Editore: Nord (Collana, Narrativa Nord)
Prezzo: 17,60 euro
Pagine: 462
Uscita: 10 Gennaio 2013
Consigliato? Sì. Per chi vuole vivere delle emozioni intense, per chi non rimuove il passato, ma anzi cerca di imparare qualcosa da esso. Ma anche per chi ama le ricette e vuole assaporare tra le pagine il profumo di pane e dolci. Un solo consiglio: leggetelo a stomaco pieno!
Trama:
Una storia al confine tra la legge degli uomini e il cuore delle donne.
Garmisch, Germania, inverno 1944. È un anello di fidanzamento, quello che un ufficiale nazista ha appena messo al dito della giovane Elsie. Un anello che potrebbe cancellare l'amaro sapore della guerra, regalando a lei e alla sua famiglia il sogno di una vita in cui l'aria profuma di biscotti allo zenzero e di serenità. Invece, d'un tratto, Elsie si ritrova a guardare negli occhi la realtà: un bambino ebreo si presenta alla sua porta e la implora di salvarlo, di nasconderlo. E lei lo aiuta...
El Paso, Texas, oggi. È un anello di fidanzamento, quello che Reba non ha il coraggio d'indossare. A darglielo è stato Riki, un uomo che la ama senza riserve, nonostante le sue asprezze. Eppure Reba esita: prigioniera di angosce e inquietudini radicate nel profondo, sa che la sua armatura di donna realizzata potrebbe frantumarsi da un momento all'altro. E ha paura... Elsie e Reba non potrebbero essere più diverse, ma il destino ha voluto far incrociare le loro strade, come se l'una non potesse proseguire senza l'altra. Per Elsie, parlare con Reba significherà ripercorrere le vicende che l'hanno portata dalla Germania agli Stati Uniti, ricordare tutto ciò che la guerra le ha brutalmente strappato e infine perdonare se stessa. Per Reba, confidarsi con Elsie significherà accendere la luce della verità, ascoltare la voce del cuore e accettare che la speranza possa nascere anche dal dolore. Per entrambe, l'amicizia che le lega darà loro il coraggio di sconfiggere i fantasmi del passato...
Recensione:
Per Elsie, i ricordi sono tutto ciò che resta di un mondo lontano.
Per Reba, i ricordi sono lo scoglio che le impedisce di amare.
Per Elsie, incontrare Reba significa ripercorrere il sentiero della memoria.
Per Reba, incontrare Elsie significa affrontare il presente.
Per entrambe, sarà un nuovo inizio...
Ieri sera ho concluso questo libro meraviglioso e ne sono rimasta estasiata. L'avevo ammirato girovagando per il web e, quando mio padre me lo ha riportato da un suo viaggio, subito mi ha attratto spingendomi a rimandare i miei propositi di lettura già stabiliti in precedenza.
L'autrice, Sarah McCoy, ci trascina nella storia di due donne molto forti, che però sanno mostrare anche le loro debolezze, le loro paure e i loro problemi. Ho sempre amato i libri che trattano di personaggi femminili che, nonostante i mille ostacoli che la vita e loro stesse si pongono davanti, riescono a farcela, a crescere, a divenire più forti, a mostrare quel lato luminoso che abbatte quello oscuro che tutti noi abbiamo ma tendiamo a celare.
La trama in realtà si snoda su due piani differenti, due diverse storie in luoghi e anni diversi, che ci mostrano, pian piano, la vita delle due protagoniste, ma non solo loro. Anche i personaggi in apparenza secondari sono molto risaltati, mostrando anche le loro paure, i loro disagi, l'incapacità di capire veramente in cosa si crede e chi si è.
Il loro incontro avviene in modo casuale. Reba è una giornalista che deve redarre un articolo sulle tradizioni natalizie, e si reca nella Panetteria di Elsie, a El Paso in Texas. Elsie è un'anziana signora tedesca, che si è trasferita negli Stati Uniti a seguito della fine del secondo conflitto mondiale, che l'ha profondamente segnata e spinta a crescere. La donna gestisce la panetteria, insieme a sua figlia Jane, ed entrambe appaiono come persone molto allegre e pimpanti, che subito fanno amicizia con Reba e finiranno per farle comprendere realmente che dal passato si può uscire vincenti. Si deve far pace col passato e andare avanti, altrimenti, se glielo si permette, rischierebbe di soffocarci l'anima, queste sono in realtà parole della madre di Elsie.
Come dicevo, si passa facilmente dalla Germania durante la fine della Seconda Guerra Mondiale, a El Paso nel 2008. Due epoche messe a confronto, ma l'autrice ci aiuta a riflettere che non sono poi così diverse. Vengono rappresentati, in particolare, due elementi che a mio avviso fanno particolarmente pensare: da un lato la cattiveria, l'orrore dei nazisti nei confronti degli ebrei e degli altri "esseri inferiori", come li definivano, ma anche nei confronti degli stessi tedeschi se si va a pensare al progetto Lebensborn di cui fa parte l'inconsapevole sorella di Elsie, Hazel, teso a formare i perfetti Ariani; dall'altro i clandestini messicani e di altre zone che si trovano a essere rimandati indietro se non hanno il visto per gli Stati Uniti. Persone che pur di aspirare a una vita migliore, si lasciano soggiogare da altri individui spregevoli che fanno loro spendere tantissimi soldi per poi buttarli in qualche misero posto, incuranti che tra loro ci siano anche donne e bambini anche molto piccoli.
Con il suo stile travolgente, l'autrice, ci porta quindi a riflettere, ma anche a capire meglio tutti i personaggi che ci presenta, in particolare Reba ed Elsie, così diverse, ma la cui amicizia e incontro si riveleranno fondamentali per uscire da un passato non così bello, per entrambe.
Mi è piaciuta particolarmente la storia di Elsie, il suo immenso coraggio nel mettere tutta se stessa per salvare un piccolo bambino ebreo. Ci racconta così la vita dei tedeschi stessi, facendoci comprendere - anche se già lo immaginavo - come non tutti fossero realmente senza cuore. In verità, non è neanche facile crescere in un luogo in cui vengono impartiti insegnamenti che nulla hanno a che fare con la compassione e l'amore e questo si riflette su Julius, il figlio di Hazel, che non dimostra di avere un bel carattere, anzi.
Mi perderei troppo nelle mie considerazioni e non è questo in cui verte questa recensione, tanto più che non voglio rivelare troppo.
Posso aggiungere che è una storia che tocca le corde dell'anima, s'insinua in profondità nel cuore ed è difficile non provare una miriade di emozioni e non lasciarsi travolgere ed emozionare dalle vicende di ognuno di loro. Ho riso, il mio cuore ha preso a palpitare velocemente in molte situazioni, mi sono arrabbiata, ho quasi pianto, ho gioito e alla fine ho sorriso, anche se è stata dura dover abbandonare il mondo creato da Sarah McCoy, un mondo attuale e appartenente a un passato troppo doloroso e che non potrà mai spegnersi nei cuori delle persone. Una storia reale, che spinge a riflettere, a cercare di comprendere certi comportamenti, che spinge a ritrovare anche se stessi.
Una storia tenera, ma anche triste. Una storia che fa sorridere e piangere.
In più, l'autrice ha la straordinaria abilità nel descrivere gli odori che escono dalla panetteria in maniera così precisa, che ti sembra quasi di sentirli e ti lascia l'acquolina in bocca e lo stomaco prende a borbottare, per questo consiglio a tutti di leggerlo quando è bello pieno, altrimenti ti prende una voglia insaziabile di creare quelle ricette che, cosa curiosa e a mio parere splendida, si ritrovano alla fine del libro.
Ammetto con tutta sincerità che ho l'assoluta intenzione di provare a realizzarne almeno una, sperando di non fare disastri. Che poi io adoro immensamente l'odore del pane e del lievito, ah! Al solo pensiero mi sale già la voglia di mangiare.
Insomma, un gran pollice in su per questo meraviglioso libro.
Ed ora qualche citazione che mi è rimasta particolarmente a cuore e che ho deciso di condividere in questo mio piccolo spazio virtuale:
A me i gesti grandiosi e romantici non hanno mai convinto. L'amore sta nelle piccole cose, nelle premure di tutti i giorni... e anche nel saper chiedere scusa.
La verità può essere tremendamente difficile da afferrare. E' offuscata dal tempo, dal fatto che siamo individui imperfetti e dalla percezione che ognuno di noi ne ha.
Non puoi costringere qualcuno a credere alla tua verità, né puoi forzarlo a concederti il perdono. Possiamo essere responsabili solo di noi stessi.
Sapeva fin troppo bene che il dolore più crudele era quello che nasceva dalle false speranze.
Il passato è buio e pesante. Se glielo permettiamo, ci soffoca l'anima. Devi far pace col passato e andare avanti.
Figlia di un ufficiale dell'esercito americano, Sarah McCoy ha trascorso l'infanzia in Germania ed è tornata negli Stati Uniti, in Virginia, quando aveva tredici anni. Adesso vive a El Paso, in Texas, dove insegna letteratura inglese all'università.
Sito: www.lafigliadeiricordi.it