Due giorni fa ho concluso una lettura steampunk che mi era stata inviata gentilmente dalla casa editrice Nulla Die, e che ho letto con vero piacere, giacché trattasi del secondo capitolo di una serie scritta a quattro mani da due autori emergenti che mi hanno molto colpita, nonostante non fosse questo il genere che più amo. Sto parlando, come si evince dal titolo di questo post, di "London Calling. End of an era" di Chiara Listo e Giusepppe Vitale.
E' stato bello risprofondare tra le cupe atmosfere di una Londra un po' strana, una città dove l'epoca vittoria non sembra essere mai svanita, e creature della notte si aggirano producendo caos e morte.
Il primo capitolo mi era molto piaciuto, nonostante alcune parti che hanno colpito il mio animo sensibile, e la recensione la potrete trovare QUI. Questo secondo romanzo mi è piaciuto leggermente meno, forse perché alcune scene erano un pochino scontate o, comunque, ero arrivata subito ad immaginare ciò che sarebbe potuto succedere. Tuttavia, come vedete, il mio giudizio rimane alto. Mi è piaciuto. E ve lo consiglio.
Editore: Nulla Die
Pagine: 270
Prezzo: € 21,00
ISBN 978-88-97364-79-5
Una piccola Anteprima
Consigliato? Come per il primo capitolo, consiglio certamente anche questo. E' il giusto proseguimento alla storia, a quella maledizione di famiglia che non sembra svanire, se non con l'ultimo. Di cosa sto parlando? Sarebbe meglio leggere il libro per scoprirlo! Si torna in una Londra particolare, del futuro, ma ancorata a un passato che non finisce. Un'atmosfera cupa e tenebrosa, con tante creature diverse.
Se vi piace il genere Steampunk, poi, sicuramente è adatto a voi.
Londra, 2152 In un mondo in cui l’era vittoriana non è mai finita, Norfolk Howard Norfolk, ultimo marchese di una stirpe prossima all’estinzione, scopre che, il giorno della sua investitura, qualcuno cercherà di uccidere il Re. Lo stesso giorno, una creatura che non è né viva né morta, Trevor Belmont, scopre che il marchese Norfolk Howard Norfolk proverà presto ad assassinare il Re e decide che è venuto il momento, per lui, di pagare il suo debito con la famiglia reale.
Entrambi scelgono di intervenire per fermare l’altro, dando inizio a una serie di intrighi ed eventi che rischierà di porre fine a un’era durata troppo a lungo.
Recensione:
Premetto che anche questa volta non so bene da dove iniziare a spendere i miei pensieri su questo romanzo. Non perché non mi abbia dato nulla, anzi. Come potete vedere il mio modesto giudizio si mantiene alto, ma poiché a volte non mi risulta facile riuscire a esprimermi al meglio.
Ma un passo per volta, ce la dovrei fare.
In questo secondo romanzo troviamo Norfolk, ultimo marchese della sua casata, che è ossessionato da una vocina fastidiosa che sembra provenire dalla sua testa. E' come se suo padre, Hermann - il bambino che abbiamo conosciuto nel primo capitolo - continuasse a tormentarlo anche una volta scomparso.
La storia sembra ripetersi. I peccati commessi da Victor e i suoi atteggiamenti crudeli nei confronti del figlio, si sono riversati tutti in Hermann che a sua volta ha avuto una vita non facile, e comportamenti davvero folli e macabri, e un odio che continua a colpire anche suo figlio.
In questo contesto, sempre in una Londra ancora Vittoriana, dalle cupe atmosfere, Norfolk scopre che, il giorno della sua investitura, qualcuno vuole uccidere il re.
Non distante, un dhampir, una creatura morsa da un vampiro ma sopravvissuta, Trevor Belmont, apprende la medesima notizia, ma... crede che a uccidere il re sarà proprio Norfolk.
Tramite questa notizia e nel tentativo di proteggere il loro re, i due personaggi s'incontreranno e ciò darà inizio a una serie di avvenimenti e intrighi davvero coinvolgenti e sconvolgenti. Qualcuno, infatti, desidera distruggere Londra e porre quindi fine a un'epoca che forse si è protratta troppo a lungo.
Nel tentativo di riparare a ciò, incrocieranno anche sulla loro strana una dottoressa dagli occhi di colore diverso, Joey Johns, che si rivelerà essere una Senza Anima, con un'insana passione per gli Homunculus, servitori degli alchimisti, spesso trattati male dai loro padroni ai quali restano sempre fedeli... o quasi.
Ma direi di fermarmi qui. Forse non avrete capito molto, ma mi sono spinta anche troppo in là, e pertanto devo frenarmi per non svelare tutto.
In questo secondo capitolo troviamo Belmont, anche lui colpito da una sorta di maledizione, e perennemente concentrato alla ricerca della sua vendetta contro un vampiro che le ha portato via il suo più grande amore.
Belmont è anche una sorta di custode della famiglia reale. Per secoli, essendo stato reso un Dhampir, ha visto morire i suoi parenti, mentre lui continuava a vivere.
Interessanti le storie che si intrecciano tra i tre personaggi principali. Da una parte abbiamo appunto Belmont e il suo desiderio di protezione verso la sua famiglia, ma anche di vendetta verso colui che le ha portato via l'oggetto del suo amore.
Dall'altra abbiamo Norfolk e i suoi problemi con suo padre e una maledizione troppo grande da estirpare, e che forse solo lui può concludere.
E poi c'è il terzo personaggio, particolare e davvero interessante: la dottoressa Joey, che è seguita da una sorta di inquisitore dall'aspetto grottesco, che vuole estirpare il male e purificarla nel fuoco.
Joey nella sua ingenuità, nasconde anche una forte sensibilità e un grande amore per l'altro, per il diverso, per le creature considerate inferiori.
Un amore che poi sarà un tassello importante anche per le sorti di un altro personaggio.
Che cosa ho apprezzato di questo romanzo? Be', molti aspetti di cui ho parlato anche nell'altra recensione.
Sicuramente le descrizioni dettagliate che ti permettono di entrare quasi di persona in quel mondo, di sentirti avvolgere dalla cupa nebbia di Londra, da quest'atmosfera oscura, che desta anche spavento.
Mi piace come è scritto il tutto. Con frasi brevi ma efficaci, dialoghi interessanti e mai noiosi. Insomma, a mio avviso, ad eccezione di qualche piccolo errore di battitura, non ho riscontrato troppi aspetti negativi.
I personaggi sono ben delineati, con le loro storie e i loro comportamenti; li ho trovati anche interessanti e originali. Creature spesso ai margini, che acquistano importanza. Personaggi che non hanno poi questi grandi poteri, ma che si ritrovano a lottare contro un pericolo molto grande, ma anche contro le proprie paure, le maledizioni che sconvolgono le loro vite.
L'unica pecca, forse, è il fatto che alcune sorti, alcuni eventi, non li ho trovati molto... come dire, originali, forse. Diverse volte mi sono ritrovata a capire in anticipo dove si volesse andare a parare, e un po' mi spiace. Adoro essere sorpresa, rimanere anche sconvolta. Però, è solo un parere puramente personale, che non intacca con la bellezza del libro e l'originalità della storia in generale.
Insomma, è sicuramente un romanzo che consiglio a tutti gli amanti del genere, o anche a chi volesse approcciarsi per la prima volta a tale tipo di lettura. E' un libro coinvolgente e ben scritto, con una trama ben studiata, e ricca di dettagli. Personaggi nuovi e originali.
Consigliato, sicuramente.
Le immagini le ho prese sulla pagina facebook del romanzo, che potete trovare a questo indirizzo: London Calling, che vi consiglio di andare a guardare, per accrescere la vostra curiosità e sbirciare anche tra i bellissimi disegni degli altri personaggi!
Chiara Listo (22-04-1991) e Giuseppe Vitale (26-12-1990) sono di Siracusa . Dopo il liceo classico, si sono iscritti all’università di Catania in lettere e filosofia e sono appassionati di letteratura di ogni tipo, di giochi di ruolo, di narrazione, cinema e teatro.
London Calling: End of an era è il loro secondo romanzo.
Il primo, London Calling: A tale from Norwich, è pubblicato in e.book da Prospero Editore.