Ho iniziato a leggere alcune fiabe dei Fratelli Grimm, iniziando dalle più conosciute, e devo ammettere che, seppur fossi a conoscenza della crudeltà delle fiabe all'origine, ne sono rimasta un po' scossa, anche se bisognerebbe affrontare un discorso lungo, che purtroppo, non avendo mai fatto ricerche adeguate o studiato troppo sul mondo delle fiabe classiche, scritte nei secoli passati, non posso fare. Ho letto, però, anche la versione più ampia e crudele che ne dà un autore del 600, Charles Perrault, aggiungendo anche un seguito dopo il risveglio della bella addormentata.
La cosa curiosa è che, in verità, come già accennato pocanzi, il nome Aurora viene dato unicamente dalla Disney, nella sua trasposizione cinematografica. Aurora, in realtà, è la figlia (secondo la versione di Perrault), insieme al piccolo Giorno, il maschietto della coppia. La bella addormentata, anche conosciuta come Rosaspina - nome donatale dal popolo dopo la sua triste sorte e la nascita di roveti che andarono a circondare il castello - non ha un vero nome, o perlomeno non viene mai svelato.
Nella versione dei Fratelli Grimm, il tutto si ferma quando Rosaspina, dopo aver dormito per 100 lunghi anni, a seguito della maledizione scagliatale dalla fata cattiva e attenuata da una tredicesima fata, viene risvegliata dal bacio di un figlio di re, un principe meraviglioso del quale si innamora subito, ricambiata, e che potrà oltrepassare la coltre di alberi, cespugli e spine, senza morire (a differenza di molti altri che hanno tentato invano l'impresa), ma anzi, sembrano scostarsi al suo passaggio.
Charles Perrault, invece, ne dà una visione più dettagliata, apportando anche alcune lievi modifiche - come le fate che risultano essere 7 - e anche la motivazione del maleficio della fata cattiva (che anche qui non ha un nome), ma anche un bel discorso d'amore che fa la bella addormentata quando vede il suo principe. Lei, infatti, gli rivela che lui era sempre stato presente nei dolci sogni che la fata buona le infondeva nel suo lungo sonno. Qui, inoltre, sembra esserci anche una certa descrizione dell'epoca storica in cui visse l'autore, anche se appena accennata negli indumenti indossati, e nel fatto che il principe si trattiene dal dirle che è vestita come un'anziana signora di altri tempi (Be', in fondo, sono passati 100 anni!).
Ma la storia non si ferma qui.
Il principe, infatti, ha una madre ricchissima ma che ha un lato oscuro: è difatti una sorta di Orco, che non farà passare momenti facili alla sua compagna e ai loro splendidi e piccoli figlioletti, Aurora e Giorno, così chiamati per la loro immensa bellezza. La madre - orco, infatti, costringerà un suo servitore a uccidere prima Aurora, poi Giorno e infine la loro madre, dei quali vorrà cibarsi. L'uomo, però, mosso a compassione dei tre, cercherà in tutti i modi di ingannare quell'essere immondo, e di salvarli portandoli nella sua umile casetta.
Come per tutte le fiabe, ci sarà il lieto fine, con la comparsa del principe - tornato proprio un attimo prima che la sua "bella addormentata" venga davvero uccisa insieme ai suoi figli - e la morte della madre-orchessa.
Perrault, a differenza dei fratelli Grimm (perlomeno nella versione ebook che ho io), traccia anche la sua morale:
È cosa assai naturale aspettare un po' di tempo per avere uno sposo ricco, valoroso, amabile e buono; ma aspettarlo cent'anni, dormendo sempre, non c'è donna oggi che se la senta. La favola accenna anche a questo che spesso i dolci vincoli dell'imene non sono meno dolci perché differiti, e che ad aspettare non ci si rimette nulla.
Ma le donne aspirano con tanto ardore alle nozze, ch'io non ho forza nè coraggio di predicar loro questa morale. (cit. da "I Racconti di Mamma Oca").
Be', che dite, se aspetto 100 anni dormendo, troverò anch'io il tipo giusto per me? Ok non fate caso alle mie cavolate!
Tornando alla fiaba, ho letto, girovagando sul web, che in realtà - come tutte le fiabe classiche - ne esistono numerose varianti che risalgono sin all'antica grecia, e che prendono spesso ispirazione dal folklore.
C'è anche una versione molto più cruda (Sole, Luna e Talia del Pentamerone di Giambattista Basile 1634), che tratta argomenti come lo stupro e la violenza. Infatti, il bel principe, non la risveglierà con un bacio, ma abuserà del suo corpo addormentato. La cosa mi mette i brividi.
http://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/rosaspina
Ho letto su wikipedia che ci sono stati numerosi adattamenti di questa fiaba, che copio ed incollo subito:
Balletto
- La bella addormentata (Spjaščaja krasavica), 1890, coreografia di Marius Petipa su musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij.
- La bella addormentata nel bosco (Sleeping Beauty), 1959, film di Walt Disney.
- La bella addormentata (Sleeping Beauty), 1987, film di David Irving con Morgan Fairchild, Tahnee Welch e Sylvia Miles.
- La bella addormentata (Šípková Růženka), 1989, film di Stanislav Párnichý con Gedeon Burkhard, Danka Dinková e Judy Winter.
- La bella addormentata (Shelley Duvall's Faerie Tale Theatre), 1983, episodio di Jeremy Kagan con Christopher Reeve, Bernadette Peters e Beverly D'Angelo.
- Rosaspina (Acht auf einen Streich - Dornröschen), 2009, episodio di Oliver Dieckmann con Lotte Flack e Hannelore Elsner.
Be', sicuramente ci sarebbe da aggiungere anche la serie televisiva Once Upon a Time, nella seconda stagione, infatti, troviamo Aurora e Filippo!
Ok, questa rubrica per oggi finisce qui. Spero che vi sia piaciuta, e spero di aggiornarla presto con altre storie! Il mondo delle fiabe è così vasto, e così denso di misteri!
A presto, viaggiatori tra i mondi!