E quindi, ora sono qui per parlarne, sperando di coivolgere anche chi ancora non l'ha letto (anche se è strano, poiché è un libro fondamentale della letteratura inglese, un must che deve assolutamente essere letto, a mio parere.)
Editore: Rizzoli (SuperBur classici)
Prezzo: 4,13 euro
Pagine: 355 (introduzione compresa)
Uscita: 2000
Consigliato? Non c'è neanche da domandarlo: assolutamente sì, sì e ancora sì. Per chi ama la letteratura inglese, per chi ama i romanzi focalizzati sui sentimenti (di qualsiasi natura), per chi adora le storia d'amore d'altri tempi. Ma anche per chi ama riscoprire il fascino ottocentesco della bella Inghilterra.
Trama: (ATTENZIONE, SPOILERS)
È verità universalmente ammessa che uno scapolo fornito di un buon patrimonio debba sentire il bisogno di ammogliarsi.
Un uomo ricco, giovane e scapolo, Mr Bingley, prende in affitto una casa con una vasta tenuta nello Hertfortshire, e tutte le famiglie del vicinato si danno un gran da fare per conoscerlo e invitarlo, dal momento che rappresenterebbe uno splendido partito per le loro figliole. Nella famiglia Bennet, dove il padre è un uomo serio, scontroso, immerso nei suoi libri, infastidito dalla moglie sciocca e chiacchierona, ci sono ben cinque ragazze, ma quella su cui si posa l'attezione della scrittrice è Elizabeth, bella, generosa, gentile. La famiglia è modesta, perché il fondo su cui vivono, per una complessa disposizione ereditaria, che privilegia il maggiorascato, dovrà passare, dopo la morte del padre, a un parente, e quindi le ragazze, se non si sistemeranno con un marito, saranno prive di qualsiasi reddito. Le cose sembrano andare per il meglio, perché Bingley s'innamora di Jane, la maggiore delle cinque sorelle; ma le due sorelle di Bingley, appoggiate dall'amico Darcy, fanno di tutto per distoglierlo dal suo attaccamento alla fanciulla e lo convincono a lasciare bruscamente il paese.
Le sorelle Bennet continuano la loro vita di visite e chiacchiericci, e gradiscono molto di frequentare gli zii che vivono nel vicino borgo di Maryton, dove si è acquartierato, con gli immancabili ufficiali in uniformi fiammanti, un reggimento.
Intanto Darcy, che è un giovane bello, taciturno e altero, imparentato con nobili famiglie, si sente vivamente attratto da Elizabeth e la domanda in matrimonio, sia pure con una certa malagrazia, senza nascondere cioè quanto la proposta di imparentarsi con una così oscura famiglia, costi al suo orgoglio.
Elizabeth lo respinge. Però, allorché più tardi s'incontreranno nel Nord dell'Inghilterra, dove Elizabeth viaggia con gli zii, Darcy le dimostra di aver compreso l'assurdità dei suoi pregiudizi e quando Lydia, una delle sorelle minori di Elizabeth, fugge con George Wickham, uno dei più brillanti e scapestrati ufficiali incontrato a Maryton, Darcy rintraccia i fuggiaschi e obblica il giovane a sposare Lydia e provvede al loro avvenire.
Bingley e Jane si sposeranno e anche Darcy con Elizabeth, nonostante l'opposizione della zia del giovane, Lady Catherine de Bourgh, la quale aveva deciso che Darcy sposasse la nipote.
Recensione:
La bellezza assoluta di questo romanzo, che a prima vista potrebbe presentare scene di vita quotidiana semplici e forse banali, sta nella brillante capacità di Jane Austen di fare una perfetta introspezione dei caratteri dei tanti personaggi; ma anche nella sua ironia con la quale descrivere il suo mondo, la sua epoca e anche le leggi e l'ordine che uomini e donne erano chiamati a rispettare. Traccia con assoluta perfezione i ruoli, facendo emergere lo scopo delle donne ai suoi tempi: il fine principale è incentrato sulla possibilità di trovare il migliore marito, e se di buon partito e con un buon reddito, ancor meglio! Le ragazze che descrive Jane non si occupano di granché: il loro tempo è trascorso tra letture, chiacchiere, visite ai vicini, balli, e a imparare altri mezzi utili alla loro formazione ed educazione, come il canto, la musica, e una buona lettura.
Tra le tante cose che ho particolarmente apprezzato, c'è questa cura nella rappresentazione dei sentimenti che non fa rimpiangere le descrizioni spesso assenti dei luoghi o dell'aspetto fisico. La natura dei personaggi emerge, infatti, soprattutto dall'uso sapiente dei dialoghi. Ognuno di loro ha un suo registro particolare, ed è facile così non smarrirsi nella moltitudine di persone che ci vengono presentati.
C'è la signora Bennet, sciocca e impertinente, che con i suoi modi di fare colmi di ignoranza e rozzi, spinge a vergognarsi realmente di lei, una donna inoltre viziata che se non può ottenere ciò che vuole - ossia maritare tutte le sue cinque figlie - si sente male, e accusa tutti di non pensare ai suoi "poveri nervi".
Il Signor Bennet che, francamente, suscita spesso in me dei sorrisi. Mi è simpatico, per la sua ironia, anche se si comprendere che non ha un carattere così perfetto. Tende a trovare particolare diletto nell'offendere la sua famiglia, in modo particolare le figlie minori e sua moglie. Però è molto affezionato alle figlie maggiori, senza le quali non sa stare, soprattutto alla protagonista, Elizabeth, per la quale dimostra un'evidente predilizione.
La prima delle sorelle Bennet, Jane, è una creatura molto dolce e troppo buona. È difficile per lei trovare del marcio nelle persone, tende infatti a vedere sempre del buono, anche laddove è impossibile trovarne. S'innamora molto facilmente, appunto per questa sua particolare inclinazione a non trovare difetti negli altri, ma alla fine il suo cuore sarà totalmente rivolto a Bingley, personaggio molto simile a lei. Pur essendo la più bella, non se ne fa mai un vanto, ma mantiene la sua umiltà e la sua generosità.
Elizabeth è la protagonista, una ragazza forte e determinata, ma anche gentile, generosa e vivace. Il suo più grande difetto, a cui si riferisce anche il titolo del romanzo, è la sua inclinazione ad avere pregiudizi nei confronti degli altri, soprattutto di Darcy, che almeno fino a metà della trama non sopporta. È molto intelligente e brillante, ama ridere ed è famosa per le sue battutine taglienti e dense di ironia. Nel corso del romanzo si ritroverà a rifiutare ben due proposte di matrimonio, così presa dalla sua voglia di sposarsi solo nel momento esatto in cui proverà amore.
Le sorelle minori sono assolutamente diverse dalle due presentate: Catherine, Lydia e Mary.
Catherine non ha personalità, ma si lascia facilmente trascinare dall'esuberanza di Lydia, la più piccola, ma anche quella più simile alla madre.
Lydia, infatti, è molto viziata e si comporta davvero da civetta. La sua ignoranza è tale da mettere a disagio le due sorelle minori e da causare un grande scandalo a tutta la famiglia: approfitta, infatti, dell'eccessiva indulgenza dei genitori per scappare con Wickham e sposarlo.
Mary è priva di doti naturali ed intellettuali e riserva tutto il suo tempo ai suoi amati libri e alla volontà di studiare il più possibile, ma questo la renderà una persona saccente e non così amabile.
Mr Bingley è il ricco gentiluomo il cui arrivo genera l'inizio del romanzo e lo scompiglio in casa Bennet. È una persona molto socievole e amichevole, dal cuore d'oro e dalla bontà infinita. Non appena vede Jane, se ne innamora perdutamente, ma si lascerà facilmente influenzare dalle parole delle sorelle e di Mr Darcy, circa l'indifferenza della ragazza nei suoi confronti.
Mr Darcy è il personaggio che più amo. La sua ricchezza immensa e l'educazione impartitagli sin da bambino, lo spingono a essere una persona altera e superba, con un orgoglio immenso che sarà causa di incomprensione e di odio. Fino a metà romanzo, infatti, la sua natura risulterà fastidiosa, ma sarà proprio l'incontro con Elizabeth a spingerlo a mutare. È un grande e fedele amico, infatti, cerca di allontare Bingley da Jane solo perché teme che l'amico possa soffrirne. Il suo comportamento muterà quando capirà di amare Elizabeth, una ragazza di bassa classe sociale rispetto a lui. Inizialmente tenta di reprimere i suoi sentimenti, ma poi capisce che al cuore è impossibile comandare. Rivelerà i suoi sentimenti ad Elizabeth, ma in modo sgraziato, offendendo la sua famiglia e la sua bassa classe sociale, e riceverà un netto rifiuto alla sua proposta di matrimonio. Alla fine, tuttavia, muterà a tal punto da aiutare la sorella di Elizabeth e rivelerà avere un cuore stupendo, una nobiltà d'animo, ed è impossibile non innamorarsi di un uomo simile! Le sue lettere, i suoi sentimenti, sono scritti con tale cura, da provare subito amore nei suoi riguardi.
Tanti altri sono i personaggi, come le sorelle di Bingley, altezzose e invidiose; la sorellina di Darcy, Georgiana, timida e dolcissima, una creatura ambile; l'impertinente e sgarbata Lady Catherine de Bourgh, sempre pronta a offendere coloro di ceto meno elevato del suo; il pastore Collins e i suoi interminabili sermoni che a lungo andare risultano molto noiosi, tanto che a volte avevo la tentazione di passare oltre... e altri ancora.
Ah, stavo dimenticandomi di Wickham! Costui è un uomo dall'aspetto piacevole e affascinante, ma pronto ad approfittare di ragazze ingenue, al fine ottenere più soldi possibile e accedere a una classe sociale nettamente superiore, essendo di umili origini. È un personaggio insulso e odioso, dalla faccia d'angelo, ma dai sentimenti marci e inesistenti. Un approfittatore che sperperà tutto il denaro, aumentando di gran lunga i suoi debiti, ma alla fine - a mio avviso - ha quello che si merita: sposerà proprio la sorella più odiosa della famiglia Bennet!
Insomma, è un romanzo che ho profondamente amato, e che ho riletto con assoluto piacere. Jane Austen è veramente, ancora attuale.
Mi ha anche permesso di capire, o meglio di essere ancora più convinta, che non sono gli opposti ad attrarsi, bensì i simili.
Inoltre, si comprende che il vero amore riesce ad abbattere i difetti, quali l'orgoglio e i pregiudizi.
Adoro profondamente - e lo ripeto - la sua capacità di esprimere i sentimenti in maniera così profonda: c'è l'imbarazzo, l'odio, l'orgoglio, i pregiudizi, la rabbia, la tristezza, ma anche - alla fine - una felicità immensa che si percepisce dai discorsi delle ragazze e che ti spinge a chiudere il libro con un bel sorriso dipinto sul viso.
Un libro che va letto e riletto e che merita il massimo della valutazione!
L'unica nota negativa di questa edizione, e quindi della traduzione italiana, è l'aver tradotto anche i nomi... è bruttissimo leggere: Giovanna, Maria, Lidia, Caterina, Carlotta, Elisabetta e via dicendo... infatti, mentalmente leggevo i nomi in inglese. Non si fa.
Ed ora alcune frasi che mi piacciono molto:
L'immaginazione femminile è velocissima: balza in un attimo dall'ammirazione all'amore, dall'amore al matrimonio. (Darcy)
Sono poche le persone a cui io voglio veramente bene e ancor meno sono quelle di cui io nutro una buona opinione. Più conosco il mondo e meno ne sono entusiasta: ogni giorno che passa mi conferma nel mio giudizio sull'instabilità dei caratteri e sullo scarso affidamento che va fatto su ciò che può apparire merito o ingegno. (Elizabeth)
Ho lottato invano. Non giova. Non riesco a reprimere i miei sentimenti. Lei mi deve permetterle di dirle con quanto ardore io l'ammiri e la ami. (Darcy)
Lei è troppo generosa per prendersi gioco di me. Se i suoi sentimenti sono ancora quelli che erano lo scorso aprile, me lo dica subito. Il mio affetto, i miei desideri sono immutati; ma una sola parola da parte sua, basterà a farmi tacere per sempre su questo argomento. (Darcy)
In relazione a questa rubrica, mi sento di citare tre film che ho visto e credo siano una perfetta rievocazione del romanzo.
- Orgoglio e Pregiudizio, un film del 1940 diretto da Robert Z. Leonard, e interpretato da Greer Garson nei panni di Elizabeth Bennet e Laurence Olivier nel ruolo di Mr. Darcy. Tra gli altri interpreti, Maureen O'Sullivan, Edna May Oliver e Ann Rutherford.
- Orgoglio e Pregiudizio, una miniserie televisiva del 1995 con il bravissimo Colin Firth (il mio Darcy preferito e unico), nel ruolo appunto di Darcy, e Jennifer Ehle, nel ruolo della bella Elizabeth Bennet. A mio avviso è la più bella versione!
- Orgoglio e Pregiudizio, un film del 2005, diretto da Joe Wright, con Keira Knightley nel ruolo di Elizabeth e Matthew Macfadyen, come Darcy! Anche questo molto bello, soprattutto lei è la perfetta Elizabeth, sempre a mio modesto parere!
Voi li avete visti? Cosa ne pensate?