Finalmente ieri ho concluso un romanzo che da tempo dovevo leggere. Purtroppo, come ho detto spesso, non sto attraversando un periodo felicissimo e ho letto molto poco e lentamente. Ma nel giro di due giorni, mi sono messa d'impegno e mi sono lasciata trascinare dalle emozioni avvolgenti dei due protagonisti: Nicol e Manuel. È un romanzo che mescola amore e avventura e che raccoglie al suo interno moltissimi messaggi che portano a riflettere. Un romanzo da leggere e di cui ora andrò a parlarvi più nei dettagli.
Ringrazio moltissimo l'autrice per avermene inviata una copia ebook e avermi fatto vivere le avventure dei suoi personaggi!
Editore: autopubblicato su youcanprint
Pagine: 474
Prezzo: 18 euro (3,50 euro ebook)
Consigliato? Sì, lo consiglio a chi è alla ricerca di una storia d'amore, ma anche d'avventura. Il romanzo è ricco di colpi di scena e pericoli per i due protagonisti. Ma è anche un libro che racchiude importanti messaggi: come quello della fede in Dio e della fiducia negli altri, del perdono e della solidarietà. Sicuramente da leggere. Un bell'esordio, davvero.
Trama:
Il tenebroso Manuel, capo di una banda di criminali, decide di rapire la giovane Nicol, per ragioni misteriose. Ma durante la prigionia della ragazza, tra lei e Manuel si instaura un rapporto profondo, che stravolgerà i suoi piani e cambierà radicalmente il destino di entrambi. La storia presenta vari personaggi e immerge il lettore in ambienti metropolitani, la vertiginosa città di San Paolo, la monumentale Roma, e in luoghi selvaggi, nella foresta atlantica e in grotte sotterranee, in un crescendo di colpi di scena e avventura.
Il tema dell’amore, predominante, si intreccia con quello dell’amicizia e della solidarietà.
Tra i due protagonisti dolcezza e passione si percepiscono fin dall’inizio e non abbandonano il lettore fino alla conclusione, per poi lasciarlo immaginare con un sapore tenue, ingenuo, intensamente dolce nell’animo.
Recensione:
La maschera nera è un libro che si legge tutto d'un fiato, scorrendo come un fiume in piena e regalandoti una miriade di emozioni. L'autrice pone il lettore subito all'interno di un'avventura, senza prepararlo. Ci ritroviamo con Nicol, una ragazzina di diciasette anni, che si ritrova prigioniera in un castello irlandese e che, dopo essere stata rapita, è stata sottoposta anche a violenze. Nicol è spaventata, dolorante, al buio, senza mangiare né bere. Non sa il motivo per cui è stata rapita. Non sa quale sarà la sua sorte, ma quando un giovane col volto coperto da una maschera nera entra nella sua stanza e si pone sopra di sè, sa che il male non è finito. Nicol lo prega di non farlo. Di non violare il suo giovane corpo. E, quando ormai immagina il peggio, scopre che dietro la durezza del suo rapitore si cela un cuore nobile. Lui si ferma, non abusa di lei. Non può. Non ci riesce. Anzi, sorprendendo la giovane e anche se stessa, si occuperà anche di lei e tra i due s'instaurerà un rapporto diverso.
Manuel, il giovane dal volto mascherato, è a capo di una banda di criminali assetata di vendetta. Sin da bambini sono stati privati delle persone che più hanno amato, e vogliono vendicarsi. Far provare lo stesso dolore a chi ha fatto loro del male... e, mi fermo qui altrimenti rischio di svelarvi troppo!
Il romanzo è suddiviso in tre parti, che racchiudono più o meno le tre città, ambientazioni diverse per le avventure dei vari personaggi. Nella prima parte, troviamo l'isola Smeraldo, la deliziosa Irlanda, terra verde e magica. Qui conosciamo in parte i due protagonisti e anche altri personaggi secondari che svolgeranno un ruolo importante ai fini della trama.
Poi la scena si sposta, nella seconda parte, a Roma. La città eterna, rappresentata dall'autrice nel suo aspetto più romantico, a mio avviso.
E, infine, da metà della seconda parte a più o meno l'epilogo, la scena si sposta in Brasile tra le sue avvolgenti e suadenti spiagge e la triste realtà delle favelas, dove povertà e guerra sono all'ordine del giorno. Qui scopriamo l'animo sensibile dell'autrice e dei suoi personaggi. Traspare, così, un messaggio importante: quello della solidarietà, dell'amore che può cambiare il mondo. Immagini commoventi, come la scena di bambini che abbracciano una maestra in lacrime, sono descritte con una tale dolcezza e delicatezza da vederle nella nostra mente e da suscitare emozioni nel cuore.
Credo che uno dei punti vincenti del romanzo sia proprio la capacità dell'autrice di dipingere con tocchi delicati i vari ambienti e di scrutare l'animo umano. I luoghi sembrano vividi nella nostra mente. È facile ritrovarsi nella magica Irlanda, o nel lontano Brasile o ancora nella nostra capitale, Roma. Ogni ambientazione mette in luce per lo più gli aspetti più romantici che avvolgono le emozioni dei due protagonisti. Anche nel rappresentare la vita delle favelas, il tocco delicato e sensibile di Virginia non si perde, facendoci avvicinare a quella triste realtà.
I personaggi sono ben caratterizzati, ma i due protagonisti non mi hanno convinta del tutto. Mi sembrano troppo perfetti, pur con i loro leggeri difetti. Nicol è bellissima, a scuola ottiene il massimo dei voti, è buona, brava, forse un po' viziata e ancora ingenua - almeno nella prima metà del libro -; Manuel è ugualmente bello, dolce, romanticissimo, disposto a fare di tutto per lei. Sì, appare anche geloso e commetterà un errore pessimo, ma... non mi sembrano reali. Forse perché non sono più quella bambina che sognava il principe perfetto, forse perché certe esperienze mi hanno portata a diventare più cinica, però mi sembrano... Troppo perfetti. Certo, rappresentano un amore forte e unico. Un amore che non si perde neanche nelle difficoltà. Che affronta tutto e diventa sempre più forte. Però... mi sembrano quasi i personaggi di una favola, di un sogno bello, ma non reale. È un parere puramente personale. In questo romanzo, invece, ho apprezzato particolarmente alcuni personaggi secondari che però, purtroppo, hanno poca voce, poca sostanza, seppur con le loro azioni contribuiscano ad aiutare i due protagonisti. Carlos e Maira (la madre di Nicol) e i nonni di Manuel tra tutti, sono quelli che più mi hanno colpita e avrei voluto sapere di più su di loro, anche della relazione che si instaura tra Elisa e Carlos.
Anche José nel suo disperato tentativo di vendetta colpisce. Forse è uno dei personaggi meglio caratterizzati. La sua disperazione è tale da accecarlo, ma in una scena commuove. Purtroppo non posso addentrarmi nei dettagli, per non svelare troppe vicende e farvi perdere così la curiosità.
Accanto a ciò, troviamo - come anticipato - il tema della solidarietà, della fede, e del perdono. Il romanzo è pervaso da un alone religioso. Sia Nicol che Manuel sono molto religiosi, e si affidano in molte circostanze alla Santa Vergine. Sono due anime pure, che traggono la loro forza anche dalla loro fede, che permette loro di perdonare anche chi ha arrecato loro del male. Altro tema è la solidarietà che si palesa nei confronti di chi non ha nulla, degli abitanti delle favelas, nell'aiutare i più poveri ad avere una cultura, ad avere cibo e una speranza di vita maggiore e migliore. Questo è uno dei temi che ho maggiormente apprezzato. L'immagine di quei bambini che studiano e che accolgono tra le loro piccole braccia una ragazzina in lacrime mi ha commossa ed è rimasta vivida nella mia mente.
L'unica nota stonata, ma anche qui è un puro discorso personale, è quel "miracolo" che colpisce Manuel. Non so, mi ha lasciata perplessa, e non l'ho trovato poi così realistico.
È un libro che parla anche di crescita. Entrambi i protagonisti, dopo una serie di avventure, matureranno. Se da un lato Manuel dovrà riflettere molto sul suo desiderio di vendetta, dall'altro Nicol comprenderà che dovrà mettere da parte il suo egoismo e sostenere meglio il suo amore. Inoltre, non sarà più la bambina ingenua e viziata, ma cambierà.
Altro elemento che non mi ha permesso di dare il massimo nella valutazione è stata l'estrema dolcezza tra i due protagonisti. Ci sono capitoli dove le loro effusioni, i loro discorsi, sono eccessivamente teneri, a volte un po' ripetitivi. Se da un lato possono trasmettere dolci emozioni, dall'altro alla lunga stancano un poco. Sia chiaro, io amo le descrizioni tenere, le effusioni tra i protagonisti, ma non devono essere troppe, né eccessive. Tanto che ho apprezzato maggiormente i momenti di azione, o le descrizioni e le parole dei personaggi secondari.
Il libro è scritto molto bene. Non ho trovato errori, però devo essere sincera nell'ammettere di non essere una grande fan dei puntini di sospensione. Ne ho riscontrato un uso eccessivo, a mio parere. Però, forse si tratta anche qui di un discorso soggettivo.
In conclusione, è un libro che consiglio di leggere in modo particolare a chi ha voglia di vivere una storia d'amore che profuma di sogno e fiaba, ma spruzzata di avventura. I momenti di azione si susseguono e lasciano col fiato sospeso. Avventura e sentimenti creano un bel mix. Se avete voglia di perdervi tra temi importanti che toccano il cuore, tra emozioni delicate, e aprirvi a riflessioni, questo è il libro che fa per voi. Magari, lo amerà particolarmente chi ha voglia di sognare un amore come quello tra Nicol e Manuel.
Virginia Mandolini è nata il 2 Maggio 1972 a San Benedetto del Tronto (AP). “La maschera nera” è il primo romanzo che ha deciso di dare alla stampa. Insegnante elementare nell’ ISC SUD della sua città da diversi anni, fin da bambina scriveva racconti e brevi romanzi.
Informazioni sulla pagina di facebook :
www.facebook.com/pages/La-mascheranera-Romanzo/372743149513319
e su www.youcanprint.it
E’ disponibile sia in versione cartacea che e-book.
E’ possibile acquistarlo:
- in tutte le librerie, previa ordinazione, indicando al libraio la casa editrice YOUCANPRINT.
- nei maggiori bookstore online come AMAZON, IBS, INMONDADORI ecc.
Allora cosa ne pensate di questo libro? Io spero di essere riuscita a esprimere tutte le emozioni che il romanzo mi ha donato, e a far emergere ogni particolare della storia. Mi auguro di non aver detto troppo sulla trama. Che mi dite? Lo avete letto? Vi ispira?