Lo so che non è un buon modo di iniziare, ma sono giorni che ho aperto questa pagina e poi, per un motivo o per un altro, ho dovuto sempre rimandare. O la connessione non andava, o il blog stesso mi eliminava il post, o il tempo era poco e avevo altri impegni e così, eccomi qui, arrivata alla fine di aprile senza aver proposto quasi nulla e avendo letto pochissimo. Me ne vergogno, perché ultimamente non riesco proprio a farlo. Mi tengo impegnata tutto il giorno (e spesso in realtà, spreco tempo..., ma non sempre dipende da me), e poi la sera crollo dopo un solo capitolo. Che tristezza.
Comunque spero di poter recuperare sia con le letture, che con i mille post che aspettano di veder la luce. Ho da trascrivere ben quattro té Letterari, l'ultimo bellissimo su Emily Brontë e il suo Cime Tempestose, e poi chissà.
Intanto vi propongo la recensione all'ultimo libro letto. Lo so, forse non è lunga come al solito, ma non volevo rivelarvi troppo, vediamola così!
Spero di proporvi presto un nuovo post, magari uno di quei Té letterari di cui tanto vi parlo! Ci proverò. Buone letture, gente!
Casa Editrice: Beat Edizioni
Pagine: 493
Prezzo: 13.90 euro
Serie: #1 Die Wanderhure - La Meretrice di Costanza.
#2 Die Kastellanin
#3 Das Vermächtnis der Wanderhure
#4 Die Tochter der Wanderhure
#5 Töchter der Sünde
#6 Die Rache der Wanderhure
#7 Die List der Wanderhure
Consigliato a tutti gli amanti del romanzo storico, ovviamente, e a chi, come me, ama ritrovare tra le pagine una figura femminile forte e coraggiosa, che lotta per avere un posto nel mondo, per ottenere giustizia, e non rimanga relegata a ingenua fanciullina che attende il principe azzurro per essere salvata. Pur parlando di prostitute, poi, non è mai troppo volgare, anzi! E poi viene tratteggiato un periodo storico, come il Medioevo, a mio avviso in maniera davvero bella e adatta. Ma in fondo, i due autori amano l'epoca presa per l'ambientazione.
Trama
nella zona delle famiglie più altolocate e un bel podere nei pressi di Meersburg, con alcuni tra i più prosperi vigneti sulla costa settentrionale del lago. Naturale dunque che la fanciulla, diciassettenne, sia chiesta in sposa dal magister Ruppertus Splendidus, giovane erudito di appena ventiquattro anni appartenente già alla cerchia dei consiglieri del vescovo di Costanza. Naturale anche che mastro Matthis acconsenta subito alla richiesta. Ruppertus è il frutto della relazione del conte Heinrich von Keilburg con una serva. Non ha dunque diritto all’eredità del padre che spetta al figlio legittimo. Tuttavia, si occupa stabilmente degli affari del conte – uno degli uomini più potenti dell’antico ducato di Svevia e suddito dell’imperatore – e, nonostante la sua giovane età, è già un noto avvocato con la prospettiva di un futuro radioso davanti a sé. Dopo la stesura delle clausole del contratto matrimoniale – come si conviene a un’epoca che può pretendere sia messa per iscritto e debitamente firmata l’illibatezza della futura sposa – alla vigilia delle nozze accade qualcosa di sconvolgente e irreparabile.
Ruppertus Splendidus piomba a casa di mastro Matthis con dei testimoni che mendacemente affermano di aver giaciuto con Marie in cambio di miseri doni. Appellandosi alle leggi della santa Chiesa e dell’imperatore, per le
quali a una donna accusata di prostituzione non è concesso stare sotto un tetto onorato, il magister Ruppertus trascina Marie in prigione, dove la ragazza subisce violenza da uomini rozzi e senza scrupoli.
Condannata per prostituzione, la bella figlia di mastro Matthis conosce l’esilio. Sola, in fin di vita, privata della dignità e dell’innocenza, sa di essere ormai perduta, ma la sorte le viene in soccorso: Hiltrud, una prostituta itinerante, la incontra sul suo cammino e, colpita dalla sua bellezza, decide di portarla con sé e di curarla.
Marie scopre la durezza e i pericoli della vita di strada, ma apprende anche tutti i segreti della sottile arte del piacere, grazie alla quale sarà capace di sedurre uomini nobili e potenti, vicini, molto vicini a colui che un
tempo le ha rubato la dignità, le ricchezze e l’amore del giovane di cui era segretamente innamorata.
Prima opera di una serie che ha dominato le classifiche dei libri più venduti in Germania, La meretrice di Costanza è un avvincente romanzo storico che illumina un’epoca in cui, tra abati corrotti e notabili senza scrupoli, una giovane donna lotta per la sua libertà
Recensione:
Amando la storia e le ambientazioni di epoche passate ho voluto buttarmi e poi ho scoperto essere una trasposizione televisiva di una serie di libri scritti a quattro mani dai coniugi Iny Klocke e Elmar Wohlrath.
Essendo rimasta colpita dalla figura di Marie e dalla storia in sé, quando ho scoperto dell'esistenza di una traduzione proposta dalla beat, non l'ho lasciato sfuggire e ringrazio di cuore la casa editrice per avermene fornito una copia ai fini della recensione.
La meretrice di Costanza narra la storia di Marie Schärer, giovane ragazza di Costanza, figlia di un ricco commerciante e dotata di una bellezza staordinaria.
Marie è stata promessa sposa a Rupertus Splendidus, giovane avvocato appartenente alla cerchia dei sostenitori del Vescovo e figlio illegittimo del conte Von Keilburg, uno degli uomini più potenti del ducato di Svevia. Questo matrimonio sembra essere essenziale per entrambe le parti. Uno di quei matrimoni combinati, tipici dell'epoca storica durante la quale vengono narrati i fatti, nel 1400. In un'epoca medievale dove le donne non hanno voce in capitolo, ma sono costrette a sottostare molto spesso agli ordini degli uomini, Marie si ritrova suo malgrado di fronte a una situazione incredibile, che mina la sua felicità, la sua purezza e ingenuità tipiche della sua giovane età.
La sera precedente il matrimonio, infatti, dopo aver firmato tutti i documenti necessari, Rupertus con due complici accusa Marie e suo padre di tradimento. Marie non è pura come è stato confermato, ma secondo i due testimoni ha giaciuto con loro per ottenere piccoli favori e regali.
Nonostante le parole di Marie e le sue grida, viene trascinata ingiustamente in carcere dove subisce violenza da ben tre uomini, così da confermare la veridicità dei fatti.
Marie di fronte a un tribunale ecclesiastico non vuole cedere e continua a ribadire la sua innocenza e purezza e per questo viene ingiustamente accusata di prostituzione, frustata ed esiliata dalla sua città.
Inizia così una vita di strada, che la porta a dover cambiare... da giovane fanciulla pura, inesperta e piena di paure, diviene nel giro di pochi anni una donna forte, coraggiosa e determinata a tutto pur di ottenere la sua vendetta, anche a divenire una meretrice... così come è stata accusata.
Nel suo cuore però è sempre accesa una fiamma, che la porterà a far di tutto pur di ottenere la sua vendetta contro tutti coloro che le hanno causato un simile dolore.
Non vi sto a narrare tutti i fatti e le sue avventure, perché è bello conoscerle personalmente, ma posso sicuramente affermare che l'ho trovata una lettura davvero piacevole. Pur affrontando il tema della prostituzione, i due autori non si concentrano fermamente sulle descrizioni minuziose degli atti, ma pongono in luce la storia, con tutti gli intrighi di potere esistenti, e soprattutto la figura di una donna che nonostante abbia un mondo contro, riuscirà a ripartire da zero e a maturare, dimostrando una determinazione e indipendenza uniche per l'epoca.
Quello che ho apprezzato molto è proprio questa voglia di analizzare le figure femminili; che non sono deboli, o fanciulle in attesa di un cavaliere che le porti in salvo, bensì sono persone forti che nonostante le paure, le atrocità e le violenze subite, si rialzano, prendono in mano le loro vite e lottano pur di ottenere giustizia. Sì, parlo al plurale, perché nel corso del libro troverete altre donne che sosterranno e aiuteranno Marie nei momenti più difficili, e che a sua volta Marie aiuterà.
C'è la lotta contro una tirannia maschilista e contro un credo religioso che punisce i deboli, senza analizzare la realtà dei fatti e senza perseguire la verità.
E poi, in piccola parte, c'è anche l'amore. Anche se non è essenziale ai fini della storia, se non nella parte finale. Quindi per tutti i romanticoni, un pizzico di questo sentimento c'è, ma a mio avviso non è così importante.
Consiglio la lettura di questo libro a tutti gli amanti del romanzo storico, a chi ha voglia di leggere qualcosa di diverso, attraverso gli occhi di chi per forza di cose è costretta a diventare realmente una meretrice che deve vendere il suo corpo pur di vivere. Disprezzate, ma cercate. Esiliate per crimini non commessi. Frustate, avvilite, usate quasi come oggetti, ma anime forti che riescono a combattere e a far valere i propri diritti, e quella giustizia che Marie persegue per tutto il tempo.
Forse mi aspettavo qualcosa di più, in alcuni punti l'ho trovato un po' lento, ma mi è comunque piaciuto molto e ve lo consiglio.
Ovviamente nel libro troverete molti altri personaggi, come ad esempio Hiltrud, prostituta che riporterà Marie alla vita ma che la condurrà poi a quella vita dalla quale Marie voleva tenersi lontana. Tra loro si instaurerà anche un bellissimo rapporto di amicizia, un legame che le porterà a farsi forza a vicenda.
Ma anche altre figure tra nobili e poveri, mercenari e soldati che stuzzicheranno sicuramente la vostra curiosità.
Bella anche la descrizione storica. Questi due autori, entrambi studiosi e appassionati di storia medievale, sapranno trasportarvi totalmente nel periodo rappresentato.
Insomma, una bella lettura che consiglio!