Laggiù abitano le genti del mare.
Ed è proprio in quelle acque che viveva una piccola sirenetta dal dolce cuore e dalla curiosità più viva e scintillante. Ultima di sei sorelle, abitava in un castello del re del mare, suo padre.
Le mura (del castello) sono di corallo e le alte finestre ad arco sono fatte con ambra chiarissima, il tetto è formato da conchiglie che si aprono e si chiudono secondo il movimento dell'acqua; sono proprio belle, perché contengono perle meravigliose, una sola di quelle basterebbe alla corona di una regina.
Qui la giovane sirena attendeva il giorno in cui avrebbe compiuto i 15 anni, per poter affacciarsi fuori dal mare, per veder il mondo al di là di quelle incantevoli acque, il mondo di superficie, dove c'erano uomini e donne che al posto di lunghe code, avevano gambe, cosa che suscitava un gran fascino in lei.
Lei era la più graziosa tra le sue sorelle: aveva pelle chiara e delicata come un petalo di rosa, gli occhi azzurri come un lago profondo; ma come tutte le altre non aveva piedi, il corpo terminava con una coda di pesce.
Tutte le principesse, nel loro regno, avevano una propria aiuola da custodire ove piantare i fiori che più desideravano, ma a differenza delle sorelle, la Sirenetta vi posò fiori rossi come il sole e una statua di marmo, raffigurante un giovane scolpito in una pietra bianca e trasparente, che era arrivata fin lì dopo qualche naufragio. Vicino alla statua piantò un salice piangente di color rossiccio, che protendeva i suoi rami sul giovane.
Essendo l'ultima, doveva attendere il suo momento e intanto guardava e ascoltava i racconti delle sue sorelle che accedevano all'altro mondo, mentre la curiosità cresceva sempre di più nel suo cuore. Fino a quando, anche per lei, non giunse la maturità giusta. Scivolò leggera tra le acque, riaffiorando sulla superficie silenziosa del mare, assaporando con ogni fibra del suo corpo e del suo animo quell'esperienza a cui aspirava da molto, molto tempo. Ai suoi chiari occhi apparve una grande nave, da dove provenivano musica e canti, e man mano che la notte scendeva, si accendevano mille luci multicolori. La Sirenetta si avvicinò il più possibile alla nave, e fu colpita subito dalla bellezza di un giovane principe dai grandi occhi neri. Mentre si lasciava cullare dalla tenui acque, il tempo mutò, e una gran tempesta colpì la nave e tutti i suoi "abitanti". La Sirenetta la vide affondare e, dopo un primo momento di gioia nel poter avere il giovane principe con sè nel fondo del male, rammentò come gli umani non potessero vivere laggiù, e cercò in ogni modo di salvarlo. Quel ragazzo non poteva morire.
Al mattino, riuscì a trasportarlo sulla riva, quando il tempo orribile si era un poco attenuato, e si chinò su di lui, imprimendo un dolce bacio sulla sua fronte e carezzando i suoi capelli bagnati. Nel guardarlo così da vicino, comprese quanto fosse simile alla sua bella statua di marmo.
Ma, quando le campane di un convento vicino suonarono, e alcune ragazze comparvero nel giardino, la principessa del mare lasciò a malincuore il suo principe, e scivolò in acqua, rimanedo però a osservare ciò che sarebbe accaduto.
Non passò molto tempo e una fanciulla umana si avvicinò e, chiamando aiuto, si prese cura del giovane, il quale risvegliatosi le sorrise. La Sirenetta avvertì tristezza, perché a lei - la vera salvatrice - non era stato donato neanche il minimo sorriso da parte di quel principe per il quale il suo cuore era ormai partito.
Per molto tempo la Sirenetta tornò in superficie, scrutando in silenzio gli uomini e innamorandosi sempre di più di quel mondo così diverso dal suo.
Un giorno parlando con sua nonna, domandò molto su quegli individui con le gambe, chiendendole in particolare se anche loro sarebbero morti nel mare.
Dalle parole dell'anziana, emerse un elemento sostanziale riguardo le leggende sulle sirene: non hanno un anima, e una volta morte, diventeranno spuma di mare. Solo se un uomo si innamorerà profondamente di loro, potranno ricevere anche loro un'anima che continua a vivere anche quando il corpo sarà ritornato alla terra.
Saranno proprio queste parole e il suo amore sempre più forte per il giovane principe a portare la Sirenetta dalla Strega del mare, in un angusto quanto spaventoso luogo, per ottenere due belle e lunghe gambe umane al posto della sua coda di pesce.
La Strega del mare l'aspettava già e le promise di trasformare il suo sogno in realtà, in cambio della sua incantevole voce. Inoltre, la piccola sirena dovrà essere pronta a soffrire, ogni qualvolta ballerà, perché sarà come se caminasse su un coltello appuntito. In più dovrà abbandonare per sempre il suo mondo, le sue sorelle, suo padre e sua nonna, perché mai potrà tornare indietro. Per finire, con la sua assoluta crudeltà, le annuncia che se non riuscirà a fare innamorare il principe di lei e se lui sposerà un'altra, il primo mattino dopo il matrimonio, a lei si spezzerà il cuore e diventerà subito spuma di mare.
Nonostante tutto, la Sirenetta si dimostrò ostinata ed accettò.
Prese la bevanda con sè, diede l'ultimo silenzioso saluto alla sua casa e alla sua famiglia, e salì in superficie. Nei pressi del castello del principe, bevve la bevanda e cadde a terra come morta. Risvegliandosi, sentì un dolore molto forte alla gambe, ma incontrò subito i dolci occhi del suo amore. Abbassando i suoi, notò che la coda di pesce era scomparsa, e che al suo posto c'erano due splendide gambe umane. Lui l'accolse nel suo castello, e fu accettata con ogni riguardo, ma lei non poteva parlare, non poteva far udire la sua incantevole voce, più sorprendente di quella delle ragazze umane che si mettevano in mostra e che il principe applaudiva.
Nonostante il dolore, la Sirenetta era felice di essere accanto al suo principe, ma un nuovo dolore sorse nel suo cuore.
Il principe, infatti, voleva ritrovare e sposare la fanciulla che credeva lo avesse salvato, non sapendo minimamente di averla sempre davanti agli occhi. Doveva sposare la figlia di un regno vicino, e per sua grande gioia - e profonda tristezza della povera principessa del mare - trovò proprio in lei la sua "salvatrice". Tutto fu presto pronto per il loro matrimonio che si sarebbe svolto su una nave, proprio sopra le acque che a lungo erano state la sua casa.
Molte volte la Sirenetta aveva incontrato gli sguardi tristi delle sorelle e della nonna e anche di suo padre, ma il suo amore era troppo forte e la sua volontà di stare al fianco all'uomo amato, irremovibile. E ormai era troppo tardi per tornare indietro.
La notte delle nozze, la Sirenetta rimase sola sul parapetto della nave, pronta ad attendere una nuova alba che l'avrebbe portata a divenire spuma di mare. Allora vide le sue sorelle spuntare fuori dal mare, pallide e con i lunghi capelli tagliati: li avevano donati, infatti, alla strega del mare per aiutare la loro adorata sorellina. La Strega del mare aveva acconsentito spiegando come fare per annullare l'incantesimo che l'avrebbe portata alla morte: la Sirenetta avrebbe dovuto infilzare un pugnale nel cuore del suo giovane principe, e bagnare i propri piedi con il suo sangue, così da riavere la sua coda e la sua vita.
La Sirenetta, però, non avrebbe mai potuto uccidere il suo unico, vero amore, anche se lui aveva scelto un'altra, credendo erroneamente che fosse la sua salvatrice. Si avvicinò a lui, baciò la sua fronte, e poi quando le prime luci dell'alba colorarono il cielo, si tuffò in acqua, e sentì che il suo corpo si scioglieva in schiuma.
Ma... la sua vita non finì del tutto. Si ritrovò a volteggiare in aria senza ali, grazie alla sua leggerezza. Da figlia dell'acqua, divenne una figlia dell'aria!
Le sirene non hanno un'anima immortale e non possono ottenerla se non conquistando l'amore di un uomo! ... Anche le figlie dell'aria non hanno un'anima, ma possono conquistarne una da sole, tramite le buone azioni.
... Se per trecento anni interi continuiamo a fare tutto il bene che possiamo, otteniamo un'anima immportale e possiamo partecipare all'eterna felicità degli uomini.
La Principessa, grazie al suo amore e alle sue buone azioni, potè così raggiungere il suo sogno di avere un'anima immortale, continuando ad essere come un angelo silenzioso per il suo principe e la donna che aveva sposato.
Ho voluto inserire più o meno tutta la trama perché la trovo una delle più belle fiabe che siano mai state scritte. Lo stile di Hans Chistian Andersen è meraviglioso, così ricco di dettagli, che hanno sfumature delicate e soavi, sembra quasi... dipingere con le parole. Andersen ci trascina nell'incantevole mondo della Sirenetta, descrivendo perfettamente il suo castello e le belle principesse del mare, facendoci sognare quel mondo, come la piccola sirena sogna il nostro. Conoscevo già da tempo la vera storia della sirenetta, così lontana dalla rappresentazione che ne dà la Disney, e così triste. Sapevo che sarebbe morta, che non avrebbe raggiunto la felicità, e forse è per questo che rimane più facilmente nel cuore. Nella sua dolce tristezza, trasmette un messaggio importante e un amore intenso, e poi è diversa da tutte le altre dove la giovane principessa di turno sposa il ricco principe e vissero felici e contenti.
La Sirenetta si dimostra determinata a perseguire il suo amore, ad ottenere quell'anima che non ha, e alla fine le sue buone azioni, il suo puro amore, la porteranno proprio ad ottenerla.
C'è il tema del diverso, delle prove da affrontare per raggiungere i propri sogni. C'è l'amore, anche se non propriamente ricambiato e una tenerezza incredibile. C'è l'amore anche familiare, rappresentato dalla sorelle pronte a rinunciare a una parte della loro bellezza, pur di salvare l'amata sorellina.
La principessa del mare, alla fine, piange - cosa che non poteva fare nella sua precedente natura -, un pianto liberatorio. E la sua felicità non dipenderà più da quella del suo principe. Un messaggio bellissimo.
Leggere questa fiaba mi ha trasmesso una miriade di emozioni nel cuore. Tristezza, dolcezza, amore. E' bellissima.
La fiaba è molto conosciuta e, soprattutto in Danimarca, è una delle opere di Andersen più amate; alla protagonista è dedicata una statua nel porto di Copenaghen.
La Disney ha proposto, poi, dei seguiti: La sirenetta II - Ritorno agli abissi (2000) dove compare Melody, la figlia di Ariel ed Eric, e La sirenetta - Quando tutto ebbe inizio (2008) un prequel, uscito solo in DVD.
Questa versione forse è meno conosciuta, ma fa parte della mia infanzia. Ho la cassetta in casa e da piccola la guardavo in continuazione. Ha una maggiore corrispondenza con la fiaba originale, a differenza della versione Disney, perché la Sirenetta morirà.
E' un film anime prodotto dalla Toei Animation nel 1975 per la regia di Tomoharu Katsumata.
Qui la sirenetta si chiama Marina, e morirà per amore. A differenza della versione Disney, sarà un simpatico delfino ad essere un suo fedele amico, chiamato Fritz!
Io vi consiglio di vederlo o farlo vedere ai vostri bambini. Sì, la versione è più triste, perché più fedele alla storia originale, ma sempre tenerissima e pregna di emozioni.
Trama (tradotta da me, perdonate se non è il massimo)
Mermaid: A twist on the classic tale - Carolyn Turgeon
La Principessa Margrethe è stata tenuta nascosta mentre il suo regno era in guerra. Un cupo mattino, mentre si trova nel giardino del convento a osservare il gelido mare, è testimone di un miracolo: una sirena luminosa emerge dalle onde, stringendo tra le sue braccia un uomo quasi annegato. Nel momento in cui la principessa raggiunge la riva, la sirena è già scomparsa in mare. Mentre Margrethe si prende cura dell'affascinante straniero, viene a sapere che non solo lui è un principe, ma è anche il figlio del più grande rivale di suo padre. Certa che la sirena ha condotto a lei quell'uomo per una ragione ben precisa, Margrethe escogita un piano per portare pace nel suo regno.
Nel frattempo la principessa sirena Lenia anela a tornare presto dall'umano che ha condotto in salvo. Lei è disposta a lasciare la sua casa, a scambiare la sua voce e ad avere gambe umane, pur di ottenere il suo cuore.
E' quindi basata perfettamente sulla storia della Sirenetta di Andersen, ma narrata dal punto di vista della principessa umana che, per salvare il suo regno, intraprende un rischioso viaggio per sposare il principe del casato rivale, senza sapere che una incantevole sirena si è innamorata dello stesso uomo e ha sacrificato tutto per stare con lui.
Allora, vi è piaciuta questa rubrica? Cosa ne pensate della Sirenetta? Se volete lasciare i vostri pensieri, fate pure!