Romeo e Giulietta (The Most Excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Juliet) è una delle tragedie più note e rappresentate. Innumerevoli sono le riduzioni musicali e cinematografiche (West side story, Romeo e Giulietta di Zeffirelli, Romeo + Juliet di Luhrmann, giusto per citarne alcune...), e anche - ovviamente - in teatro è stata riportata. La tragedia in fondo nasce proprio su un palco del 500, all'epoca della regina Elisabetta I.
L'opera è stata scritta tra il 1594 e il 1596.
Conosciamo meglio il libro e poi vi parlerò dei musicals a riguardo.
"Taluni saranno perdonati, puniti talaltri. Perocché non vi fu mai alcuna storia più dolorosa che questa di Giulietta e del suo Romeo".
E' facile guardare quel luogo e provare ad immaginare la scena. E' molto difficile non riuscire a far sgorgare dal cuore quei sentimenti romantici che un amore come quello di Romeo e Giulietta sa scaturire. Ammetto con sincerità, che vorrei andare lì, a sposarmi. Eheheh.
Il loro è un amore pieno di passione e sentimenti. Un amore immortale. Un amore che non si conclude neanche con la morte.
Con un semplice sguardo cupido ha colpito. Un colpo di fulmine instantaneo, fulminante, e i due giovani, appartenenti a famiglie il cui odio non sembra mai svanire, s'innamorano perdutamente.
E' una storia fatta di conflitti, dove i due sentimenti più potenti sono il fulcro principale delle vicende: l'amore dei due giovani si contrappone all'odio estenuante delle due famiglie. Amicizie forti, rivalità, feste e matrimoni, e sangue, tanto sangue che macchia le vite dei giovani amanti, non permettendo loro di vivere il loro amore.
Tutto si svolge nella bella Verona, dove due nobili famiglie - I Montecchi e i Capuleti - si scontrano per generazioni e generazioni ma, come annuncia il coro, nasceranno due figli il cui amore e la tragica fine poranno fine a tale odio.
Il primo atto comincia, quindi, con una rissa di strada tra le due fazioni, interrotta subito dal Principe di Verona, il quale annuncia che, in caso di ulteriori scontri, i capi delle due famiglie saranno considerati responsabili e pagheranno con la vita.
Romeo, però, l'unico figlio dei Montecchi, rimane in disparte completamente preso dai suoi pensieri e dalla sua malinconia, provocata da un amore impossibile con la bella Rosalina, una Capuleti.
Presto la scena si sposta in casa Capuleti, dove si sta svolgendo una festa, un ballo in maschera, durante il quale Paride, un giovane nobile, dovrebbe attirare l'attenzione della bella e giovanissima Giulietta, sua promessa sposa.
Mercuzio e Benvolio, amici di Romeo, cercano di distogliere quest'ultimo dai suoi pensieri, conducendolo alla festa. Romeo accetta, nella speranza di incontrare Rosalina, ma presto i suoi occhi e il suo cuore vengono attratti da un'altra, incredibile, bellezza: quella della dolce e romantica Giulietta.
Dopo essersi scambiati poche, semplici, parole i due giovani si innamorano perdutamente, non sapendo la loro vera "natura". Sarà la Balia di Giulietta ad aprire gli occhi alla giovane: Romeo, il giovane su cui ha messo gli occhi, è in realtà il figlio dei Montecchi, un suo nemico.
Romeo, incurante del rischio che corre, supera le mura della casa dei Capuleti e raggiunge il famoso balcone di Giulietta dove, i due si scambiano le loro promesse d'amore. La scena è nota, forse è la più bella della tragedia, piena di romanticismo e amore.
I due giurano di sposarsi in segreto e, con l'aiuto della buona balia, Frate Lorenzo li unisce in matrimonio.
Ma l'amore presto deve lasciare il posto all'odio. La tragedia ha inizio.
Le cose precipitano, infatti, quando Tebaldo - cugino di Giulietta - provoca Romeo e lo sfida a un duello, al quale però Romeo rifiuta, ormai legato a lui per via della stessa Giulietta. Tuttavia è Mercuzio ad accogliere la sfida e questo provocherà la sua morte: Romeo, infatti, nel tentativo di fermarli, permette a Tebaldo di ferire a morte Mercuzio che, cadendo, augurerà alle due famiglie ... la peste!
Romeo, colto dall'ira per la morte del suo più caro amico, colpisce a morte Tebaldo e il Principe lo esilia da Verona.
Dopo una piacevole notte d'amore con Giulietta, Romeo è costretto a fuggire a Mantova.
Giulietta deve sposarsi con Paride, ma disperata si reca da Frate Lorenzo cercando una soluzione. Il frate, esperto di erbe, le dona una pozione che la porterà a una morte apparente per quarantadue ore, e poi invia un messo a consegnare una lettera a Romeo, così che potrà raggiungere la sua sposa, proprio non appena aprirà di nuovo gli occhi.
Purtroppo, le cose non vanno come dovrebbero. Il messaggero non riesce a raggiungere Romeo, il quale verrà avvisato da un suo amico della morte della sua amata Giulietta.
Così, scosso e disperato, compra un veleno e raggiunge la sua amata - dopo aver ucciso Paride in un breve duello -. La scena è piuttosto tragica. Romeo, dopo aver guardato per l'ultima volta la sua amata, si avvelena e, con un bacio, muore.
Subito dopo Giulietta si sveglia, trova il suo amato senza vita e senza pensarci troppo, prende il suo pugnale e si trafigge il cuore.
Solo dopo questo gesto estremo le due famiglie capiscono che il loro odio ha prodotto solo il male. Si riconciliano e pongono fine a quella guerra assurda, che ha fatto perdere loro gli amati figli.
Questa la trama della tragedia. Impossibile non conoscerla.
Personalmente amo questa storia. L'idea di un amore così forte che non finisce con la morte, ma continua anche dopo. Un amore così intenso, vero e puro, che spinge i protagonisti a morire se non possono vivere insieme alla persona amata.
Forse sono solo i pensieri di una ragazza troppo romantica. Forse è qualcosa di troppo eccessivo, ma io la trovo una tra le storie d'amore più belle che siano state scritte.
Parlando dei personaggi, tra i miei preferiti - insieme ai protagonisti - c'è Mercuzio. Un amico speciale per Romeo, a tratti folle, una sorta di spirito libero che ama esibirsi in lunghi discorsi suggestivi, come quello della Regina Mab, il più conosciuto.
Tebaldo è un uomo troppo presuntuoso, sempre alla ricerca di risse e questo suo comportamento arrogante, lo porterà alla morte. Non ascolta minimamente le parole di Romeo, il suo legame con la cugina amata. Tebaldo rappresenta proprio il figlio dell'odio tra le due famiglie.
Romeo è una sorta di sognatore malinconico. Un ragazzo che si innamora forse facilmente, ma quando incontra gli occhi di Giulietta, capisce di non aver amato mai veramente prima di quel momento. Forse è un personaggio molto instintivo: quando si lascia prendere da forti sentimenti, come l'ira e la disperazione, non capisce più cosa fa. O almeno, è un mio pensiero.
Giulietta è una giovane fanciulla molto dolce e romantica. A tratti ingenua, ma dimostrerà una forte determinazione quando rischierà di dover sposare un uomo che non ama. In fondo, chi avrebbe davvero avuto il coraggio di prendere una pozione strana che l'avrebbe resa come morta per tutte quelle ore? E' uno dei personaggi che più amo.
La Balia/nutrice e Frate Lorenzo sono due personaggi chiave. La prima è affezionata alla sua Giulietta, reputandola come una figlia, ed è disposta ad aiutarla per la sua felicità. Il secondo capisce che quell'amore potrebbe essere la chiave per far terminare quell'odio che continua da generazioni, e così fa di tutto per aiutare i due giovani, ma purtroppo la sua buona azione si tramuterà in tragedia.
Altri personaggi importanti sono Benvolio, amico di Romeo, sempre al suo fianco; il Principe di Verona, figura politica e voce della coscienza; i genitori dei due giovani amanti, tra cui spicca maggiormente il padre di Giulietta, uomo a mio avviso piuttosto crudele. Il suo scopo è far sposare sua figlia con Paride, ed è disposto anche a cacciarla di casa se non lo farà. Non mi piace, granché.
Non mi dilungo troppo sul resto, perché rischierei di essere troppo ripetitiva. Ma spero di aver detto abbastanza su questo libro che deve essere letto.
Io ho una versione particolare del libro. Un'edizione della Fabbri Editori facente parte della collana "William Shakespeare - tutte le opere".
Anno 2003.
Pagine 265.
Prezzo, sinceramente non ricordo, perché preso probabilmente con un giornale.
E' bella perché racchiude anche la versione inglese, così da avere la possibilità di leggere entrambe le lingue.
Lascio la mia valutazione e poi passo alla seconda parte dello speciale.