Editore: Garzanti
Pagine: 356
Prezzo: 16.40 euro
Data Pubblicazione: Agosto 2012
Consigliato? Lo consiglio con tutto il cuore! Per chi ha voglia di sognare, per chi ha voglia di amare, per chi ha voglia di riflettere su un argomento attuale e spinoso, per chi è interessato anche a un argomento alquanto delicato come quello dell'Olocausto, conoscendo così un aspetto nuovo, e non così conosciuto. Lasciatevi attrarre dallo stile della Harmel ed entrate nel suo libro per conoscere Rose, Hope, la piccola Annie, ma anche Jacob e Gavin e altri personaggi dal cuore grande e meraviglioso. La Harmel sa trasmettere emozioni uniche, toccando con delicatezza le corde più sensibili della nostra anima.
Trama:
Da sempre Rose, nell'attimo che precede la sera, alza lo sguardo a cercare la prima stella del crepuscolo. È quella stella, anche ora che la sua memoria sta svanendo, a permetterle di ricordare chi è e da dove viene. La riporta alle sue vere radici, ai suoi diciassette anni, in una pasticceria sulla rive della Senna. Il suo è un passato che nessuno conosce, nemmeno la sua amatissima nipote Hope. Ma adesso, prima che sia troppo tardi, è venuto il tempo di dar voce al suo ultimo desiderio: ritrovare la sua vera famiglia, a Parigi. E, dopo settanta lunghi anni, di mantenere una promessa.
Rose affida questo compito alla giovane Hope, che non ha nulla in mano se non un elenco di nomi e una ricetta: quella dei dolci dal sapore unico e inconfondibile che da anni prepara nella pasticceria che ha ereditato da Rose a Cape Cod.
Ma prima di affidarle la sua memoria e la sua promessa, Rose lascia a Hope qualcosa di inatteso confessandole le proprie origini: non è cattolica, come credeva la nipote, ma ebrea. Ed è sopravvissuta all'Olocausto. Hope è sconvolta ma determinata: conosceva l'Olocausto solo attraverso i libri, e mai avrebbe pensato che sua nonna fosse una delle vittime scampate all'eccidio. Per questo, per dare un senso anche al proprio passato, Hope parte per Parigi. Perché è nei vicoli tra Place des Vosges, la sinagoga e la moschea che è nata la promessa di Rose, una promessa che avrà vita finché le stelle saranno in cielo.
Sarà proprio lo sguardo curioso e appassionato della giovane Hope a svelarne il segreto fatto d'amore, di vite spezzate e soprattutto – come indica anche il suo stesso nome – di speranza. E a rivelare anche al lettore un segreto ancora più misterioso, una luce inattesa negli anni bui dell'Olocausto, un evento tanto storicamente accertato quanto poco conosciuto, che tuttavia ha salvato dall'orrore le vite di molte persone.
Recensione
"Anche nei tempi più bui si nasconde una luce inattesa".
Ci sono libri che sembrano chiamarti. Quando entri in libreria, sono lì ad attenderti e, non appena ti avvicini, una forza sconosciuta sembra attrarre il tuo sguardo, trascinandolo verso di loro. Una vocina suadente e ammaliante ti chiama, ti spinge a prendere quel tomo tra le mani, sfiogliare alcune pagine, e leggere le prime informazioni. "Finché le stelle saranno in cielo" è uno di quei libri.
Lo avevo visto da tempo in libreria, essendo uscito lo scorso anno, e ogni volta venivo attratta da quella giovane ragazza in primo piano, e con sfondo la splendida cattedrale di Notre Dame. C'era Parigi, c'era una storia interessante, un tratto della seconda guerra mondiale di cui non sapevo nulla, un messaggio che poteva arrivare al cuore. E così, un mese fa, l'ho preso e l'ho portato a casa con me, in attesa di essere letto. Avevo altri libri in programma, ma lui era lì, sul comodino che ogni sera mi chiamava. Una voce sottile e penetrante, alla quale era impossibile non rispondere.
Alla fine ha vinto lui. L'ho letto e ne sono rimasta ammaliata.
"Finché le stelle saranno in cielo" è una storia di donne, di diverse generazioni; una storia di ricerca delle proprie origini; una storia di coraggio e scelte; una storia d'amore, di quel sentimento così bello e importante, dell'amore vero, quello con la A più grande che potete immaginare, un amore difficile da trovare, ma se si è fortunati e lo si trova, rende la tua vita così meravigliosa e ti fa sentire completa.
E' un romanzo che trasmette un tumulto di emozioni: mi sono ritrovata a sorridere, ma anche a piangere. Avevo il cuore che batteva forte o che si fermava, mentre la trama prendeva via via sostanza.
E' un libro che profuma anche di dolci, di ricette che sono sparpagliate in diversi capitoli che annunciano il punto di vista di Rose, presentato in terza persona, a causa della sua malattia, l'Alzheimer che le sta facendo dimenticare la sua vita, ma la porta a sprofondare in un passato lontano, ma così importante e triste, che non è mai stato veramente dimenticato.
E' un libro che permette anche di riflettere profondamente su un problema che ha afflitto - e continua a farlo ancora oggi - l'umanità intera: la lotta assurda per le religioni, un odio profondo che s'insinua nelle persone, e che porta solo alla morte. Ma perché accade questo, quando le tre religioni più conosciute e professate al mondo, fanno in realtà capo a un unico Dio che ha nomi diversi?
"... Non ho mai capito la guerra tra le nostre due religioni, o con il Cristianesimo. Se c'è una cosa che ho imparato dal periodo trascorso con la giovane Rose è che ci rivolgiamo tutti allo stesso Dio, solo che lo chiamiamo con nomi diversi. Me l'ha insegnato lei. Non è la religione a dividere gli uomini, sono il bene e il male sulla terra a dividerci."
E' un concetto che ho appreso la prima volta nel Ciclo di Avalon della M.Zimmer Bradley e che mi ha veramente sconvolta, in modo positivo. Perché c'è tanto odio tra ebrei e mussulmani e anche con i cristiani? Perché continuano quelle lotte furenti, non solo in Palestina, ma anche in altre parti del mondo? Perché la gente non apre il cuore e la mente e si sofferma davvero a pensare che se c'è un Dio lassù, è unico, e ognuno di noi puo' pregarlo a proprio modo, senza odio, senza disprezzo per gli altri.
Questo romanzo mi ha portata a conoscere un pezzo di storia che francamente non avevo mai letto o sentito: a Parigi - ma anche in diverse altre parti del mondo, come in Albania - i mussulmani hanno aiutato e protetto alcuni ebrei - soprattutto bambini - aiutandoli a fuggire dalla città, durante i rastrellamenti nazisti, e consentire loro di andare verso l'america o in altre zone neutrali, per poter vivere. In Albania questo aiuto veniva chiamato "Besa", un codice d'onore che deriva dal Corano e significa che se qualcuno viene da te nel bisogno non devi mandarlo via. E' per il Besa che molti mussulmani hanno salvato gli ebrei, e ora perché invece c'è tanto odio?
Accanto al concetto dell'Olocausto e dell'Unico Dio, che ben si riflette nella vita di Rose, la quale si indentifica come ebrea, mussulmana e cristiana insieme, ci sono la famiglia e l'amore.
Finché le stelle saranno in cielo, infatti, è la storia di diverse donne, appartenenti a diverse generazioni, legate dal sangue in comune. La protagonista è Hope, una donna che si considera una fallita, per diverse scelte errate che ha fatto, e che la portano a vivere una vita colma di rimpianti, a non credere più in sè stessa e nelle sue capacità. Ha un rapporto conflittuale con Annie, la figlia adolescente, che sta passando la cosiddetta "fase critica", anche a seguito del divorzio dei suoi genitori. Annie è, a mio avviso, caratterizzata perfettamente: con le sue frasi non perfette, e il suo continuo "odio" verso la madre, che è tipico di quell'età. Ma è anche una ragazzina determinata e intelligente che, più volte, spingerà sua madre ad andare avanti, a cercare realmente le sue origini e un modo per aiutare Rose, per dimostrare e trarre fuori quell'amore che in verità c'è ancore nel suo cuore ferito.
Accanto a loro c'è Rose, la nonna, una donna di più di ottantanni che è stata colta da un male che la porta a dimenticare facilmente le persone, gli eventi, ma che in quest'ultimo atto della sua vita, rivede facilmente quel passato colmo di rimpianti, e di forti sensi di colpa. Attraverso di lei e le ricerche della nipote (Hope), traspare la sua triste storia, dove nel buio più totale compare una luce: il vero amore con un altro ebreo, Jacob, persona che l'aiuterà a scappare, ma che poi perderà apparentemente per tutta la vita. Fino a... be', non dico altro, perché sto rivelando troppo.
Ovviamente ci sono anche gli uomini in questo romanzo, che pur essendo secondari hanno un ruolo importante, come Gavin... o lo stesso Jacob, ma anche altri. Io, personalmente, mi sono innamorata di Gavin, un ragazzo più giovane di Hope che fa di tutto per aiutarla, anche quando lei non gli chiede nulla. E' l'unico che le sta veramente accanto, e che farà breccia pian piano nel suo cuore coperto di strati.
Riuscirà a oltrepassarli tutti? Hope capirà il messaggio del vero amore rappresentato da sua nonna Rose e dal Jacob?
Leggetelo per scoprirlo!
Mi piacciono molto le storie con le donne come protagoniste e si vede anche dalle mie letture. In questo romanzo mi rivedo molto in Hope. Anch'io, pur essendo molto più giovane di lei, sento di aver commesso molte scelte sbagliate che mi hanno portata ad avere rimpianti, e come lei sono stata profondamente delusa dagli uomini, tanto che il mio cuore è stato davvero avvolto da strati sempre più spessi, e ora non so se riuscirò a far entrare di nuovo l'amore nella mia vita.
Questo libro però mi porta a sperare in positivo.
E' un libro magico, scritto con un tocco davvero delicato e uno stile splendido. Vi consiglio di leggerlo, perché trasmette davvero tantissime emozioni, sfiorando quelle corde delicate del nostro cuore, e colpendo con dolcezza la nostra anima.
Concludo questa recensione con alcuni brani che mi sono particolarmente piaciuti!
"A quel punto si rese conto che Ted non capiva che le cose, quando venivano ricostruite, non erano più le stesse. Non si poteva riavere ciò che era stato distrutto".
" Le faceva pensare alla promessa del suo amore di amarla... finché le stelle saranno in cielo."
"Il vero amore merita qualsiasi sacrificio".
"Il Corano dice: 'Chi salva una vita, salva il mondo intero."
"Nel Talmud è scritto: 'Se salvi una sola vita, è come se avessi salvato il mondo".
"Il cuore di una persona traspariva sempre dai dolci che cucinava, e se c'era oscurità nella sua anima, ci sarebbe stata anche nelle sue paste".
"Al mondo esistono vari tipi di amore"... "Alcuni tipi di amore sono più potenti di altri, questo non significa che non siano tutti autentici. Alcuni amori tentiamo di farceli andare bene, ma non calzano mai davvero a pennello".
"Altri sono amori fra brave persone che si ammirano a vicenda e con il tempo imparano ad amarsi".
"Poi esiste l'amore che tutti abbiamo l'opportunità di avere ma che pochi sono abbastanza saggi da scorgere o abbastanza coraggiosi da afferrare. Quello è il tipo di amore capace di cambiare la vita".
"Voglio dire che l'amore è tutt'intorno a noi"..."Più sono le volte in cui siamo rimasti feriti e più ci risulta difficile riconoscerlo, accoglierlo nei nostri cuori e crederci davvero. E se non riusciamo ad accogliere l'amore, non possiamo mai provarlo davvero".
"No, credo che si siano innamorati perché erano fatti l'una per l'altro. E perché non sono fuggiti davanti al loro sentimento. Non ne hanno avuto paura. Non si sono lasciati intralciare dai propri timori. Molte persone, a questo mondo, non s'innamorano mai a quel modo, perché il loro cuore è già chiuso e loro nemmeno lo sanno."
"Aspettarsi cose belle porta sempre a soffrire".
"Non si può non fare nulla perché si ha paura di restare feriti".
" E credo che ogni qualvolta una persona viene ferita le si formi un nuovo strato intorno al cuore. Come una specie di scudo".
"...più strati hai intorno al cuore e più trovi difficile riconoscere qualcuno di chi potresti davvero innamorarti".
"...nessuno ha la vita che si aspettava, ma è il modo in cui ci si adatta alle difficoltà a determinare se si è felici o meno".
"Ora so che il principe esiste davvero, che le persone che ami possono salvarti e che il destino potrebbe avere per tutti un piano più vasto di quanto riusciamo a capire. Ora so che le fiabe possono diventare realtà, se soltanto hai il coraggio di continuare a crederci".
"La vita è una serie di opportunità, e devi avere il coraggio di afferrarle prima che gli anni ti passino accanto senza lasciarti altro che rimpianti".
Kristin Harmel è nata a Boston. Appassionata di scrittura sin da quando era una bambina, a soli sedici anni ha iniziato a collaborare con alcune testate americane come reporter, mentre studiava. Dopo l'università e una laurea in letteratura, ha iniziato a scrivere per People, dove lavora tutt'ora. Collabora anche swiss con Glamour e altri magazine americani. E' opinionista di diverse trasmissioni televisive, come Good morning America. Ha pubblicato diversi romanzi, bestseller negli Stati Uniti ma inediti in Italia.
Sito Kristin Harmel