come state?
Questa mattina sono uscita per delle commissioni e poi ho fatto un salto in biblioteca. Da troppo tempo non vi entravo e, come al solito, è stata pura magia. Così come quando entro in libreria. La sola idea di essere circondata di libri e per di più accessibili e gratuiti mi rallegra. Ovviamente, non potendo restarci troppe ore, ho portato dei nuovi amici via con me. Letture che ho già iniziato - sì, attualmente sto a quota tre libri in lettura, anche se "Sulla strada" si è bloccato un attimo; l'inizio è davvero arduo! - o che comunque inizierò nei prossimi giorni. In seguito magari ve li presenterò meglio, ma questa sera voglio parlarvi di una delle mie ultime letture. Affrontando libri di poche pagine, sto avanzando parecchio e così mi ritrovo a lasciare le recensioni per strada. Devo recuperare, assolutamente!
Questa sera il compito si presenta difficile. Per me non è mai semplice parlare di un libro che purtroppo non è riuscito a coinvolgermi totalmente, soprattutto perché ci tengo a non fare critice distruttive, come a volte mi è capitato di leggere, ma piuttosto costruttive. Credo che sia essenziale, perché anche se ci saranno libri assurdi o scritti con i piedi, non bisogna mai criticare aspramente e con cattiveria chi prova a donare parte delle sue emozioni sulla carta. Poi chiaro, c'è chi ci mette tutto il suo impegno e chi crede di arrivare troppo facilmente, non pensando che la scrittura richiede tempo, impegno, passione, amore reale per quello che si vuole portare su carta e soprattutto intelligenza. Comunque, mi sto allontanando troppo con i miei pensieri e sicuramente non riguarda questo libro.
Con questa lettura ho capito due cose: in primo luogo, mai farsi troppe aspettative solo leggendo la trama e in secondo luogo non sforzarsi mai di leggere qualcosa. E questo mi porta ad affrontare un altro discorso: ho deciso, infatti, di tornare a seguire il cuore e non il "dovere". Mi dispiace parecchio far aspettare chi mi ha inviato il proprio libro da mesi, ma non posso costringermi a leggere se non è arrivato il momento per un tale libro, altrimenti farei del torto a me, che non vado a leggere con la dovuta passione e concentrazione, e anche a voi stessi.
Mi sono dilungata abbastanza, ma stasera sono in vena. Perdonatemi.
Detto ciò, passiamo alla recensione.

Editore: Lettere Animate
Prezzo: 1,49 euro (ebook)
Genere: Romance
Consigliato... a chi ha voglia di una storia agrodolce, che tratta di temi purtroppo presenti nelle nostre vite: il tradimento, le bugie, l'altra faccia dell'amore. Troverete quattro vite, quattro ragazze, che presto saranno unite da un valore forte come l'amicizia.
E uno scopo ben preciso: non permettere mai alla paura di farti perdere la voglia di amare.
Valutazione
Trama
Un libro scritto con sagacia, ironia e passione.
Recensione
Il miglior modo per dimenticare è ricordare.

Ci sono momenti nella vita di un lettore in cui si è alla ricerca di qualcosa di più semplice, una lettura senza troppe pretese, con la quale trascorrere qualche ora, senza dover analizzare troppo un testo, ma con la ferma intenzione di sorridere, annuire, o perché no liberare anche qualche sana risata. Ed è proprio quello che mi è successo quando ho deciso di leggere e accettare questo Romance. Dalla trama pensavo di trovare una di quelle letture che ti fanno sorridere, anche di fronte a un problema grave come quello del tradimento. In parte ci è riuscito, ma non è bastato.
Quello che ho avuto tra le mani è stato un romance agrodolce, il cui intento è nobile e davvero interessante: spingere tutte le persone che sono state tradite, deluse e ingannate dalle persone amate ad andare avanti. A non lasciarsi andare, ma a prendere questo evento negativo come la spinta per amare seriamente se stesse e provare a lenire le ferite del cuore.
Eleonora Mandese ci racconta la storia di quattro ragazze, alle prese con l'università, i problemi presenti in tutte le famiglie, ma anche con un gravissimo problema: il tradimento.
Alternando i vari capitoli con le singole voci delle protagoniste, ci permette di conoscere Elisa, Marirosa, Antonella e Silvia, quattro personalità diverse, con storie diverse e famiglie differenti che le hanno portate a crescere in un certo modo.
Le loro vite tornano ad intrecciarsi per il motivo più assurdo e negativo. Tutte, in un modo o nell'altro, si trovano a dover combattere contro il dolore. C'è chi credeva di essere amata da un uomo, ma poi scopre di essere stata tradita, che il proprio rapporto era basato totalmente su menzogne. Chi all'improvviso vede la sua vita vacillare e la solitudine diventare una terribile realtà in un momento molto delicato. Chi si concentra con la vita virtuale, per poter far emergere la propria personalità, quando nella realtà non ci si crede poi così speciali. E chi all'apparenza si comporta in un modo, ma nasconde un mondo per nulla facile e la fragilità.
Quattro giovani donne come tutte noi che devono uscire da situazioni non facili e che, alla fine, si sostengono a vicenda, consolidando pian piano un'amicizia molto forte, anche quando inizialmente i rapporti sembravano burrascosi. Un'amicizia che le porta a difendersi contro quei Bastardi che le hanno rovinate, che le hanno portate a cadere in un baratro profondo e a perdere fiducia in se stesse; a lasciarsi andare come incapaci di scorgere una nuova luce oltre le tenebre.
Quattro caratteri diversi, e quattro storie tutte da scoprire. Fino ad arrivare a una particolare idea finale per combattere quegli uomini ipocriti che sanno solo ferire, fingendo di provare un sentimento che in realtà non esiste.
Non lasciate che l'amore si trasformi in paura e la paura in impossibilità di amare.

In sostanza l'idea non è male, così come lo scopo che si può racchiudere benissimo in questa frase che ho citato; ma non mi ha convinta.
Purtroppo non ho trovato molto piacevole lo stile che, seppur sia semplice e piuttosto scorrevole, non mi ha rapita, coinvolta totalmente. Ci sono stati attimi di curiosità e momenti di vuoto, dove la mia mente andava altrove. Poi ho trovato diversi errori. Ora, non sto qui a fare la maestrina, perché non sono l'esperta di turno capace di indicare le correzioni più adeguate, ma ci sono stati errori evidenti, e diversi refusi che hanno disturbato la lettura.
Però, non ho ben compreso anche alcune scelte della trama. Alcuni personaggi che compaiono, e di cui poi non si ha più notizia. Personaggi secondari un po' troppo in secondo piano. E anche la scelta di quel "sito" non mi ha detto molto. Voglio dire, l'idea seppur particolare, poteva essere messa maggiormente in luce, per arricchire il libro di ironia, con anche una sorta di divertimento, non so... ma una volta messo online non se ne fa più nulla e ci si concentra su altro. Non so spiegarmi bene, ma molto spesso ho trovato il tutto un po' affrettato, abbozzato... da spingermi a pensare proprio quello che ho già detto: un'idea interessante, ma che si poteva migliorare, esprimere meglio.
Tuttavia, è - purtroppo - una lettura che mi tocca molto da vicino. Comprendo le ragazze, comprendo il loro dolore, la voglia di annientarsi, di non uscire, di non curarsi più. Il dolore che provano, e la voglia di vendetta che però non porta a nulla. Il desiderio profondo di chiudersi in casa e non sentire più nulla, più nessuno, ma struggersi nel proprio dolore. Come si può aver amato un uomo così sbagliato? Come può lui aver solo giocato con te, averti usato come una bambola e poi abbandonato? L'amore è altro.
Mi sono sentita molto in sintonia con loro, specialmente con Elisa. È facile definirli Bastardi, perché persone che fingono di amarti e poi ti tradiscono, che ti usano per i loro interessi e poi ti lasciano, non possono essere persone normali. Sono dei veri e propri bastardi, infantili, che dovrebbero imparare a crescere e a capire che non si gioca con i sentimenti.
Però, tra le quattro storie, quella che mi ha colpito di più è stata Marirosa. È sicuramente quella messa più male, la più particolare, apparentemente fredda, ma che in fondo si sente sola, spesso non compresa. Una solitudine che rischia di annientarla, ma non può lasciarsi andare quando deve concentrarsi su un'altra vita. Mi ha messo tanta tristezza, ma allo stesso tempo una speranza che poi mi ha portata a sorridere. L'ho trovata anche la più matura, e come non esserlo quando la vita ti porta una gioia e un dovere troppo grandi per la tua giovane età?
In conclusione, mi dispiace non poter dare di più, ma purtroppo forse avevo aspettative molto diverse quando ho deciso di leggerlo. Sicuramente mi aspettavo più ironia, più divertimento, e invece ho trovato dei veri problemi.
Una storia che poteva dare sicuramente di più, ma non da buttare. Questo è il mio pensiero.
Ringrazio la casa editrice Lettere Animate per avermi, comunque, permesso di leggerlo!