Come proseguono le vostre letture?
Io ho appena concluso "Sull'orlo del Vespro" di Amina Havet, un urban fantasy che mi è stato gentilmente concesso ai fini di una recensione. Esprimere i miei pensieri a riguardo e donare un voto non è stato semplice. Più volte, sino al capitolo finale, ero incerta su quanti libricini donare, ma alla fine mi sono decisa ed ecco a voi la presentazione del libro e poi la mia personale recensione.
Autopubblicato nel 2012 (2° edizione del romanzo - Amazon kindle edition + Lulu autopubblicazione)
(1° edizione, aprile 2008, con la 0111 edizioni)
Pagine: 319
Prezzo cartaceo: 9 euro
Prezzo ebook: 1,02 euro
Genere: Urban Fantasy
Data di Pubblicazione: 12 Dicembre 2012, una data importante che si riflette in molti aspetti della nostra vita: 12 mesi, 12 ore nei meridiani del giorno, 12 segni dello zodiaco, 12 apostoli e la pubblicazione del libro: Sull'Orlo del Vespro.
Consigliato? A mio avviso è una lettura adatta ai più giovani, o a chi ha voglia di concedersi qualche ora di svago, con qualcosa di leggero e spensierato. Con colpi di scena, magia e tanta superstizione!
Trama:
La noiosa vita di Cristopher Lancaster e del suo amico Edward Post viene messa a soqquadro quando il passato del ragazzo si fonde con il suo presente. Colpito da una pesante maledizione che lo costringe a vivere di notte e nascondersi di giorno, Cris ha trascorso la sua esistenza occultando la sua identità e cacciando creature soprannaturali. Tra colpi di scena e situazioni al limite del verosimile, il nostro protagonista dovrà affrontare la sua più grande paura per liberarsi dalla maledizione e proteggere le persone a lui più care.
Recensione:
Quando mi è stato inviato questo romanzo sono rimasta particolarmente colpita dalla cover, quel gatto nero mi piace tantissimo, ed essendo una vera amante dei felini mi ha veramente incuriosito. Quando si parla di streghe, poi, è difficile non colpirmi. Amo queste creature, anche se preferisco una versione più "buona" e storica, che tuttavia non inclina il mio giudizio sulla trama.
Comunque, cercando di non perdermi in altri pensieri che si discostano dalla trama, torno in me!
Un giorno nelle loro vite entrano due ragazze particolari: Sophie, inizialmente svampita e sempre nei guai, e la sua amica Claretta, una ragazza allegra e solare, sempre pronta ad aiutare la sua più cara amica e a battibeccare con l'insolente Edward.
Tra Cristopher e Sophie sboccia presto l'amore. Un amore non facile da vivere. Un amore che s'infrange spesso contro la dura realtà, le menzogne, e l'orgoglio del nostro protagonista.
Sulle loro vite, però, è sempre viva l'ombra della strega Calliope.
Proprio su questo si fondano le vicende: una lotta continua non solo contro le creature soprannaturali, ma soprattutto contro Calliope, la strega più potente, che minaccia la loro felicità, la loro vita, il loro futuro.
Sulla trama mi fermo qui, per non gettare troppi spoilers. Posso però aggiungere che quella data che compare tra le informazioni del libro 12.12.12 è importante anche nel romanzo. Ma, se volete saperne di più, leggetelo!
Cosa mi è piaciuto di questo libro?
Sicuramente trovo l'idea molto carina e discretamente originale. Le streghe delineate dall'autrice sono viste nella loro accezione negativa. Sono donne che, sovente, sono disposte a rinunciare alla loro umanità, per ottenere il vero potere, legandosi così al Male, visto sottoforma di un'ombra da cacciare. Cristopher e Edward, infatti, riusciranno a liberarle grazie a un particolare pugnale, il Daga, che riuscirà ad assorbire la loro ombra, e a ridonare umanità a quelle donne.
E' una versione insolita di tali creature, che in tutta sincerità, non avevo mai letto e pertanto l'ho trovata originale e ben congeniata.
C'è una buona caratterizzazione dei personaggi, con i loro pregi e i loro difetti: è difficile affezionarsi a qualcuno in particolare, perché ci sono momenti in cui riesco ad apprezzarli meglio, altri in cui li strozzerei, in modo particolare il protagonista, Cris. Quando è mosso dal suo orgoglio, è davvero insopportabile, e verrebbe quasi voglia di prenderlo a schiaffi.
Sophie e Cris invece mi hanno suscitato emozioni contrastanti. In dei momenti mi piacciono molto, in altri meno. Ma in fondo è anche questo il bello dei personaggi.
Particolare è anche la figura di Amalia, una sorta di maga che parla dialetto romano, difficile da rimuovere dai pensieri.
Tuttavia, il romanzo presenta anche dei lati negativi, che mi hanno fatto riflettere a lungo sul voto da dare. Ero indecisa, in effetti, tra i due e i tre libricini, ma ho optato per tre, perché comunque l'idea non è male, ma secondo me c'è ancora molto da lavorare per rendere migliore un tale romanzo.
Non ho apprezzato tantissimo lo stile, ma questo è un giudizio puramente personale. Ogni autore ha un proprio stile e non sto a sindacare su questo. Ogni lettore, infatti, ha il proprio pensiero. Uno stile che magari io trovo bellissimo, a un altro lettore potrebbe risultare odioso o fastidioso.
Lo stile è molto semplice e scorrevole, ma non mi ha particolarmente coinvolta ed emozionata. Non ho particolarmente amato, poi, la continua ripetizione di "il moretto", o simili. A mio avviso, a volte non occorre sempre specificare l'interlocutore, soprattutto se si comprende subito che sono in due a parlare. Non so se è comprensibile il mio pensiero. Il linguaggio usato è molto attuale, Cristopher ed Edward, anziché avere secoli, sembrano essere due giovani ragazzi che devono ancora crescere. Questo mi ha un po' turbata.
La cosa che mi ha lasciata un pochino più stranita, sono stati i continui refusi presenti nel testo. Ci sono davvero molti errori, in parte di svista o di battitura (molte volte, anziché elementaLe, ho letto elementaRe, per fare un esempio, o anche sta sera, che dovrebbe essere unito), ma anche errori più gravi, soprattutto dal punto di vista verbale. Credo che una forma di editing del testo più attenta e scrupolosa potrebbe rendere il testo migliore e maggiormente godibile ai fini della lettura. Però, capisco anche che un'autopubblicazione senza un editore che cura questi dettagli, non è facile. Infatti, il mio è puramente un consiglio e non una vera critica.
Insomma, riassumendo, ho trovato questo romanzo una piacevole lettura, discretamente originale e con personaggi ben caratterizzati. Particolare la figura delle streghe, e le scene di azione che stupiscono e ammaliano. Numerosi i colpi di scena, soprattutto il finale, che personalmente non mi aspettavo, ma che lascia un'apertura che probabilmente troveremo in un prossimo romanzo! Consigliato ai più giovani o a chi ha voglia di una lettura di evasione, non troppo complicata, ma ricca di magia, superstizioni, creature soprannaturali, amicizia e anche un pizzico di amore che non nuoce mai!
Un ringraziamento all'autrice per avermi concesso di leggere la sua storia e spero che i miei pensieri non risultino troppo nebulosi!
Autore:
Amina Havet. Nata il 16 Marzo 1985 e cresciuta per il mondo, Amina Havet ha sempre nutrito un forte interesse per la cultura e le leggende locali di ogni Paese. Laureata in Lingue per la Comunicazione Internazionale nel febbraio del 2008, ha deciso di unire la passione per la creatività e l’amore per la fantasia in un unico libro che ha come protagonista indiscussa la millenaria città di Roma, da sempre centro del mondo e punto d’incontro per le persone di diversa nazionalità.
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Io torno alle mie letture ora, ma devo avvisarvi che molto probabilmente le rubriche del sabato, domenica e anche l'intervista del lunedì salteranno. Purtroppo con lo stage che faccio, non ho troppo tempo per redigere domande e inviarle agli autori, e nei prossimi giorni una piccola bimba che adoro immensamente - la mia nipotina - girerà per casa e poi trascorrerò altri due giorni in sua compagnia. Quindi, vedrò che posso fare entro domenica, altrimenti ci risentiremo mercoledì!
Buone letture a tutti voi!
Ah già, dimenticavo. Come potete vedere ho deciso di inserire delle immagini. Mi piacciono molto e, in un certo senso, le vedevo bene con la trama!