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Partire, viaggiare, una nuova vita... nuove amicizie.

17/8/2014

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Non ho più scritto nulla in questa sezione del blog, un poco per mancanza di tempo, un poco per mancanza di voglia e argomenti di cui parlare. A volte, però, si sente l'esigenza di buttar giù pensieri e questa è la giornata giusta per farlo. Come sempre non so cosa emergera. Pensieri sparsi, confusi, o magari qualcosa di più coerente. La mia mente è così strana, io sono strana. Non so neanche se qualcuno arriverà mai qui, avendola spostata in una sottosezione. Ma chissà. Tutto è possibile.

Come procede la mia estate? Devo dire che pur volando e pur non essendo troppo piacevole dal punto di vista delle temperature (può fare freddo il 16 agosto?!?) si sta rivelando un'ottima estate. Con i suoi pro e, purtroppo, anche i suoi contro. Gli ultimi tre weekend sono stati magici, o meglio i primi due, il terzo insomma. Grazie al teatro e, in particolar modo, al musical ho conosciute persone splendide, soprattutto due ragazze con le quali mi ritrovo sempre a parlare e con cui sto condividendo davvero dei bellissimi momenti. Nel giro di tre settimane abbiamo visto due spettacoli meravigliosi che hanno riempito il mio cuore e mi hanno spinta a capire che la felicità può essere afferrata. Sì, è vero, svanisce facilmente, ma sono quei piccoli momenti in cui si posa su di te come una farfalla leggera, che ti spingono ad andare avanti con maggior forza, determinazione e un pizzico di positività. Solitamente sono una persona piuttosto negativa, ma negli ultimi tempi sto cercando di non buttarmi totalmente giù. Ieri, ad esempio, dovevamo rivedere un artista che amo particolarmente (Giò di Tonno, per dire...), ma purtroppo una bruttissima organizzazione in territorio abruzzese (mah...) ci ha portate a fare un viaggio a vuoto. La giornata di ieri non era iniziata nel migliore dei modi e pian piano è peggiorata. Per fortuna nel finale siamo riuscite, comunque, ad avere una bella serata nella mia piccola ma preziosa e bellissima città. Mi sto accorgendo che sento proprio l'esigenza di vivere anche questi momenti di amicizia, di chiacchiere e comprensione, di gioco e scherzo e di emozioni, e finalmente con loro riesco a sentirmi viva, a credere di nuovo in un sentimento che può regalare tanto... ma che tanto mi ha fatto soffrire. È bello riscoprirlo, però. Anche se non so quanto durerà, fino a dove si spingerà. Vorrei poter dire quelle due paroline "per sempre", ma ho imparato a mie spese che è difficile che le cose, i rapporti, durino così a lungo. Io, però, ci spero. Perché nella nostra vita si creano progetti, non solo per i prossimi mesi (se tutto va bene mi attenderà una bellissimo capodanno! Incrociate le dita per me, che un po' di fortuna - e soldini - mi serve!), ma anche per un eventuale futuro a Roma. Sì. Vorremmo spostarci tutte lì, andar a vivere insieme in una città immensa dove i nostri sogni possono avverarsi, dove possiamo respirare maggiormente il profumo di quell'arte che amiamo e che ci ha permesso di conoscerci e far sorgere questo bel rapporto. In tutta sincerità, Roma mi ha sempre spaventata parecchio, ma forse, al loro fianco e con un poco di coraggio, posso riuscire a superare le paure, i dubbi e i pensieri negativi.
Ma tanto questo è un pensiero che non potrà attuarsi ora. C'è bisogno di un lavoro, di mettere da parte i giusti soldi, e in quest'Italia in piena crisi non è affatto facile.
Il lavoro. Già. Punto cruciale nella mia vita. Se voglio vivere di sogni, devo avere anche la possibilità materiale di realizzarli e per far ciò mi serve proprio un lavoro. Sarà il mio prossimo obiettivo. Cercare concretamente qualcosa, anche se non corrisponde a ciò che vorrei veramente fare, e mettere da parte quei soldi che un giorno mi porteranno via di qui.

Come sto? Sicuramente meglio che in passato, anche se ho ancora forti dubbi su me stessa, paure ed errori da correggere. Come il mio assurdo terrore di mettermi alla guida di un'auto e magari risolvere quel problemino di "scarsa conoscenza delle strade e incapacità di orientarmi", per dirne due.  Non so ancora cosa voglio fare realmente della mia vita e questo mi turba. Forse voglio fare tante piccole cose che però non mi possono portare a nulla. Vorrei tornare a scrivere, vorrei lavorare in teatro o nel mondo dei libri, ma non so come districarmi in questo mondo, soprattutto per non aver scelto gli studi più adeguati. Intanto il tempo passa e si cresce, e questo mi fa paura.
C'è la paura di non riuscire a trovare nulla, di pesare ancora sulle spalle dei miei - che non aiutano granché in realtà, criticandomi senza realmente capirmi, seppur in parte io capisca i loro pensieri -; c'è la paura di perdere la possibilità di realizzare i sogni, di non essere capace, di trovare qualcosa che non mi piace proprio e che mi possa annientare dentro, pian piano. Paure forse futili, ma che mi bloccano.

Insomma. Ci sono elementi positivi e negativi nella mia vita, come sempre, ma da domani inizierò a lavorarci davvero... o almeno a provarci. Voglio realmente realizzare quei tanti piccoli progetti che mi aspettano non solo in questo 2014, ma anche negli anni futuri. Musical, Arte, Teatro, Stage... e amicizia. Sì. Voglio davvero vivere di questo. E magari, un giorno, tutto ciò mi permetterà davvero di trovare la strada giusta in questa vita.


Speriamo!


Buone vacanze, ancora a tutti voi che passate di qui.
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"Fantasmi a Roma" e "Cercasi Cenerentola" due favole in Musical!

6/4/2014

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Buona domenica a tutti!
Come va? Io ne approfitto per rilassarmi un po'. Ho casa libera finalmente, e queste cose non accadono quasi mai. Ho tante cose che voglio fare. Aggiornare il blog, aggiornare le pagine, ascoltare musica - di musical, ovviamente! - e magari vederne anche uno e... sì, anche buttarmi su un pezzo di stoffa nel tentativo di trasformarlo in un animaletto. Chissà. In realtà, non so quanto riuscirò a fare, ma intanto ci provo. Poi dovrei anche mangiare. Ehm...


Come ormai avrete capito, però, io amo in maniera assoluta i Musical e simili e, il mio tentativo è contagiare un po' tutti con questo splendido virus. Insomma, non leggo meramente, ma amo anche molte altre cose.
Oggi volevo presentarvi due opere italiane, due favole meravigliose ma diverse, che dovete vedere.


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"Fantasmi a Roma, una favola musicale" è un piccolo gioiellino totalmente italiano, che rimane impresso nel cuore, per le musiche, i personaggi, i testi, la trama ma anche per gli Artisti, grandi nomi del Teatro (e non solo!) italiano che riescono a trasmetterti tutto il loro talento e la loro passione.
Forse i più grandi ricorderanno il film da cui è stato tratto. Fantasmi a Roma è, infatti, ispirato all’omonimo film del 1961 diretto da Antonio Pietrangeli e con un cast davvero notevole: Eduardo De Filippo, Sandra Milo, Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni, solo per citarne alcuni. Sfortunatamente ancora non l'ho visto, ma conto di rimediare appena mi sarà possibile.

Di cosa parla? Ve lo dico subito.
Siamo nella Roma degli anni 60 e il protagonista è l’anziano Principe Annibale Roviano, interpretato da un magistrale ed elegante Carlo Reali. Vive apparentemente da solo nell’antico palazzo di famiglia ormai in decadenza, ma in realtà a fargli compagnia ci sono dei simpaticissimi fantasmi, antenati di famiglia, con i quali sovente si ritrova a parlare. Proprio per questo viene visto un po’ come un pazzo che parla da solo, soprattutto da due stagnari scettici, Primo e Secondo che si divertono a prenderlo in giro.

I fantasmi sono quattro:
Fra’ Bartolomeo (Toni Fornari) il più antico, religioso, buongustaio e assai goloso. La sua morte è forse un po' assurda. Dovete sapere, infatti, che questo buon Frate, adorava recarsi in cucina di notte a mangiare tutto ciò che trovava. Per sopperire a questo problema, la cuoca decise di preparare delle polpette ripiene di veleno, così da uccidere quei furfantelli di topi... ma, a mangiarle fu qualcun altro. Ebbene sì, lo avrete capito, no? Ed eccolo qui il nostro "chierico fantasma".

Poi, c’è il nobile ed elegante Reginaldo (Cristian Ruiz), rubacuori settecentesco, elegante e acculturato, un vero cavaliere ma anche un perfetto dongiovanni. Un dì, di una donna impegnata s’invaghì e, nel tentativo di sfuggire dal marito geloso, scappò dalla finestra sita al quarto piano! E ... Vola, vola vola il bel fantasma! Ahahah.

La dolce e romantica Donna Flora (Renata Fusco) è il fantasma di una dama dell’ottocento, che morì per una delusione amorosa. Lei attendeva il suo amato Rutilio sul ponte sopra al Tevere, ma invano. Lui non arrivò e lei saltò, lasciandosi avvolgere dalle gelide acque del fiume e finalmente con la vita, volò via anche il suo dolore.

E poi c’è il piccolo Poldino, fratello di Annibale, morto da bimbo e per questo in scena compare meramente sotto forma di una luce, perché i bambini morti non hanno forma, sono solo pura luce.

La monotona vita di Annibale è turbata di tanto in tanto dall’Ingegner Tartina (Giancarlo Teodori), un ostinato procacciatore di affari e speculatore edilizio che con le sue mazzette ad alto contenuto di corruzione tenta di convincere il povero anziano a vendere il palazzo, per demolirlo e costruisci un nuovo supermercato.

Tutto scorre tranquillo, fino a quando, con lo scoppio della caldaia, il povero Annibale muore, raggiungendo i suoi fantasmi, e il palazzo passa nelle mani di Federico l’unico erede. Apparentemente frivolo e nullafacente, vive alle spalle di Elena, la sua ragazza, una spogliarellista e soubrette molto provocante e ambiziosa.

Questo rappresenta un pericolo per i fantasmi che si vedono costretti a coinvolgere un altro divertentissimo e alquanto volgare fantasma, per riuscire a trovare un modo per proteggere la loro dimora. Sto parlando di Giovan Battista Villari detto “il Caparra” che dipingerà in una sola notte un quadro che sarà ritenuto da una critica importante - Egle Bizantini in Carcasson (Carlotta Maria Rondana) - come un’opera di Caravaggio, suo acerrimo nemico in vita. Questo provocherà l’ira del pittore fantasma che la scaglierà giù dalle scale, ma anche un ottimo aspetto per i fantasmi del palazzo. Non verrà più demolito, perché l’Arte è riuscita a salvarli!

Questo è il riassunto che avevo scritto anche altrove. Come vedete ho inserito alcuni nomi degli artisti che hanno sempre interpretato i vari ruoli, ma personalmente ho avuto la fortuna di vedere anche Roberto Rossetti, un fantastico marchigiano, Elisa Marangon perfetta nel ruolo di Elena, Maurizio di Maio come Federico, e i simpaticissimi Vasco Giovanelli e Fabio Monti per i due stagnari. Eppure, sono tanti altri gli artisti che hanno indossato le vesti di tali personaggi. Per chi ama un po' il teatro non saranno nomi sconosciuti: Emiliano Geppetti, attuale Federico, ma anche Andrea Croci, Leonardo di Minno (voce nel cd), Enrico d'Amore; Ketty Roselli, come Elena, Gianluca Bessi e Marco Rea (gli stagnari), Valentina Gullace e Gaia Bellunato (Carletta!), e Lello Abate come primo Frate!

Insomma un cast ricco e favoloso, che merita di essere seguito e apprezzato in quest'opera splendida. Un'idea della splendida Simona Patitucci, Regina,
con regia e coreografia di Fabrizio Angelini, testo e liriche di Gianfranco Vergoni e musiche originali di Massimo Sigillò Massara.


Io me ne sono follemente innamorata e, dovete sapere che la versione che ho visto io era solo una piccola parte. Una versione simil concerto, che mi ha ammaliata. Non vedo l'ora di poterlo rivedere nella sua integralità.
Una piccola grande opera che conservo nel cuore e che, mi sto accorgendo, ha raggiunto i primi posti nelle mie preferenze.

Una favola che racchiude un mix di risate ma anche commozione, con personaggi ben descritti, testi che restano facilmente impressi nella mente e musiche che accarezzano la tua anima o sono contagianti per il ritmo.

Un'opera che consiglio veramente a tutti di vedere. Non riesco a smettere di ascoltare le canzoni. E, ogni volta, provo emozioni diverse ma intense.

Meraviglioso. Davvero.






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"Cercasi Cenerentola" è una favola diversa. Una commedia musicale per tutta la famiglia, scritta da Saverio Marconi e Stefano D'Orazio, con le musiche di Stefano Cenci, regia di Saverio Marconi e Marco Iacomelli, con Paolo Ruffini, Manuel Frattini e Beatrice Baldaccini. Coreografie di Gillian Bruce.


Sostanzialmente è la favola di Cenerentola, chi non la conosce? Ma più moderna, più particolare, forse più vicina a noi. La trama in sé è piuttosto fedele, ma ci sono sfumature che la rendono molto divertente e più, come già detto, moderna sì.
Protagonisti sono Paolo Ruffini, un principe dall'accento toscano e un po' scapestrato e fissato con la sua "Maria Pia" di cui non rivelo nulla, e Manuel Frattini il suo fedele consigliere Rodrigo, che farà di tutto per portare il principe sulla retta via e spingerlo a sposare qualcuna adatta al suo rango. Per far ciò, occorre valutare tutte le ragazze del regno di Microbia, tra cui... Anastasia (Silvia di Stefano), Genoveffa (Roberta Miolla) e la piccola ma determinata Cenerentola (Beatrice Baldaccini).

La povera Cenerentola è costantemente maltrattata dalla sua matrigna (una sorprendente e simpaticissima Laura di Mauro, dalla parlata romana), e dalle due sorelle
ma, quando tutto sembra perso, interviene la sua fata madrina, Clementina, interpretata da una perfetta Claudia Campolongo, a darle una mano "fatata".
Cenerentola non è più la principessa dei cliché della Disney, ma assume un carattere più forte e determinato. Non si perde mai troppo d'animo, anche nei momenti più difficili, e neanche si concede troppo facilmente al bel principe. Anzi. Quando lui le chiede subito di sposarla, lei non dirà un semplice sì. Come fai a sposare chi non conosci, in fondo?

La particolarità di questo musical, a mio avviso, è data dalla perfetta interazione con il pubblico. Gli spettatori, infatti, saranno chiamati più volte a partecipare attivamente alla trama. Le modalità non le dico, ma vi assicuro che sarà un vero divertimento! Si mischia così la bellezza del musical in sé con grandi Artisti, come il già menzionato Manuel Frattini (che io considero uno dei migliori artisti teatrali italiani) e la comicità di Ruffini.
Non avevo grandi aspettative per quest'ultimo. Non riuscivo a comprendere cosa potesse donare lui, e invece vi assicuro che vi ritroverete a ridere tantissimo, dal primo all'ultimo minuto.

Divertente, allegro, vi ritroverete a passare quasi tre ore in preda al divertimento.
Purtroppo però, ho una piccola nota negativa a riguardo: la frizzante verve ironica di Ruffini, insieme alla romana Di Mauro e al ben noto e apprezzato Frattini prendono davvero tutta la scena, tanto che la Cenerentola, seppur bravissima - voce stupenda, davvero! - perde un po' luce. Rimane in disparte. Le stesse sorelle vengono veramente fuori solamente nel tentativo di mostrare le loro doti al principe. Conoscevo la Di Stefano ed ero rimasta folgorata dalla sua voce in Sindrome da Musical, ma qui riesco a "riconoscerla" davvero solo quando cerca di far capire la sua bravura nel canto al Principe. Non che prima non colpisca, sia chiaro, così come le altre... ma non so, sembra risaltare più la comicità che altro. Le musiche seppur simpatiche e contagianti, e anche i testi, non restano troppo impressi. Rimangono le battute, la simpatia, le interazioni con il pubblico, queste sfumature che modificano un poco il teatro come siamo abituati a vederlo. Con questo voglio intendere che viene abbattuta quella parete tra palco e pubblico, e ci rendono partecipi. E questo a me è piaciuto. Un'opera sicuramente da vedere, per allontanarsi qualche ora dalla vita di tutti i giorni, non sempre piacevole, e ritrovarsi all'interno di una favola divertente e romantica e riscoprire, così, il piacere di una risata.

Nota di merito va anche al resto del cast:
Gianluca Sticotti, Silvia Contenti, Luca Spadaro, Rossella Contu. Bravi, davvero.

Ah, se andate a vederlo, ricordatevi di prendere il fazzolettino bianco che danno all'inizio, è un tassello importante!!! ;)


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Altre due parole poi concludo.
In entrambi i casi ho riscontrato una gentilezza unica tra gli artisti. Come dico sempre e ripeterò all'infinito, amo gli Artisti di Teatro perché quasi sempre - o per ora potrei dire sempre - non si vantano, ti donano parte del loro tempo per una foto, un autografo, due parole e sì anche qualche risate. E così ti ritrovi ad abbracciare grandi Artisti che ammiri tantissimo come Ruiz, la Patitucci, la Fusco, Frattini, la Di Stefano... o in una selfie con Ruffini, o a scherzare e parlare con persone dolcissime com Rossetti e Sticotti. È questa la vera bellezza del teatro. E non folle malate che si buttano sopra gli artisti come belve feroci e prive di cervello.
Ed io amo tantissimo il teatro e il musical in particolare.

Purtroppo temo di non essere riuscita a esprimere al meglio i miei pensieri ma, se in qualche modo vi spingerò a teatro, il mio scopo lo avrò raggiunto. Ecco.
Soprattutto andate a scoprire queste opere totalmente italiane, perché riflettono il talento che abbiamo e che molto spesso è disprezzato o poco valorizzato. L'Italia ha dei talenti immensi. Se solo il governo e le persone capissero l'importanza della cultura, del teatro...

Okay, direi di aver scritto abbastanza per oggi. A presto e buona domenica!
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Rubriche: Giorno 27!

30/3/2014

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Come promesso, azz che rapidità eh?, aggiorno le rubricheee! Quanto mi sono mancate!
Stasera ho proprio tanta voglia di aggiornare questo angolino e quindi, siete pronti a scoprire con me quali sono le prossime domande?

Bien, procediamo subito!




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Giorno 27 - una canzone che ti piacerebbe suonare


Ci ho riflettuto un po' e poi nella mia mente è comparsa questa: Clair de Lune di Debussy!
La trovo bellissima, incantevole, rilassante, e non so, riesce a donarmi una miriade di emozioni.
Quindi, potessi, vorrei suonare il pianoforte e... questa bellissima musica in particolare.



Bellissima, non trovate? E, ora passiamo ai film! :D





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Giorno 27 - Il tuo film indipendente preferito


Ok, questa è un po' difficile. Non sono esperta di film indipendenti, ma ho scoperto che Buon Compleanno Mr Grape lo è. E quindi, scelgo questo!
È un film che ho visto mooolti anni fa, e che mi ha molto colpito. Soprattutto per l'interpretazione del mio amatissimo Leonardo Di Caprio, all'epoca solo un ragazzino, ma dalle grandi doti. A mio avviso è stato bravissimo a interpretare un ragazzo con problemi e, infatti, è stato anche candidato all'oscar (poi vabbè, il poveretto deve essere stato colpito da una maledizione oppure non vogliono proprio fargliene vincere almeno uno. Purtroppo.)


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Ecco qui le mie risposte! E le vostre? :)
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No, non sono scomparsa. Ho solo la testa e il cuore tra le nuvole.

30/3/2014

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Ehm...
Se vi guardo con questi occhioni dolcissimi mi perdonate vero? Okay che, in fondo, non credo ci sia poi tanta gente che si metta a leggere questa sezione del sito, però, ecco... effettivamente sono scomparsa. Almeno, apparentemente.

Sì, lo so, non scrivo in questo spazio da un bel po' di mesi, ma la mia vita è stata "sconvolta" da tanti piccoli cambiamenti positivi. E quindi non ho avuto né tempo né modo di aggiornare il mio blog, con pensieri, avvenimenti e altro ancora.
Ci sono stati tanti momenti in cui mi son detta "Okay, domani aggiornerò tutto, parlando di questo film, o di altro", ma poi il tempo è volato e non ho avuto modo di farlo.
Alle volte la vita ti spiazza. Prima ero sola e avevo molto più tempo libero per scrivere qui, proporre rubriche, aggiornare ogni giorno o anche più volte nel corso della giornata. E ora?
Fortunatamente ho incontrato delle nuove amiche. Amiche importantissime con le quali mi ritrovo a parlare in ogni momento. Persone che condividono le mie passioni, spesso disprezzate da altri. Ragazze che, come me, amano profondamente i Musical e mi sono gettata totalmente in nuove avventure: come, ad esempio, la gestione di due pagine, una su un grande artista che ammiro tantissimo e per il quale inizio a provare una sorta di affetto (da non confondere con sentimenti stupidi provati da bimbeminkia che credono di amare un artista, ma affetto verso la persona che dimostra di essere. Umile. Sensibile. Gentile. Disponibile e incredibilmente folle.), l'altra sul musical in generale. Poi, continuo a leggere e lasciare recensioni. Quindi, potrete capire che non mi rimane più molto tempo utile per fare altro.
Purtroppo, così facendo, ho perso la possibilità di continuare le rubriche su musica e film, ma non preoccupatevi, le continuerò, non appena rammenterò dove fossi arrivata ahahah.



È una follia odiare tutte le rose perché una spina ti ha punto, abbandonare tutti i sogni perché uno di loro non si è realizzato, rinunciare a tutti i tentativi perché uno è fallito. È una follia condannare tutte le amicizie perché una ti ha tradito, non credere in nessun amore solo perché uno di loro è stato infedele, buttare via tutte le possibilità di essere felici solo perché qualcosa non è andato per il verso giusto. Ci sarà sempre un’altra opportunità, un’altra amicizia, un altro amore, una nuova forza.

Per ogni fine c’è un nuovo inizio.

Antoine de Saint-Exupèry, Il piccolo principe




Stavo leggendo questa frase oggi, e mi sono accorta quanto sia vera. Quando ho perso tutto ciò che amavo, le amicizie, gli amori, e mi sono ritrovata sola, pensavo di non riuscire a farcela. Di non riuscire ad andare avanti. Credevo che tutto ormai fosse perso. Iniziare tutto da capo non era facile, eppure, mi sto accorgendo che a piccoli passi ce la sto facendo.
Ho scoperto nuove amicizie. Alcune con cui ho legato di più, altre che attendo di conoscerle meglio prima di donare il mio cuore. Parlo, scherzo, rido. Vado avanti.
Sì, ancora sto un po' indietro con il lavoro. Non lo sto molto cercando, ma in fondo al mio cuore sento che qualcosa lo troverò. Sto ragionando molto su cosa fare della mia vita. Una parte di me, ad esempio, vorrebbe andare a vivere a Roma con alcune ragazze. L'altra però è bloccata. Ho un po' paura di buttarmi in una città così immensa - e anche pericolosa per i miei gusti - ma è anche vero che lì potrei trovare più possibilità, non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche per quei musical che tanto amo.
Tante occasioni che potrei non perdere più, ma vivere intensamente.
Non lo so però. Riuscissi a buttarmi veramente e andarci con le mie nuove amicizie sarebbe grandioso, davvero.

Comunque credo fermamente nelle parole del Piccolo Principe: per ogni fine c'è sempre un nuovo inizio.

A volte bisogna solo avere la forza di tornare a credere. Di rialzarsi e sorridere. Andare avanti. Con grinta. Forza. Non tutti possono farti male. Nel mondo ci sono anche persone adorabili.


Insomma, ora capite un po' perché non mi sono più affacciata qui? Solitamene, lo ammetto, quando mi metto a scrivere in un blog, è per sfogare pensieri forse tristi, per togliere di dosso un malessere o pensieri negativi che porto dentro. Un modo per togliere tutto e "depurarmi". Forse, se non ho sentito quest'esigenza è perché finalmente sto bene. O perlomeno, me la cavo.

Comunque, tornerò. È una promessa!
Voglio finire le rubriche. Parlarvi degli ultimi film visti e darvi, magari, dei consigli anche sui Musical da vedere! ;)


Quindi, restate qui con me. Commentate se vi va.

Leggete. Ridete. Vivete intensamente ogni rapporto, donando il vostro cuore e rimanendo fedeli. Ricordate di camminare leggeri sull'anima degli altri, senza schiacciarla. Non fate soffrire le persone che dite di amare. Siate onesti. La verità può far male, ma è meglio dirla subito che illudere gli altri.
Insomma. Siate persone di buon cuore. Non distruggete gli altri.

Sorridete. Amate. Andate a Teatro. Lottate con forza per i vostri sogni!

A presto.




ps. Purtroppo, rileggendo velocemente l'ultimo post inserito qui, il mio bel micione non è tornato... Non so che fine abbia fatto, anche se una parte di me spera che stia bene, magari felice in un'altra famiglia, non avendolo trovato da nessuna parte.
Intanto, nella mia vita, è spuntato fuori un altro batuffolino peloso che si è introdotto per forza in casa. Un amore di gattino. Che mi regala gioia. Risate. A volte qualche incazzatura. Ma lo adoro. Il mio piccolo... Romeo.
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Aria di polemica e tristezza.

11/10/2013

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Mi sento depressa. Sì, ho lottato a lungo per non buttarmi giù, ma quando la negatività arriva tutta insieme non è facile. Oggi mi sento a pezzi. Sono nervosa. Irritata. Suscettibile e triste. Tanti sono i motivi, tutti ugualmente importantissimi per me, ma forse per altri sciocchi o futili. Francamente, me ne infischio dei pareri degli altri.
Non ci saranno immagini di gattini in questo post, perché il mio micione adorato non vuole tornare a casa e io mi sento a pezzi. Solo chi ama gli animali può capirmi. Martedì faranno due settimane e, anche se l'ho visto l'altro ieri, ho la terribile paura che non tornerà più da me. Non è giusto. Mi sento persa, svuotata. In questi giorni ho la mente sempre rivolta a lui, alla preoccupazione, e non riesco a concentrarmi su altro. Leggo pochissimo, anche libri che si dovrebbero finire in un lampo. La notte, pur non facendo quasi nulla, mi sento esausta; leggo due pagine e crollo. Non so che fare della mia vita. E mi sono pure stufata di vedere le persone decidere per me. Cavoli, datemi tempo, per favore. Ognuno ha i suoi tempi, e io non voglio vivere in funzione solo del dovere. Voglio capire cosa devo fare, cosa posso fare. Non posso presentarmi alle persone in uno stato pietoso, come quello attuale. Mordo. E poi, leggo e vedo troppe cose che mi fanno infuriare ancora di più.
Siamo un popolo di ignoranti, per lo più. In pochissimi leggono e si fanno una cultura. In pochissimi hanno amore e rispetto per le opere d'arte, per la cultura in genere che dovrebbe essere il fulcro del nostro paese, per la sua crescita. Bisognerebbe fare di più. Pompei crolla. Il Colosseo è a rischio. Statue vengono distrutte (da ultimo, quella di Giulietta a Verona) e qui, in questo bel paese maltrattato, tutti pensano al calcio e ai stupidi programmi televisivi che guadagnano sulle tragedie. Facciamo una figura pietosa con gente proveniente da altri paesi. Per fare un esempio: ieri ho visto un programma televisivo solo per la curiosità di scoprire come fosse in realtà un attore spagnolo e la signora Barbara D'Urso ha fatto la scema per tutto il tempo, con il suo falso spagnolo, la rosa in testa, e attrici pagate per fingere di essere fans (o almeno questa è l'impressione di tutti e anche la mia). Non lo ha fatto parlare. Di lui abbiamo scoperto... praticamente niente. Quella la chiama Intervista? Questo è solo un esempio sciocco, ma vedere e sapere che ci sono milioni di persone che si aggrappano a questi programmi privi di senso e con 0 valore educativo, mi deprime. Ho spento la tv dopo un po', irritata e piena di vergogna. No, non siamo tutti così, ma in molti mi lasciano perplessa.
E vogliamo parlare di quello che si legge nei social networks? Io non sono una persona che scrive in maniera perfetta, spesso mi capita di lottare con quel famoso "congiuntivo", e ho ancora tanto da migliorare, ma cavolo! Ma volete scrivere in italiano? Ma volete togliere quelle cavolo di K e aggiungere tutte le vocali? Ma volete attivare il cervello prima di pubblicare dei commenti?
Io - anche a costo di apparire polemica (e oggi lo sono) e acida - non sopporto chi non si informa e parla. Chi non legge e giudica. Chi chiacchiera solo per il gusto di farlo. Chi scrive orrori.
E sì, anche questo: chi apre blog scrivendo in maniera orrenda e viene messo in luce più di altre persone che si fanno il mazzo tanto per non pubblicare post colmi di orrori. Sono invidiosa? No. Non mi interessa diventare una blogger famosa - tanto più che per timidezza e voglia di non far conoscere questo posto alle persone più vicine non mostro il mio cognome - però mi sembra assurdo che io vengo totalmente ignorata da case editrici per una semplice richiesta/curiosità (o da autori che prima chiedono interviste e poi scompaiono nel nulla) mentre altri che scrivono da cani ottengono tutto. Ora, a me non frega nulla di avere mille libri. Ho compreso da sola che non riesco a sostenere un grande carico di libri da leggere. Non sono veloce come altre ragazze e non leggo di tutto. Sto cercando di selezionare meglio i titoli da leggere, e di bloccarmi un po', perché anche se ho la viva volontà di aiutare tutti gli autori emergenti e non, non posso farlo. Sono una persona sola a gestire il blog. Ho altri pensieri e altri problemi. Però, boh. Non voglio libri, ma una risposta ogni tanto non farebbe male. Anche un semplice "No, non possiamo."

Tutto questo è solo per dire che in questo paese sembrano emergere i rompiscatole che fanno male e sono sciocchi, piuttosto delle persone riservate ma che, se messe alla prova, dimostrano di fare del proprio meglio, cercando di ridurre errori al minimo e mettendoci davvero tanta passione, in ogni piccolo dettaglio.

E ora si potrebbe dire: be', lotta e tira fuori gli artigli. Mettiti in luce. Fatti vedere. Potrei, ma io non sono così. Preferisco stare dietro il palco, e sperare che la mia passione emerga.

Sicuramente sono fatta male. Non lo nego. Spesso mi chiedo che cavolo sto a fare in questo mondo con questa assurda timidezza e una sensibilità che mi annienta. Inoltre soffro di indecisione cronica. Fino a poche settimane fa scalpitavo per provare ad auto-pubblicare il mio libro e ora? Ora non sono più decisa  a farlo. Forse lo terrò per me e per chi bazzica sulla sezione Storie di questo sito...(sicuramente tra qualche giorno ritrovo la voglia eh. Mah).

Sì, ok, forse oggi ho esagerato. Ma capitemi. Sono triste e arrabbiata. E trovo ingiusto non riuscire a essere felice una volta tanto.

Passerà. Tutto passa. Anche questa. E tornerò ad aggiornare questo mio spazio virtuale con più entusiasmo, e magari smettendo di leggere troppo in giro, così non guardo l'ingiustizia.

Incrociate le zampette con me, nella speranza che il mio amore peloso torni da me ...

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Parlando di... Romeo e Giulietta - Ama e Cambia il Mondo

4/10/2013

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L'ho atteso da mesi. Ho seguito ogni passo di questa nuova opera. L'ho visto nella versione originale francese qualche anno fa e me ne sono irrimediabilmente e follemente innamorata. Quando ho scoperto che ne sarebbe stata tratta una versione italiana, non potevo trattenermi dal palesare la mia enorme felicità e gioia! Cavoli, uno dei Musical/Opere Moderne che più amo insieme a Notre Dame de Paris (e Les Miz che spero di vedere un giorno anche qui nel nostro bel paese, o ancor meglio a Londra se un giorno ne avrò la possibilità) veniva reso in Italia da un talento unico come Giuliano Peparini! Come contenere l'entusiasmo? Difficile, non trovate? Poi, ieri è stato trasmesso da Rai 2 con una diretta nella splendida cornice dell'arena di Verona. Verona la città di Romeo e Giulietta. Verona una città che amo e apprezzo. E quell'Arena, Dio mio, se la amo e quanto vorrei un giorno andare a vedere uno spettacolo proprio lì!
Dopo una giornata ad aiutare i miei, mi sono concessa una serata di solitudine. Silenzio. Tv tutta per me. Ed ecco che la magia aveva inizio. Tremavo già dalla prime note. Avevo gli occhi lucidi e le aspettative erano altissime.
E... ? Be', in gran parte sono state soddisfatte, ma ... sì, esatto, c'è un ma che riserverò alla fine di questa sorta di recensione.
Voglio fare, però, una piccola premessa: non sono un'esperta dell'arte. Non so ballare, sono quasi un pezzo di legno, sono stonata e sono così timida da non poter mai solcare un palco o tentare di fare un corso di recitazione, quindi non ho le competenze per valutare l'opera. Esprimo solo i miei modesti pareri da spettatrice. Le emozioni che mi hanno donato i vari artisti. Le mie impressioni, che non sono espresse a caldo, ma dietro un ragionamento, anche in virtù di commenti - spesso assurdi, secondo me - che ho letto in giro. Ognuno ha le sue idee, per carità, ma spesso ho l'impressione che in Italia anziché dare fiducia ai giovani e promuovere opere simili, si tenda sempre a svilire tutto, a essere preda dell'invidia e a voler paragonare a tutti i costi un'opera con altre (che poi a mio parere si può fare un confronto adatto solo con altre versioni della medesima opera, perché altrimenti ogni musical ha una sua storia, dei determinati personaggi, e... è difficile fare un confronto opportuno).
Nel nostro paese sta emergendo solo da pochi anni l'amore per i musical e le opere affini. In paesi come Londra, New York e anche la stessa Francia si dà molta più importanza a tali eventi teatrali. Probabilmente le produzioni sono migliori, ma perché condannare quello che tentano di fare nel nostro paese in cui la cultura spesso viene disprezzato o burlata? Avanti, italiani, iniziamo ad apprezzarci un po' di più e a non bruciare al rogo tutto.

Torniamo dunque alla diretta di ieri. Sapevo a grandi linee tutte le canzoni e ovviamente la storia d'amore di Giulietta e del suo Romeo non posso non conoscerla. Io la amo. Profondamente. E leggo il libro più di una volta l'anno. Shakespeare è il bardo del mio cuore. Sì, molti non la amano così tanto, perché la reputano una storia d'amore assurda e superficiale. Insomma, questi due ragazzini si incontrano, si innamorano, si sposano nel giro di due giorni e poi vanno contro i loro genitori e si ammazzano se non ottengono ciò che vogliono. A vederla così, è davvero brutta. Ma a mio parere c'è qualcosa di più profondo. Un amore puro, un messaggio chiaro contro l'odio che plasma una città come Verona. Un amore che si scontra con l'odio assurdo e incomprensibile tra due famiglie. Un odio che non può che generare morte e dolore. Sarà proprio la morte di due creature così pure (e di Mercuzio e Tebaldo) a far comprendere ai genitori che quell'odio deve terminare.

Ho letto che i testi di Vincenzo Incenzo sono stati ritenuti noiosi, ripetitivi, banali e troppo dolci. Be', io non la penso così. Innanzitutto non mi sembrano così differenti dalla versione francese, perché ricordiamolo, quest'opera è francese. Le musiche e i testi sono stati scritti da altri prima di lui. Vincenzo Incenzo, a mio parere, ha fatto un ottimo lavoro. La dolcezza è tipica di due fanciulli che amano profondamente per la prima volta. Per il resto io trovo che si esprimano messaggi intensi e importanti. Il disprezzo per un odio assurdo. L'amore vero che può cambiare il mondo. La difficoltà di chi cresce in un ambiente fomentato dall'odio e non sa comportarsi diversamente. L'essere una pedina, un sacrificio dell'odio, come il buon Mercuzio. E tanto altro ancora. Bisognerebbe ascoltare con cura. Poi sia chiaro, ascolterò meglio i testi e cercherò di comprenderli ancor meglio, magari sono io in errore, tutto può essere.

Le splendide musiche di Gerard Presgurvic incantano, inebriano il cuore di emozioni, ti sfiorano l'anima. Forse si ripetono, ma coinvolgono lo spettatore nella storia. Le note si fanno quasi "dure" in alcuni momenti, più dolci e soave in altri. La musicalità rimane facilmente nella testa, così come i testi permangono sulle labbra. Musiche perfettamente in linea con l'anima dei personaggi, con la storia in sè.

Vogliamo poi parlare delle coreografie? Incantevoli, suggestive, coinvolgenti. I ballerini sono davvero meravigliosi. La scena del ballo, poi, è qualcosa da ammirare! Ho visto i preparativi nello speciale sempre mandato su Rai 2 e non è stato un lavoro semplice, anzi, ma il risultato è qualcosa che incanta la vista, anche per chi non capisce nulla di ballo, come me. Ma conoscevo già il talento spettacolare di Peparini.

I vestiti? OH. MIO. DIO. Amo particolarmente gli abiti di scena e, cavoli, ma non li avete trovati semplicemente meravigliosi? Io li amo e posso solo immaginare il lungo lavoro delle sarte. Meraviglia, davvero! Risaltano i vari personaggi con cura e attenzione, le dame sono splendide e quelli indossati da Giulietta? Divini. Mi sono piaciuti tantissimo.

Le scenografie mi hanno colpita sì. Immagini di Verona. Immagini suggestive. Immagini azzeccate. Non mi dilungo troppo su questo, semplicemente perché non so esprimermi con giudizio e con perizia di particolari, ma mi sono piaciute davvero molto. Bellissimo il finale.


E ora? Passiamo al cast? Andiamo!
Romeo e Giulietta - Ama e Cambia il Mondo mi ha permesso di conoscere artisti meravigliosi che mi sono arrivati dritti al cuore e di confermare il talento incredibile di altri. C'è la presenza di numerosi giovani, ma questa non è una novità. Anche la versione creata da Cocciante presentava diversi talenti nuovi e giovanissimi. Però, alcuni non li conoscevo, altri li avevo lasciati in alcuni programmi televisivi del passato (dove mi avevano già convinta!) e... be', ci sono talenti come Vittorio Matteucci che sono una conferma.
Parliamone meglio.

Il Principe: Leonardo di Minno lo conoscevo per la sua partecipazione ad Amici. Mi aveva già positivamente colpita, ma non potevo immaginare quale talentuoso artista fosse diventato. La sua presenza scenica sul palco è ammirevole. Lui è il simbolo del potere. Tiene sotto le sue mani gli abitanti di Verona come una sorta di burattini (suggestiva la scena in cui i ballerini si muovono a seconda dei suoi movimenti). Sa essere autoritario, ma anche commovente. Sono rimasta senza parole e al limite delle lacrime quando ripropone "Verona" in maniera più triste, dopo la finta morte di Giulietta. Le sue lacrime. Il suo dolore. Ottima esibizione. Ottima voce. Ottima recitazione.


Mercuzio: Io amo questo personaggio. È il mio preferito e avevo aspettative piuttosto alte. Ho avuto modo di apprezzare diverse versioni in altri musicals/film ma... Luca Giacomelli Ferrarini è stata una piacevolissima scoperta. Il suo Mercuzio mi ha ricordato un po' John McEnery, folle, simpatico e... realmente affezionato al suo carissimo amico Romeo. Sembra quasi provare per lui un amore diverso, un amore unico. Raro. Straziante. Luca ha fatto un ottimo lavoro e sicuramente, per me, è stato uno degli artisti migliori su quel palco!


Benvolio: cugino di Romeo, cuore buono che tenta di frenare l'odio. A lui spetta il difficilissimo e spiacevole compito di parlare a Romeo della presunta morte della sua amata Giulietta. Intenso il pezzo "Con che pietà", interpretato benissimo da Riccardo Maccaferri, altro ragazzo che personalmente ho conosciuto meglio grazie a quest'opera (anche se ha partecipato ad altri musicals degni di nota!). Un sorriso solare e dolcissimo. Se il Benvolio francese mi aveva molto colpita e a volte suscitato una risata, lui mi ha fatto davvero tenerezza ed è riuscito a commuovermi ugualmente nel pezzo prima citato. Tanti applausi a lui!

Tebaldo: altro ragazzo conosciuto e apprezzato ad Amici, altra piacevole scoperta. Gianluca Merolli interpreta un ruolo non facile. Tebaldo è l'antagonista di Romeo, la rappresentazione dell'odio puro. Ma non è solo questo. Come emerge nel brano "Non ho colpa", Tebaldo è il frutto dell'odio che i genitori hanno fomentato. Lui è cresciuto in questo clima e non riesce a farne a meno. Lui deve odiare i Montecchi. Sono i suoi nemici. Romeo merita la morte. Sarà proprio questa natura a portarlo a un tragico destino. Uno dei personaggi più belli, perfettamente interpretato da Gianluca. Pollice in su sicuramente! Mi piace!


Balia: arriviamo a una mia conoscenza. Ho avuto modo di vedere Silvia Querci nell'opera di Cocciante dove interpretata il medesimo ruolo e ha confermato le mie impressioni su di lei! È praticamente perfetta. Interpreta una donna poco colta, ma dal cuore immenso e dall'affetto sincero per la sua bambina, la sua piccola Giulietta. Risulta simpatica, allegra, divertente, ma anche commovente nel suo dolore e nell'apprendere che quella bambina che allattava è già ormai cresciuta e in età da marito. Una conferma e un grande applauso a lei!


Conte Capuleti: Ah, Vittorio Matteucci, come già detto è IMMENSO. Lo conosco da tempo. Mi ha ammaliata con il suo Frollo, incantata con Dracula, rapita con l'Innominato e non ha fatto solo ciò. Con questo personaggio dà il meglio di sè, con un'interpretazione che sconvolge e tiene incollato completamente lo spettatore su di lui. Ottima presenza scenica. Voce immensa. E che dire dell'interpretazione? Quando canta "Avere Te" emerge tutto l'affetto di un padre per la sua unica figlia. Questa canzone, oltre al suo grido disperato per la presunta morte di Giulietta,  sono due dei momenti più toccanti dell'opera. Splendido. Assolutamene Spettacolare. Tra i migliori, se non il migliore.


Lady Capuleti e Lady Montecchi: Barbara Cola e Roberta Faccani, due donne dal carattere forte, due madri che disprezzano a gran voce l'odio ma che ne sono sature. Voci che si scontrano e offrono una scena memorabile ne "L'Odio". Mi sono piaciute molto, anche se... non sono riuscita ad apprezzare del tutto la voce di Roberta Faccani, ma è solo un'opinione soggettiva, una sensazione del tutto personale, che però non attacca la sua bravura e il suo obiettivo talento.



Frate Lorenzo: Che dire di Giò Tortorelli? Semplicemente perfetto in questo ruolo. Bella voce. Ottima interpretazione. È un frate tutto da apprezzare. Frate Lorenzo è colui che comprende l'amore tra i due giovani, il potere che potrebbe sprigionare, la capacità di bloccare finalmente una volta per tutte quella sete di sangue che coinvolge le due famiglie. Lui aiuterà Romeo e poi anche Giulietta, ma il suo intervento è solo uno degli aspetti che condurrà invece a tragico destino. Anche Giò mi è piaciuto davvero tanto!


Finiamo con Giulietta e Romeo. I protagonisti.
Ho sentito diversi pareri sui due ragazzi che li interpretano, e non sempre positivi. Ora esprimerò la mia opinione, scevra di pregiudizi.

Partiamo da Giulia Luzi, la nostra Giulietta.
La conoscevo grazie ai Cesaroni e a Un Medico in Famiglia, dove aveva un ruolo secondario, non immaginavo che avesse anche una voce così dolce e - a mio parere - piacevole, anche perché non sapevo che aveva dato voce/canto a molti personaggi Disney. Quando è stata scelta ero particolarmente curiosa di vederla in questo ruolo. E, personalmente, mi è piaciuta. Esprime bene la purezza di Giulietta, la sua determinazione a rimanere fedele al suo amore a costo di morire. Forse non sarà stata eccezionale, ma sicuramente la sua è stata davvero una bellissima prova. In fondo è la prima volta che solca il palcoscenico e partecipa a un musical, se non dico male.

E, infine, Romeo. Non conoscevo Davide Merlini, non avendo visto Xfactor, ma ho seguito lo speciale e ho compreso come è stato scelto. Non so la sua storia, non so cosa abbia studiato, ma uscendo da un programma simile, è ovvio che sia concentrato più sul canto. E non canta male. Anzi. Però, purtroppo, mi duole dirlo ma non sono riuscita ad apprezzarlo troppo. Non lo condanno sul rogo, come hanno fatto in molti, ma a mio avviso - e sempre tenendo conto che parlo da spettatrice - dovrebbe lavorare maggiormente sulla recitazione. Purtroppo, ha un duro confronto con Damien, il Romeo francese, che seppur fisicamente non sia la mia visione del Romeo, si è radicato così profondamente nel mio cuore con la sua interpretazione che è difficile superarlo. Però sono certa che avrà modo di migliorare e chissà, magari, vedendolo dal vivo potrò apprezzarlo meglio.


Pur avendo un ruolo marginale, Nicolò Noto nelle vesti di Paride mi ha colpita. Nasce come ballerino di danza classica ed è evidente il suo immenso talento, però è stato bravo anche a cantare e recitare, seppure abbia fatto davvero poco. Mi piace anche la versione che ha voluto dare Peparini: farlo danzare in maniera diversa, per mostrare il suo lato nobile, quieto. Non so, a me è piaciuto questo aspetto.



Però... però... se devo mettere a confronto le due versioni, italiana e francese, pur apprezzando molto l'opera prodotta da David Zard e figlio, purtroppo non riesce a battare quella originale. Quest'ultima mi ha colpita e coinvolta di più, pur non comprendendo totalmente ogni parola. Il senso però era chiaro. E poi, cavolo, due tratti essenziali dell'opera che avevo apprezzato tantissimo qui vengono a mancare.

Il balcone di Giulietta! Ok, dare un'altra presentazione, ma... ma... un bel balcone come nell'opera Francese non poteva mancare. Non mi è piaciuto troppo come è stato creato nella versione italiana.
E, soprattutto un personaggio  che gravita attorno a tutti gli altri: l'immagine femminile di bianco vestita che impersonifica la Morte. È così suggestiva. Lei c'è sempre. Aleggia attorno a tutti loro, preparandoli a un avverso destino. Li sfiora. Li sostiene. Li spinge. Li porta a commettere delle azioni per raggiungere il suo scopo. Accoglie i morti tra le sue braccia. Insomma, mi dispiace tantissimo che un tale elemento non sia stato rappresentato anche nella versione di Zard-Peparini-Incenzo. Peccato davvero.


Riassumendo: è un'opera che mi è piaciuta davvero tanto, ma avevo aspettative piuttosto alte che non sono state totalmente raggiunte. Tuttavia, la amo e la vedrò più volte. Voglio cd, dvd, e non vedo l'ora di vederla dal vivo. Belle le coreografie, le scenografie. Belle le voci. Alcuni attori mi hanno coinvolta di più, altri di meno. Bravissimi i ballerini, tutti. Opera altamente consigliata, cercando di cancellare certi pregiudizi che si hanno contro chi ha partecipato a talent.
Su questo mi permetto di fare un piccolo appunto: smettetela di condannare questi ragazzi che cercano un trampolino di lancio per realizzare il proprio sogno e lo trovano nei talent show. Potranno non piacervi questi formati televisivi, ma rispettate chi ha un sogno e lotta per realizzarlo! E smettetela di etichettarli. Non sono i Tizi di Amici o X Factor. Hanno nomi e cognomi e talenti da scoprire, ammirare, diffondere e apprezzare.
Tornando all'opera, ha delle piccole pecche, che però sono il frutto di un parere personalissimo e del mio amore immenso per la versione francese.

Insomma, lasciatevi contagiare dall'amore puro e andate a teatro, perché la tv non riesce a trasmettere le stesse intense emozioni che solo il teatro può dare. So già che piangerò un casino. Già l'ho fatto ieri, soprattutto nell'ultima scena, figuriamoci a teatro. Ahh, mi armerò di fazzoletti. Sì.


Bene, concludo questo capitolo dicendo... AMA E CAMBIA IL MONDO!


Per chi volesse vederlo o rivederlo: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5d664298-329c-470e-b899-2f9443a1a659.html

Il sito dell'opera dove potrete trovare tutte le informazioni: http://www.romeoegiulietta.it/



Direi che ho scritto troppo, immagini o altri speciali li inserirò un'altra volta! :)
Se volete commentare, mi raccomando, rispettate i gusti delle persone e si accettano solo critice costruttive. Non mortificate nessuno. Grazie.

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Riflessioni e risate.

9/9/2013

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Ieri sera sono uscita. Gridiamo al miracolo! Festeggiamo! Applausi!
No, ok, ora non esageriamo. Avevo voglia di andare a sentire un po' di musica celtica che, in tutta sincerità, adoro e mi rilassa. Purtroppo nella mia città non tutti la sanno veramente apprezzare e, non avendo amici ugualmente presi come me, ho visto poco ma... io sono una che si accontenta, in fondo.
Ieri, però, non è stata solo una serata di musica ma anche di riflessioni e di risate che sgorgano dal cuore. Rido sì, di fronte alla stupidità della gente. Ci sono individui - e purtroppo sono molti - che non si accorgono di quanto ridotto è il loro cervello, di quanto siano odiosi con il volersi introdurre in affari che non gli appartengono, che mi fanno ridere di cuore. Risate, forse, un tantino cattive, ma il mio cuore si è oscurato anche a causa loro.
Mi hanno fatto del male, è vero, ma guardando questi soggetti io mi sento in pace con me stessa - o quasi -. Da un lato nutro davvero pietà nei loro riguardi. Insomma, mi hanno sempre invidiata e ora credono che sia io a invidiare loro. Ed io che faccio?
Io rido! Ahahahah.


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Oggi va così...

28/8/2013

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Giuliano Sangiorgi è sempre una promessa. Un sfida vinta. La sua arte è pura poesia. Io non so come riesca a regalarci sempre canzoni così belle, ricche di sentimento, e... insomma, per l'ennesima volta, ascolto una sua canzone e mi ritrovo a piangere, essere scossa fin dentro l'animo, e ho i brividi. Faccio quasi fatica a scrivere per quello che sto provando.

Insomma, poche parole e una sola canzone.

ps. Non è riferita a nessuno. Se proprio devo dedicarla è... alla mia solitudine. All'assenza di un amore, che in fondo in fondo vorrei, ma che non sono pronta a vivere di nuovo.


Lacrime

Quante volte ho stretto in mano
una mano che non c'è
per sentirmi meno solo
ti ho inventato accanto a me.


Ma passano i giorni e
passano umidi senza nascondersi
e passano sempre più limpidi e lasciano solo dei lividi
su tutta la pelle l'assenza di te
non mi dà più i brividi
ora che non tremo più.

Quante volte hai detto al mondo
faccio parte di te
quante volte ho detto al cielo
io voglio solo scendere

e invece no
non c'eri tu
a far smettere dal mio viso questa pioggia di
lacrime

e invece no
non ci sei più
a farmi ridere
fermale tu queste cazzo di
lacrime

che bagnano i giorni
e asciugano gli occhi
sempre più liquidi
e tagliano solchi sul viso e segnano come a convincerti
che su tutta la pelle non c'è
posto per te
ma solo per lividi
ora che non ci sei più tu
ora che non tremo più

my tears are falling on my skin
my skin is not for you

my tears are falling on my skin
my skin is not for you

e invece no
non c'eri tu
a far smettere dal mio viso
questa pioggia di lacrime

piovono perle dagli occhi
e piovono senza più limiti
sporcando la bocca di sale
dei giorni passati a convincersi
che solo la pelle è secca di te
non c'entrano i brividi


ora che non ci sei più tu
ora che non tremo più
ora che non ci sei più tu
ora che non tremo più

my tears are falling on my skin
my skin is not for you

Quante volte ho detto al cielo
io
voglio solo scendere.


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Confusione & Giorno 26! 

27/8/2013

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Trovata su Facebook
Lasciando da parte i miei balletti folli, mentre ascolto e guardo X Factor USA (eh sì, è una delle mie poche fisse in tv, ultimamente), ho voglia di buttarmi un po' qui. Come si può vedere, la mia follia non si è conclusa totalmente. Ma quella vignetta rappresenta perfettamente me. Che cosa voglio? Bella domanda, alla quale non so davvero rispondere. Però, lo voglio adesso! Yeah!
Okay, questo blog sta prendendo una piega un po' strana, vero?
Tornerò pian piano a essere più seria, dai. Uhm, forse.
Sto attraversando un periodo della vita in cui la parola CONFUSIONE scintilla nella mia mente. E' come avvertire una duplice presenza in me. Due persone che hanno pensieri diversi e differenti volontà d'azione. C'è quella più paurosa, timida e sempre rispettosa di determinati principi; e quella che vorrebbe essere più spensierata, fare ciò che desidera, senza tormentarsi troppo. E, sempre, queste due parti di me si trovano a cozzare, portandomi a una lotta interiore che mi lascia - spesso - abbattuta e perdente. Vorrei tanto essere capace di divertirmi di più, di non proferire continuamente "no" quando vorrei dire "sì". Buttarmi di più sulle cose, senza rifletterci eccessivamente (ma solo un minimo).
C'è una parte di me che vorrebbe uscire, ma l'altra la frena, desiderando mantenere l'eremitaggio. Forse perché quando esco, provo delle particolari sensazioni che mi rendono ancora più confusa del solito. Mi ritrovo ad accumulare una moltitudine di pensieri che rendono la mia testolina così pesante da avvertire quasi un leggero mal di testa.
A volte vorrei essere una persona diversa. Più semplice. Meno complicata. Libera dai pensieri. Con la sola volontà di sorridere alla vita, buttare all'aria la timidezza, e lasciarmi andare.
Ma non è facile, per niente.

Proprio ora, che scrivo, non so neanche bene quale sia la mia vera volontà: sono realmente pronta a uscire dal mio guscio protettivo, o forse è meglio attendere ancora un po', rifugiandomi nel mio angolino prezioso? Indecisione. Vorrei provarci, ma... ma, sono scossa da sensazioni che mi confondono, che non so comprendere appieno. No, temo di dover lavorare ancora su me stessa, prima di metter piede fuori dal mio rifugio e affrontare il mondo. O rischio di ferirmi con le mie stesse mani e i miei stupidi, pensieri confusi.
So solo che ho una gran voglia di ricevere affetto. Eppure, allo stesso tempo, voglio star sola. Complicata, forte, eh?

Bene, questo è un post davvero denso di confusione e che comprenderò perfettamente solo io, ma non so perché, sento l'esigenza di buttar giù qualche riga. Ma stop.

Vi lascio con le rubriche e vi auguro la buona notte! :)

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Giorno 26 - una canzone che sai suonare con uno strumento

Purtroppo non so suonare alcuno strumento. Però, come tutti, ho imparato a suonare il flauto a scuola. Può contare? Ahahah
Tempo fa sapevo, quindi, suonare diversi brani, tra cui "My heart will go on" di Celine Dion. Quanto mi piaceva suonarla! In fondo l'adoravo!


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Giorno 26 - Il tuo film preferito in lingua straniera

Anche in questo caso, non so rispondere. Non ho visto quasi nessun film in lingua straniera. Quindi, proprio non saprei.



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Blocchi e Ironia.

21/8/2013

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Questa settimana sembro sempre orientata a questo angolo di sito. Non so effettivamente perché. Sto subendo un blocco per i libri? Naaah, continuo a leggere, anche se lentamente e se vorrei prendere tipo 4 romanzi contemporaneamente anche se correrei il rischio di impazzire e mischiare i personaggi. Se poi voglio unire insieme la Austen, con Martin, con un'autrice emergente e un romanzo deprimente, vado alla grande! Ma no, dai, mi limito a leggere i miei due libri e poi tornerò al caro amato e odiato Martin, perché non ce la faccio più a stare senza il mio amato Jon Snow, l'ironico Folletto, la bellissima Daenerys che tanto ammiro (quando? quando potrò dire anch'io "Io non sono una principessa, sono una khaleesi!"). Ok la maglia che mostro qui sotto, oltre a essere veramente meravigliosa e la voglio immensamente, ha una scritta diversa dalla mia, ma su il concetto è quello, no?

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la voglio!
E che dire della cara Zia Jane che ho abbandonato da mesi? Oh, mia carissima Jane, donna che ammirerò per sempre, ho bisogno di leggere e innamorarmi di altri dei tuoi meravigliosi personaggi. Il mio cuore palpita ogni volta che Mr Darcy o Mr Knightley vengono citati, ma cosa mi riserveranno Persuasione e l'Abbazia di Northanger? Ah, troppa voglia di leggere tutto quello che non ho ancora letto! Ma anche quello che ho già letto! Oh mio dio. Il virus della lettura mi ha contagiata terribilmente.
Ohh, vorrei anche alcuni fumetti (eh sì, non sto scherzando): ho sempre desiderato quelli di Nana e di Piccoli Problemi di Cuore (Marmalade Boy)! Romanticona sono.

Comunque, preparatevi, perché se non lo avete già capito questo non sarà un post troppo serio, ma pieno di follia.


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Esprime bene la follia?
Bene, ora che abbiamo stabilito ciò, benvenuti signori e signore a una bellissima puntata sulle pippe mentali e i blocchi di Marta!

Per continuare, cliccate su Read more! :)



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