Posso sicuramente dire che la saga creata dalla mente di Marion Zimmer Bradley, con l’aiuto di Diana L. Paxson (per alcuni dei libri), è sicuramente la mia preferita: partendo dal magico mondo che ci viene presentato, all’unione tra fantasy e storico che tanto amo, passando per lo stile che trovo unico e magico, tanto da incantarti e trattenerti nella lettura fino a tarda notte, finendo per la caratterizzazione sublime di ogni personaggio. Mi sono ritrovata a provare gli stessi sentimenti dei vari personaggi. Ad amare, odiare, soffrire, gioire. Ci sono stati personaggi che ho disprezzato, altri che ho amato, e soprattutto è la saga che mi ha fatto sorgere dubbi sulla mia religione, o meglio, dubbi che poi mi hanno chiarito un poco le idee.
La frase che mi è rimasta più impressa è sicuramente questa: “Tutti gli dei sono un solo Dio, come tutte le dee sono una sola Dea”, e tutti fanno capo all’Uno. Partendo da questa frase mi sono trovata a riflettere su quanto sia vera. Ogni società, ogni popolo ha avuto e continua ad avere i suoi dei da seguire, e perché allora bisogna scontrarsi, fino ad arrivare ad uccidersi per la religione? Ognuno, a mio parere, dovrebbe essere libero di professare la propria religione, il proprio credo, partendo da questo principio. Ogni Dio può avere tanti volti, così come ogni Dea. E perché far svanire l’immagine femminile della divinità, se ad esempio la possiamo ritrovare nella Vergine Maria? Comunque, la mia recensione non è volta ad aprire un dibattito religioso, semplicemente questa saga mi ha permesso di pormi tali domande e di capire che se tutti si focalizzassero su un tale principio, forse il mondo sarebbe migliore; ma so che sto solo sognando, purtroppo.
Comunque, torniamo alla saga. Marion Zimmer Bradley non ha scritto i libri in un ordine cronologico, bensì è partito dall’ultimo “Le nebbie di Avalon”, forse il più conosciuto, giacché parla di nomi noti: Morgana, Ginevra, Artù, Lancillotto, Merlino e tutti i cavalieri della tavola rotonda e gli altri personaggi che ruotano attorno a questo mondo medievale. Tuttavia, dopo averli letti tutti ho potuto seguire un ordine più preciso, per arrivare a comprendere tutto il filo che unisce i vari libri.
La storia dovrebbe partire, in realtà, da Atlantide (nel libro “Le Luci di Atlantide”), la leggendaria isola sommersa dalle acque, dove Luce e Tenebre si scontrano nella Città del Serpente Ricurvo e dove si da avvio alla successione che vede due sorelle ritrovarsi di vita in vita: Deoris e Domaris, figlie della Luce, dai cui amori contrastati e infelici nasceranno due figli importantissimi per la trama e la cui storia emerge in maniera più approfondita nel secondo libro, “L’Alba di Avalon”. Qui, Tiriki e Micail saranno costretti ad abbandonare le isole di Atlantide che svaniranno sotto le acque, per giungere a una nuova terra, dove daranno avvio al circolo di pietre da un lato (la famosa Stonehenge) e ad Avalon, arrivando dunque in Britannia.
L’ultimo libro pubblicato, in realtà, dovrebbe essere il terzo cronologicamente.“La spada di Avalon” narra di come venne forgiata la famosa Excalibur, trascinandoci anche in Grecia e altre terre, e non solo unicamente in Britannia.
Successivamente abbiamo “La Dea della Guerra” dove si narrano le avventure di Boudica, figlia del capo della tribù degli Iceni che farà molta paura ai romani, con la sua tremenda ira e voglia di vendicarsi per ciò che hanno subito lei e le loro figlie. Iniziano dunque a comparire anche personaggi storici, che le due autrici, si divertono in un certo senso a legare ad Avalon.
Nelle “Querce di Albion” ritroviamo le due sorelle di Atlantide in due nuovi corpi: Eilan e Caillean, sacerdotesse legate da un amore intenso, che saranno costrette a separarsi per una serie di spiacevoli fatti. Ma da Eilan e Gaio nascerà il primo Difensore della Britannia.
“La Signora di Avalon” si divide in tre parti, tutte aventi come filo conduttore Avalon e una serie di personaggi che in realtà possono essere collegati. C’è Caillean che porta con sé il figlio di Eilan, c’è Sianna la figlia della Regina dei Faerie; c’è Dierna con Teleri; e infine, Viviana con Ana e il Merlino, che preannunciano l’ultimo libro, “Le Nebbie di Avalon” con Morgana, Artù e gli altri compagni.
“La Sacerdotessa di Avalon” potrebbe essere visto come un libro in più, che racconta di un personaggio storicamente esistito: Elena, la madre di Costantino, che le autrici vorrebbero vedere come una ragazza educata ad Avalon, prima di diventare l’Imperatrice Madre.
Tutti questi personaggi sono strettamente collegati da un filo conduttore. Le due sorelle di Atlantide, Domaris e Deoris, nel primo libro, hanno fatto una sorta di incantesimo che le legherà di vita in vita, fino a che non avranno espiato ciò che hanno causato; e con loro saranno presenti gli uomini amati, e i consiglieri. E' interessante, infatti, cercare di comprendere chi sono le due sorelle di vita in vita, e anche se a tratti può sembrare noioso il ripetersi della medesima - o simile - trama, io l'ho trovato ogni volta coinvolgente.
E' una saga da leggere tutta d'un fiato, assaporando la magia e la storia che le autrici riescono a intrecciare tra loro.
Avalon la mia seconda casa...
Dal prossimo post, in poi, parlerò più esplicitamente di ogni singolo libro che ora ho solamente citato; ma ve la consiglio caldamente!
Rosa del Deserto