendo il silenzio in cui spesso si rifugia. E sempre al suo fianco ha avuto Ingrid, una sorta di seconda madre che si è sempre occupata di lei, divenendo anche un'amica imperdibile.
Tanti piccoli elementi che sono trattati sempre in punta di piedi, con un tocco delicato che mi ha molto sorpreso ma che ho anche molto apprezzato.
Il romanzo si legge davvero molto velocemente, è scorrevole come l'acqua, e accarezza l'anima come un leggero soffio di vento. Ci sono scene molto belle da leggere, che fanno affiorare un sorriso. Altre in cui fai fatica. A crederci. Ad accettare certe scelte, certi atteggiamenti autolesionistici. Ti ritrovi a tifare per quel padre che non ha avuto colpe. Per quel padre abbandonato che vorrebbe solo farsi amare e recuperare i tanti anni persi. La dolcezza di certe descrizioni e dei sentimenti narrati è palpabile.
Non ho trovato nulla di eccessivo. Non so spiegarmi bene, ma non c'è quell'esigenza di descrivere certe scene in modo da dover per forza far piangere il lettore.
È come se l'autrice sussurrasse al nostro orecchio la difficile ma dolce storia di un padre e la sua bambina. Un caso che purtroppo può benissimo essere reale.
E mi è piaciuto. Davvero. Non ho neanche sentito l'esigenza di approfondire troppo. Sì, forse in certi casi si vorrebbe sapere di più, forse il finale è troppo veloce e un po' scontato (anche se io l'ho trovato giusto), ma forse non avevo troppe aspettative. Volevo godermi solo la lettura che ero certa mi avrebbe emozionata. E così è stato.
Apprezzo sempre di più lo stile della Rattaro e vi consiglio sinceramente di leggere i suoi libri.
Inoltre, penso che questo romanzo sia anche un inno alla speranza. Come una volontà di far riflettere, di riempire il cuore di questa calda luce, e far sì che quello che è solo vergato su carta, possa un giorno rappresentare una realtà per i tanti casi reali.
Niente è come te è una storia toccante, intensa, una descrizione dei difficili rapporti umani, della fragilità dei sentimenti e di come le scelte prese possano influire sui figli. Un inno alla speranza, ma anche un modo per riflettere su argomento così delicato.
All'interno della trama troverete anche diversi pensieri in corsivo, come una sorta di Aforismi che, a mio parere, invitano a riflettere. Li ho trovati particolarmente adatti con le situazioni e ammetto che avevo la voglia di segnarli tutti in un quaderno, in modo da rileggerli ogni qualvolta ne sentissi il bisogno. Frasi come quella con cui ho esordito la recensione, che ho trovato molto interessanti e che non hanno disturbato per nulla la lettura. Non li inserirò tutti, perché son tanti e perché vi invito a leggerli personalmente!
Insomma, davvero una bella lettura!