in questi giorni ho sviluppato idee nuove per una migliore organizzazione del blog e mi sono dedicata ad aspetti più "grafici". Ho creato, infatti, dei nuovi bannerini per le Rubriche che potete vedere QUI.
Mi sono proprio divertita e devo ammettere di essere piuttosto soddisfatta. Non sono carini? Non essendo un'esperta di grafica e non avendo programmi superpotenti non sono male, vero? Okay, metto da parte il mio entusiasmo e parliamo d'altro.
Prima di iniziare con la recensione vera e propria, voglio ribadire che se riceverò e-mail dove si intuisce benissimo che le sezioniCHI SONO e CONTATTI non sono state prese in considerazione (se non per prendere la mia email e basta), non le terrò in considerazione. Sono una persona (L'UNICA a gestire il blog!) molto disponibile con tutti, e si vede. Sono sempre disposta a lasciare segnalazioni, presentazioni e anteprime a tutti gli autori emergenti - e non - che me lo domandano, ma ora sono stanca. Sì, molto stanca. Non faccio nulla dietro compenso, dono il mio tempo ad altri, ma non mi va giù che voi non prendiate neanche in considerazione quelle sezioni in cui spiego chi sono, cosa leggo e il formato che posso accettare. Davvero. Se scrivo che sono una persona sola, perché vi rivolgete a più persone? Se scrivo che accetto solo il MOBI, o al massimo il PDF, perché mi mandate l'epub? Sì, è vero, quest'ultimo può essere convertito, ma a me non sta bene. Non voglio risultare antipatica, ma non è proprio bello leggere certe email.
Voglio anche aggiungere che dopo le prossime segnalazioni - che proporrò nei prossimi giorni - adotterò un nuovo sistema. Siete tanti, davvero troppi, a scrivermi... e non posso riempire il mio blog solo di segnalazioni. Non mi piace la piega che sta prendendo. Quindi, ho deciso che una volta (o due, deciderò in seguito) al mese, raggrupperò in un UNICO post tutte le segnalazioni di autori emergenti (e non) che riceverò! Quindi, dovrete attendere e non avrete più un unico post. Mi dispiace, ma davvero, non ce la faccio e non mi piace come sta diventando il mio angolino virtuale.
Direi di aver detto tutto, pertanto passiamo a questa benedetta recensione che sta aspettando troppo!

Editore: Mondadori (collana Omnibus)
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Pagine: 264
Prezzo: 16,50 euro cartaceo ( 4,99 euro ebook)
Data di pubblicazione: 8 aprile 2014
Consigliato... è un romanzo che mi ha molto sorpresa e, in un certo senso, incantata. Ha il sapore della fiaba, ma anche spunti ottocenteschi, soprattutto nei personaggi principali che in parte ricordano l'amata coppia Elizabeth-Mr Darcy. Una lettura che ti culla e ti trasporta in un luogo in cui scordare per qualche attimo la vita frenetica, riscoprire le piccole gioie del quotidiano e respirare cultura. Lo consiglio, dunque, a chi è alla ricerca di un romanzo con il quale trascorre qualche ora di genuina tranquillità. Fermatevi un attimo, e lasciatevi condurre a Sant'Ireneo di Arnois, dove non mancheranno dolci di ogni genere e qualche buona tazza di cioccolato!
Valutazione
Trama
Proprio a Sant'Ireneo approda la signorina Prim, una trentenne coltissima che sotto l¿apparenza razionale e lo spirito indipendente nasconde le debolezze e le contraddizioni di un animo sensibile e passionale. Spinta dal desiderio di scappare dai ritmi dell'ufficio, dalle interminabili giornate tutte uguali, avvelenate da sorrisi sarcastici e occhiate malevole, dopo aver letto sul giornale l'annuncio di un posto di lavoro come bibliotecaria a casa di un "gentiluomo", si è infatti convinta che l'occasione per cambiare passo sia finalmente arrivata. Quando però si presenta a casa del suo nuovo principale - una sorta di orgoglioso e affascinante Mr Darcy che con metodi assolutamente non convenzionali insegna ai bambini del paese - si rende conto di non essere preparata a fronteggiare una realtà così distante dalla sua tradizionalissima formazione.
Sant'Ireneo, infatti, è una colonia di esiliati dal mondo moderno che hanno deciso di rinunciare alla carriera e al successo per vivere una vita semplice e rurale, ispirata ai più alti valori filosofici e morali e decisi a recuperare lo splendore dell'antica cultura europea.
Le regole e le abitudini di questo paese, così come i suoi anticonformisti e arguti abitanti, aiuteranno la signorina Prim a ristabilire un contatto con la bellezza delle piccole cose e la accompagneranno lungo un cammino di crescita personale che la porterà molto più lontano di quanto lei stessa avesse immaginato e le daranno la forza di aprirsi all'amore...
Recensione
Cercasi spirito muliebre assolutamente non sottomesso al mondo. In grado di fare la bibliotecaria per un gentiluomo e i suoi libri. Attitudine alla convivenza con cani e bambini. Meglio senza esperienza lavorativa. Astenersi se in possesso di laurea e diplomi post lauream.

Ci ho messo un po' a metabolizzare tutto e trovare, finalmente, il tempo per scrivere alcuni pensieri a riguardo, ma ancora oggi non saprei come presentarlo al meglio.
Acquistato in ebook tramite la consueta offerta lampo di amazon, questo libro è riuscito a conquistarmi abbastanza, a farmi sorridere e riflettere. L'ho trovata una lettura deliziosa con la quale trascorrere piacevoli serate prima di addormentarsi. La Signorina Prim è entrata nella mia vita con i suoi pregiudizi, la sua cultura, ma anche un pizzico di permalosità e quel nasino sempre rivolto verso l'alto, ed è riuscita a farmi vivere dei bei momenti, trasportandomi con sé in quel villaggio strano e particolare, da cui però si può imparare tanto, soprattutto vivendo in un mondo come il nostro, troppo frenetico, troppo veloce, troppo agitato.
Ma chi è questa Signorina Prim? È una giovane donna di trent'anni, molto colta, con svariate lauree in suo possesso che però si trova costretta a vivere in un ambiente di lavoro che la soffoca, in un mondo troppo frenetico, nel quale è impossibile godere delle piccole bellezze e gioie che la natura ci offre. Quando legge una domanda di lavoro in un giornale, alquanto particolare, decide subito di accettare. La sua strada la conduce a Sant'Ireneo, un paese un po' fuori dal mondo, e ben presto viene assunta come bibliotecaria presso la casa di un Gentiluomo di cui non conosceremo mai il nome.
La sua permanenza a Sant'Ireneo non è però facile, soprattutto inizialmente. Quel luogo è così particolare, così lontano dai suoi modi, da ciò che ha studiato, che si ritrova spesso in imbarazzo o sconcertata. In questo villaggio tutti si conoscono, sanno tutto di tutti, e hanno un modo di lavorare alquanto bizzarro. Qui, infatti, non occorrono titoli accademici, ma ognuno è chiamato a compiere il lavoro che occorre, che non è fatto da nessuno. Lo stesso datore di lavoro appare come una figura quasi misteriosa, preso con i suoi libri antichi, e la volontà di riportare alla luce la bellezza antica. Il suo modo di insegnare ai bambini risulta anche molto strano, basti pensare che i bambini del villaggio, sanno riconoscere gli autori greci e latini, al suon di una frase, sanno ricreare l'arte solamente osservandola, insomma, sembrano molto particolari, non è vero?
Sant'Ireneo è una piccola roccaforte per esiliati dalla confusione e dalla frenesia della modernità.
Tra discorsi filosofici, scontri di pensieri con il suo datore di lavoro, questo misterioso "uomo dello scranno" che ha molte somiglianze con l'orgoglioso Mr Darcy della mia amata Jane Austen, la Signorina Prim avrà una sorta di "risveglio", capirà ben presto come è bello fermarsi un attimo a contemplare e godere delle piccole cose che la vita ci riserva, a non dover per forza di cose misurare tutto, ma lasciarsi andare alla propria creatività, beandosi della cultura che la circonda. Quello della signorina Prim è una sorta di viaggio di formazione che la porterà a modificare i suoi pensieri e a rivedere molte delle sue certezze, e a cambiare.
Non mancherà, comunque, una sorta di affetto/amore tra i due, anche se... ecco, non aspettatevi nulla di romantico o sdolcinato, né scene di baci o altro.
A Sant'Ireneo sembra di tornare indietro, in una sorta di mondo ottocentesco. I piani spaziali e temporali si fanno più evanescenti. In effetti, nel corso della lettura non si comprende moltissimo in che epoca si vive. Sicuramente quella attuale, come si evince dalla precedente vita della Bibliotecaria, ma questa connotazione temporale sembra svanire in questo quasi "fiabesco" villaggio.
Chi è giovane cammina ancora con una certa innocenza, guarda ancora il mondo con curiosità ed entusiasmo. Poi, con il passare del tempo, scopre che le cose non sono come immaginava, e inizia a cambiare. E allora perde quella luce, perde quell'innocenza, il suo sguardo si intorbidisce e si offusca. In un certo senso è molto triste, ma in un altro risulta inevitabile, perché sono proprio questi dolori che portano alla maturità.

Personalmente, come è chiaro, l'ho molto apprezzato, perché non nutrendo aspettative e non conoscendo nulla a riguardo, mi ha sorpresa e rapita e l'autrice, al suo esordio, è riuscita a trascinarmi realmente nella casa dell'uomo dello scranno, tra libri polverosi, o anche tra le strade colme di neve del villaggio; nelle case delle donne con il loro dolcissimo modo di accogliere gli ospiti con prelibatezze squisite e tante chiacchiere.
Tutti i personaggi sono delineati con molta cura nei dettagli ed è facile provare simpatie o antipatie nei loro confronti.
Con la Signorina Prim ho sviluppato un rapporto di amore/odio. In realtà parlare in questi termini è un po' troppo. Diciamo che mi sono trovata in perfetta empatia con lei in dei momenti, in altri non sono riuscita a comprenderla o accettare i suoi pensieri o atteggiamenti. È una donna di gran cultura, ma anche molto sentimentale e impaziente. Anche se in certe circostante risulta chiaro capirla. Provate a immaginare di vivere in questo luogo fuori dal tempo, in cui la vita scorre tranquilla, e ognuno gestisce il proprio lavoro con sicurezza. Un luogo dove non è richiesta esperienza per lavorare, dove non si perde l'entusiasmo di fronte ai gesti monotoni e ripetitivi di un lavoro che magari non si ama, o in un ambiente chiuso e deprimente. Quello che emerge in questo romanzo, a mio avviso, infatti è la voglia di riflettere su come la realtà attuale spesso ci soffochi, crei valori sbagliati, immagini che bisogna raggiungere, per non rimanere indietro. Bisogna sempre correre per star al passo con i cambiamenti del mondo, bisogna costantemente dimostrare cosa si è capaci di fare, e spesso tutto ciò ci fa sentire sottopressione. Scivolare nella placidità di Sant'Ireneo può spingere il lettore a comprendere dove si nasconda la felicità, come la si possa trovare nelle piccole cose, come lasciarsi andare di fronte alla bellezza dell'arte, delle parole, della natura, possa aiutarci a far pace con se stessi, a capire dove si annida la vera bellezza della vita.
I bambini tratteggiati dalla penna dell'autrice spagnola mi hanno colpita. Certo, risulta strano notare che abbiano tutta questa cultura in relazione alla loro tenera età, ma saranno proprio loro, spesso ad aprire gli occhi alla nostra protagonista. Con la loro sincerità, la loro "esperienza", la meraviglia e il mistero nei loro occhi e nelle loro parole.
Inoltre, tra i tanti personaggi, una che spicca in particolare è sicuramente l'anziana Lulù Thiberville, che cercherà con i suoi modi, forse un tantino bruschi ma veri, di aprire gli occhi e concorrere al risveglio della signorina Prim. In particolare le sue parole, verso la fine del romanzo, mi hanno spinta a riflettere, e mi hanno colpita.
E poi, mi sono ovviamente innamorata di quel bizzarro, strano, e meraviglioso Gentiluomo di cui non si sa il nome. Ho riscontrato diverse somiglianze con il mio amato Mr Darcy e, sebbene alle volte con i suoi discorsi possa irritare, in altri casi l'ho trovato adorabile. Chiamatemi pazza, ma mi è piaciuto.
Si respira amore, libertà, tanta, tanta filosofia e cultura con riferimenti a molti autori. Lasciatevi trasportare dallo stile dell'autrice, non vi deluderà. Almeno secondo me.
Non voglio svelarvi troppo, ma questo ultimo appunto mi sento di farlo. Verso la fine, ci sarà un viaggio speciale, in particolare in una città Italiana che io amo particolarmente: Norcia e alcuni scorci di Castelluccio. Non so se ci siete mai andati, ma vi assicuro che è un posto bellissimo. Norcia, ed è un mio parere personalissimo, mi ricorda un poco la tranquillità di Sant'Ireneo. È una città molto piccolina, circondata da mura, e in un certo senso sembra un po' fuori dal mondo. Ogni volta che ci sono andata, mi sono trovata in pace come stessa, e più di una volta ho pensato di andare a viverci. Si respira tranquillità, e ... be', buoni odori. Ahahah. E... se volete immergervi totalmente nella natura, nella tranquillità, e ritrovare quel senso di bellezza che cerca la signorina Prim, non potete non andare nella valle di Castelluccio... soprattutto in piena fioritura. Dona sensazioni meravigliose e speciali, e fa comprendere come la felicità si trovi spesso nelle piccole cose che fanno più bella la vita.
L'unica nota "negativa" è dovuta al fatto che molte cose sono rimaste in sospeso, certi personaggi - come i bambini - potevano avere un maggior risalto, e anche alcune situazioni e rapporti tra personaggi potevano essere approfondite. Tutto viene lasciato come in sospeso, lasciando il lettore a immaginare un possibile proseguimento... o effettivamente ci sarà? Chissà!
In conclusione, lo consiglio a chi ha voglia di una lettura delicata e coinvolgente. Chi ha voglia di ritrovare se stesso e di ricordarsi che la bellezza e la felicità sgorgano dalle piccole cose che spesso non riusciamo a vedere in questo mondo sempre in corsa.
Può essere anche un ottimo regalo per Natale!