Iniziamo la giornata con un'altra recensione. Questa volta vi parlerò di una raccolta di nove racconti tutti legati da un concetto fondamentale: la perdita delle illusioni. L'ho letta ieri, in meno di mezz'ora, praticamente divorata e alla fine mi ha lasciata con diverse emozioni nel cuore, soprattutto una sorta di tristezza per quella che è, in fondo, una realtà del nostro mondo.
Ringrazio Tina Caramanico per avermi concesso la possibilità di leggerlo e recensirlo e ve lo consiglio!
Autore: Tina Caramanico
Casa editrice: Officine Editoriali
Pagine: 82
Prezzo: 3,99 (formato ebook, epub e mobi)
Data di Pubblicazione: 19/06/2013
Consigliato? Sì, a tutti. Una raccolta di racconti amari e reali, che spingono a riflettere su quella che è la nostra realtà. Paura, fuga, differenza, questi forse sono i temi più grandi che legano i vari racconti, e ovviamente la perdita delle illusioni. Una realtà cruda che appare spoglia di tutte quelle maschere indossate per fingere di stare bene di fronte agli altri, mostrando così veramente le cose come stanno...
Trama:
Due madri che lavorano, una zia zitella, un'adolescente quasi perfetta, una donna troppo concreta, una che non smette di combattere, una quarantenne ansiosa, un uomo in grigio di fronte al mare, un italo-australiano che ritorna, un medico pieno di rabbia. E la realtà, semplice e incomprensibile.
In questa raccolta troverete nove racconti, drammatici o tragicomici, che hanno in comune il tema della perdita delle illusioni, della caduta delle costruzioni fantastiche e arbitrarie che utilizziamo per abbellire, semplificare o comprendere la nostra vita. A volte i personaggi di questi racconti devono accettare una tragedia, altre volte invece dietro il velo che cade trovano solo l'altra faccia, non necessariamente più brutta, di ciò che credevano di conoscere e che invece non conoscevano affatto.
Recensione:
Ieri ho letto nel giro di mezz'ora o poco più questi racconti. Appena ho iniziato, sono stata trascinata in questo vortice di storie l'una diversa dall'altra, ma legate da un tema in comune: la perdita delle illusioni. La prima cosa che ho pensato è che, seppur frutto della mente dell'autrice, potrebbero essere storie perfettamente reali. Storie che lasciano tristezza e che spingono ad annuire più volte. Storie che possono coinvolgere direttamente il lettore, o farlo comunque riflettere.
Viviamo in un mondo dove il tempo scorre troppo in fretta, dove subentrano e si mettono al primo posto i doveri anziché dedicarsi a quei piccoli momenti unici e splendidi che racchiudono, forse, la chiave della felicità. Viviamo in un mondo in cui si indossano maschere, per forza di cose o per pura scelta. Dove le persone vengono etichettate in determinati modi, solo perché non rispettano le regole della società. Dove se non ci si sposa a una certa età si è zitella, o se si perde un figlio non ci si crede capaci di vivere di nuovo l'esperienza magica della gravidanza, perché subentra un'arcana paura di perdere di nuovo quell'illusione di gioia. Viviamo, ancora, in un mondo dove il lavoro viene prima di tutto, prima dei figli, prima dei sentimenti, e non comprendiamo che così facendo perdiamo quei piccoli che abbiamo messo al mondo, li allontaniamo da noi, e non tardano a divenire figli degli altri.
I racconti sono narrati da differenti punti di vista. Donne mature, giovani ragazze e uomini che si ritrovano di fronte ai drammi della vita e sono scossi dalla paura o magari scelgono la fuga, perché non si è pronti. Pronti per morire. Pronti per crescere. Pronti per accudire un figlio quando si è ancora troppo giovani, bambine.
E poi ci sono quelle madri che fanno di tutto per la propria famiglia e nascondono, invece, qualcosa di importante, di grave: la possibilità di essere accudite, aiutate. Perché anche loro hanno bisogno dello stesso sostegno, dello stesso amore, della stessa disponibilità.
Alcuni racconti possono sembrare incompleti, lasciare l'amaro in bocca. Vorresti saperne di più. L'autrice, però, si focalizza sull'istante, sul tema, sul momento. Cerca di entrare nell'animo dei suoi personaggi, spogliandoli delle maschere, e lasciandoli a nudo. Pugni ben assestati sullo stomaco del lettore, che lo porta a riflettere, a cercare di capire l'importanza della vita, degli amori, dei sentimenti. Di questo mondo che scorre rapido come un fiume in piena, in un vortice di problemi, lavoro, crisi, dove l'uomo perde la sua vera identità e, spesso, non comprende che le vere emozioni, quelle più belle, si ritrovano nelle piccole cose, negli affetti, nascono dal cuore e non dal bel viso, e che spesso occorre chiedere aiuto.
Troviamo in questi racconti una madre che passa la maggior parte del suo tempo a lavoro, lasciando i suoi figli con una tata che li cura come se fossero i suoi; una zia etichettata come Zitella di cui nessuno quasi si cura tranne la sua nipotina e che non appare così acida come tutti vogliono credere; una madre e la sua bambina che nonostante un dramma che ha subito, non è mai davvero cresciuta; un'adolescente che crede che la perfezione sia il massimo, ma non capisce che nella vita occorre altro per essere felice e apprezzata; un'altra madre che fa di tutto per la sua famiglia, nascondendo se stessa e la possibilità di farsi aiutare; una donna che ha paura di non essere in grado di portare avanti la sua gravidanza; un uomo vestito di grigio che fugge per poter mangiare per l'ultima volta vicino al mare; un italo-australiano che torna a casa e scopre un cambiamento; un medico colmo di rabbia.
Nove racconti tutti da leggere d'un fiato. Nove racconti amari e pervasi di una sensazione di tristezza che non lascia scampo.
Riflettendo sui racconti che più mi hanno colpita, devo ammettere che non riesco a fare una scelta. Tutti mi hanno colpita e coinvolta.
Con una scrittura rapida e asciutta, Tina Caramanico, ci spinge all'interno di diverse realtà, portandoci a conoscere personaggi non così distanti da noi, ma che vivono e si muovono in questo mondo che sempre più spesso ci fa perdere le nostre illusioni.
Sicuramente, consigliato!
Tina Caramanico.
È nata a Taranto nel 1962 e da allora ha traslocato moltissimo: ha vissuto in Puglia, Sardegna, Abruzzo, Emilia Romagna, Australia, Spagna, Giappone e infine in Lombardia. Dal nomadismo ha imparato ad apprezzare quello che miracolosamente c’è, e a sognare come si deve ciò che manca. Laureata in Lettere e quasi laureata in Psicologia, insegna materie letterarie nella scuola secondaria superiore. È sposata e ha due figlie.
Scrive da sempre, ma solo nel 2010 ha iniziato a rendere pubblici i suoi testi.
Finora ha frequentato soprattutto poesia e narrativa breve, ma da qualche mese sta progettando il suo primo romanzo. Non si preclude nessun esperimento: mainstream, noir o fantastico, le piace violare o mischiare i canoni di genere.
sito: http://www.tinacaramanico.org/
blog: http://dentroilcerchio.blogspot.it
pagina fb: https://www.facebook.com/pages/Tina-Caramanico/167123763345136
Dlin Dlon. Entro stasera, se riesco, leggerò una raccolta di poesie per spezzare un attimo le mie letture. Poi mi dedicherò a dei libri in tema con il prossimo speciale che spero di riuscire a inserire da lunedì! Quindi, fino al prossimo mese, chiudo un po' con gli autori emergenti, ma poi riprendo in mano gli altri ancora da leggere! Non temete, ci sto mettendo tutta me stessa per leggervi tutti, in modo tale da passare ai miei amati Classici con tutta calma.
A presto lettori.
Tante magiche letture a voi.