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Aria di polemica e tristezza.

11/10/2013

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Mi sento depressa. Sì, ho lottato a lungo per non buttarmi giù, ma quando la negatività arriva tutta insieme non è facile. Oggi mi sento a pezzi. Sono nervosa. Irritata. Suscettibile e triste. Tanti sono i motivi, tutti ugualmente importantissimi per me, ma forse per altri sciocchi o futili. Francamente, me ne infischio dei pareri degli altri.
Non ci saranno immagini di gattini in questo post, perché il mio micione adorato non vuole tornare a casa e io mi sento a pezzi. Solo chi ama gli animali può capirmi. Martedì faranno due settimane e, anche se l'ho visto l'altro ieri, ho la terribile paura che non tornerà più da me. Non è giusto. Mi sento persa, svuotata. In questi giorni ho la mente sempre rivolta a lui, alla preoccupazione, e non riesco a concentrarmi su altro. Leggo pochissimo, anche libri che si dovrebbero finire in un lampo. La notte, pur non facendo quasi nulla, mi sento esausta; leggo due pagine e crollo. Non so che fare della mia vita. E mi sono pure stufata di vedere le persone decidere per me. Cavoli, datemi tempo, per favore. Ognuno ha i suoi tempi, e io non voglio vivere in funzione solo del dovere. Voglio capire cosa devo fare, cosa posso fare. Non posso presentarmi alle persone in uno stato pietoso, come quello attuale. Mordo. E poi, leggo e vedo troppe cose che mi fanno infuriare ancora di più.
Siamo un popolo di ignoranti, per lo più. In pochissimi leggono e si fanno una cultura. In pochissimi hanno amore e rispetto per le opere d'arte, per la cultura in genere che dovrebbe essere il fulcro del nostro paese, per la sua crescita. Bisognerebbe fare di più. Pompei crolla. Il Colosseo è a rischio. Statue vengono distrutte (da ultimo, quella di Giulietta a Verona) e qui, in questo bel paese maltrattato, tutti pensano al calcio e ai stupidi programmi televisivi che guadagnano sulle tragedie. Facciamo una figura pietosa con gente proveniente da altri paesi. Per fare un esempio: ieri ho visto un programma televisivo solo per la curiosità di scoprire come fosse in realtà un attore spagnolo e la signora Barbara D'Urso ha fatto la scema per tutto il tempo, con il suo falso spagnolo, la rosa in testa, e attrici pagate per fingere di essere fans (o almeno questa è l'impressione di tutti e anche la mia). Non lo ha fatto parlare. Di lui abbiamo scoperto... praticamente niente. Quella la chiama Intervista? Questo è solo un esempio sciocco, ma vedere e sapere che ci sono milioni di persone che si aggrappano a questi programmi privi di senso e con 0 valore educativo, mi deprime. Ho spento la tv dopo un po', irritata e piena di vergogna. No, non siamo tutti così, ma in molti mi lasciano perplessa.
E vogliamo parlare di quello che si legge nei social networks? Io non sono una persona che scrive in maniera perfetta, spesso mi capita di lottare con quel famoso "congiuntivo", e ho ancora tanto da migliorare, ma cavolo! Ma volete scrivere in italiano? Ma volete togliere quelle cavolo di K e aggiungere tutte le vocali? Ma volete attivare il cervello prima di pubblicare dei commenti?
Io - anche a costo di apparire polemica (e oggi lo sono) e acida - non sopporto chi non si informa e parla. Chi non legge e giudica. Chi chiacchiera solo per il gusto di farlo. Chi scrive orrori.
E sì, anche questo: chi apre blog scrivendo in maniera orrenda e viene messo in luce più di altre persone che si fanno il mazzo tanto per non pubblicare post colmi di orrori. Sono invidiosa? No. Non mi interessa diventare una blogger famosa - tanto più che per timidezza e voglia di non far conoscere questo posto alle persone più vicine non mostro il mio cognome - però mi sembra assurdo che io vengo totalmente ignorata da case editrici per una semplice richiesta/curiosità (o da autori che prima chiedono interviste e poi scompaiono nel nulla) mentre altri che scrivono da cani ottengono tutto. Ora, a me non frega nulla di avere mille libri. Ho compreso da sola che non riesco a sostenere un grande carico di libri da leggere. Non sono veloce come altre ragazze e non leggo di tutto. Sto cercando di selezionare meglio i titoli da leggere, e di bloccarmi un po', perché anche se ho la viva volontà di aiutare tutti gli autori emergenti e non, non posso farlo. Sono una persona sola a gestire il blog. Ho altri pensieri e altri problemi. Però, boh. Non voglio libri, ma una risposta ogni tanto non farebbe male. Anche un semplice "No, non possiamo."

Tutto questo è solo per dire che in questo paese sembrano emergere i rompiscatole che fanno male e sono sciocchi, piuttosto delle persone riservate ma che, se messe alla prova, dimostrano di fare del proprio meglio, cercando di ridurre errori al minimo e mettendoci davvero tanta passione, in ogni piccolo dettaglio.

E ora si potrebbe dire: be', lotta e tira fuori gli artigli. Mettiti in luce. Fatti vedere. Potrei, ma io non sono così. Preferisco stare dietro il palco, e sperare che la mia passione emerga.

Sicuramente sono fatta male. Non lo nego. Spesso mi chiedo che cavolo sto a fare in questo mondo con questa assurda timidezza e una sensibilità che mi annienta. Inoltre soffro di indecisione cronica. Fino a poche settimane fa scalpitavo per provare ad auto-pubblicare il mio libro e ora? Ora non sono più decisa  a farlo. Forse lo terrò per me e per chi bazzica sulla sezione Storie di questo sito...(sicuramente tra qualche giorno ritrovo la voglia eh. Mah).

Sì, ok, forse oggi ho esagerato. Ma capitemi. Sono triste e arrabbiata. E trovo ingiusto non riuscire a essere felice una volta tanto.

Passerà. Tutto passa. Anche questa. E tornerò ad aggiornare questo mio spazio virtuale con più entusiasmo, e magari smettendo di leggere troppo in giro, così non guardo l'ingiustizia.

Incrociate le zampette con me, nella speranza che il mio amore peloso torni da me ...

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Parlando di... Romeo e Giulietta - Ama e Cambia il Mondo

4/10/2013

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L'ho atteso da mesi. Ho seguito ogni passo di questa nuova opera. L'ho visto nella versione originale francese qualche anno fa e me ne sono irrimediabilmente e follemente innamorata. Quando ho scoperto che ne sarebbe stata tratta una versione italiana, non potevo trattenermi dal palesare la mia enorme felicità e gioia! Cavoli, uno dei Musical/Opere Moderne che più amo insieme a Notre Dame de Paris (e Les Miz che spero di vedere un giorno anche qui nel nostro bel paese, o ancor meglio a Londra se un giorno ne avrò la possibilità) veniva reso in Italia da un talento unico come Giuliano Peparini! Come contenere l'entusiasmo? Difficile, non trovate? Poi, ieri è stato trasmesso da Rai 2 con una diretta nella splendida cornice dell'arena di Verona. Verona la città di Romeo e Giulietta. Verona una città che amo e apprezzo. E quell'Arena, Dio mio, se la amo e quanto vorrei un giorno andare a vedere uno spettacolo proprio lì!
Dopo una giornata ad aiutare i miei, mi sono concessa una serata di solitudine. Silenzio. Tv tutta per me. Ed ecco che la magia aveva inizio. Tremavo già dalla prime note. Avevo gli occhi lucidi e le aspettative erano altissime.
E... ? Be', in gran parte sono state soddisfatte, ma ... sì, esatto, c'è un ma che riserverò alla fine di questa sorta di recensione.
Voglio fare, però, una piccola premessa: non sono un'esperta dell'arte. Non so ballare, sono quasi un pezzo di legno, sono stonata e sono così timida da non poter mai solcare un palco o tentare di fare un corso di recitazione, quindi non ho le competenze per valutare l'opera. Esprimo solo i miei modesti pareri da spettatrice. Le emozioni che mi hanno donato i vari artisti. Le mie impressioni, che non sono espresse a caldo, ma dietro un ragionamento, anche in virtù di commenti - spesso assurdi, secondo me - che ho letto in giro. Ognuno ha le sue idee, per carità, ma spesso ho l'impressione che in Italia anziché dare fiducia ai giovani e promuovere opere simili, si tenda sempre a svilire tutto, a essere preda dell'invidia e a voler paragonare a tutti i costi un'opera con altre (che poi a mio parere si può fare un confronto adatto solo con altre versioni della medesima opera, perché altrimenti ogni musical ha una sua storia, dei determinati personaggi, e... è difficile fare un confronto opportuno).
Nel nostro paese sta emergendo solo da pochi anni l'amore per i musical e le opere affini. In paesi come Londra, New York e anche la stessa Francia si dà molta più importanza a tali eventi teatrali. Probabilmente le produzioni sono migliori, ma perché condannare quello che tentano di fare nel nostro paese in cui la cultura spesso viene disprezzato o burlata? Avanti, italiani, iniziamo ad apprezzarci un po' di più e a non bruciare al rogo tutto.

Torniamo dunque alla diretta di ieri. Sapevo a grandi linee tutte le canzoni e ovviamente la storia d'amore di Giulietta e del suo Romeo non posso non conoscerla. Io la amo. Profondamente. E leggo il libro più di una volta l'anno. Shakespeare è il bardo del mio cuore. Sì, molti non la amano così tanto, perché la reputano una storia d'amore assurda e superficiale. Insomma, questi due ragazzini si incontrano, si innamorano, si sposano nel giro di due giorni e poi vanno contro i loro genitori e si ammazzano se non ottengono ciò che vogliono. A vederla così, è davvero brutta. Ma a mio parere c'è qualcosa di più profondo. Un amore puro, un messaggio chiaro contro l'odio che plasma una città come Verona. Un amore che si scontra con l'odio assurdo e incomprensibile tra due famiglie. Un odio che non può che generare morte e dolore. Sarà proprio la morte di due creature così pure (e di Mercuzio e Tebaldo) a far comprendere ai genitori che quell'odio deve terminare.

Ho letto che i testi di Vincenzo Incenzo sono stati ritenuti noiosi, ripetitivi, banali e troppo dolci. Be', io non la penso così. Innanzitutto non mi sembrano così differenti dalla versione francese, perché ricordiamolo, quest'opera è francese. Le musiche e i testi sono stati scritti da altri prima di lui. Vincenzo Incenzo, a mio parere, ha fatto un ottimo lavoro. La dolcezza è tipica di due fanciulli che amano profondamente per la prima volta. Per il resto io trovo che si esprimano messaggi intensi e importanti. Il disprezzo per un odio assurdo. L'amore vero che può cambiare il mondo. La difficoltà di chi cresce in un ambiente fomentato dall'odio e non sa comportarsi diversamente. L'essere una pedina, un sacrificio dell'odio, come il buon Mercuzio. E tanto altro ancora. Bisognerebbe ascoltare con cura. Poi sia chiaro, ascolterò meglio i testi e cercherò di comprenderli ancor meglio, magari sono io in errore, tutto può essere.

Le splendide musiche di Gerard Presgurvic incantano, inebriano il cuore di emozioni, ti sfiorano l'anima. Forse si ripetono, ma coinvolgono lo spettatore nella storia. Le note si fanno quasi "dure" in alcuni momenti, più dolci e soave in altri. La musicalità rimane facilmente nella testa, così come i testi permangono sulle labbra. Musiche perfettamente in linea con l'anima dei personaggi, con la storia in sè.

Vogliamo poi parlare delle coreografie? Incantevoli, suggestive, coinvolgenti. I ballerini sono davvero meravigliosi. La scena del ballo, poi, è qualcosa da ammirare! Ho visto i preparativi nello speciale sempre mandato su Rai 2 e non è stato un lavoro semplice, anzi, ma il risultato è qualcosa che incanta la vista, anche per chi non capisce nulla di ballo, come me. Ma conoscevo già il talento spettacolare di Peparini.

I vestiti? OH. MIO. DIO. Amo particolarmente gli abiti di scena e, cavoli, ma non li avete trovati semplicemente meravigliosi? Io li amo e posso solo immaginare il lungo lavoro delle sarte. Meraviglia, davvero! Risaltano i vari personaggi con cura e attenzione, le dame sono splendide e quelli indossati da Giulietta? Divini. Mi sono piaciuti tantissimo.

Le scenografie mi hanno colpita sì. Immagini di Verona. Immagini suggestive. Immagini azzeccate. Non mi dilungo troppo su questo, semplicemente perché non so esprimermi con giudizio e con perizia di particolari, ma mi sono piaciute davvero molto. Bellissimo il finale.


E ora? Passiamo al cast? Andiamo!
Romeo e Giulietta - Ama e Cambia il Mondo mi ha permesso di conoscere artisti meravigliosi che mi sono arrivati dritti al cuore e di confermare il talento incredibile di altri. C'è la presenza di numerosi giovani, ma questa non è una novità. Anche la versione creata da Cocciante presentava diversi talenti nuovi e giovanissimi. Però, alcuni non li conoscevo, altri li avevo lasciati in alcuni programmi televisivi del passato (dove mi avevano già convinta!) e... be', ci sono talenti come Vittorio Matteucci che sono una conferma.
Parliamone meglio.

Il Principe: Leonardo di Minno lo conoscevo per la sua partecipazione ad Amici. Mi aveva già positivamente colpita, ma non potevo immaginare quale talentuoso artista fosse diventato. La sua presenza scenica sul palco è ammirevole. Lui è il simbolo del potere. Tiene sotto le sue mani gli abitanti di Verona come una sorta di burattini (suggestiva la scena in cui i ballerini si muovono a seconda dei suoi movimenti). Sa essere autoritario, ma anche commovente. Sono rimasta senza parole e al limite delle lacrime quando ripropone "Verona" in maniera più triste, dopo la finta morte di Giulietta. Le sue lacrime. Il suo dolore. Ottima esibizione. Ottima voce. Ottima recitazione.


Mercuzio: Io amo questo personaggio. È il mio preferito e avevo aspettative piuttosto alte. Ho avuto modo di apprezzare diverse versioni in altri musicals/film ma... Luca Giacomelli Ferrarini è stata una piacevolissima scoperta. Il suo Mercuzio mi ha ricordato un po' John McEnery, folle, simpatico e... realmente affezionato al suo carissimo amico Romeo. Sembra quasi provare per lui un amore diverso, un amore unico. Raro. Straziante. Luca ha fatto un ottimo lavoro e sicuramente, per me, è stato uno degli artisti migliori su quel palco!


Benvolio: cugino di Romeo, cuore buono che tenta di frenare l'odio. A lui spetta il difficilissimo e spiacevole compito di parlare a Romeo della presunta morte della sua amata Giulietta. Intenso il pezzo "Con che pietà", interpretato benissimo da Riccardo Maccaferri, altro ragazzo che personalmente ho conosciuto meglio grazie a quest'opera (anche se ha partecipato ad altri musicals degni di nota!). Un sorriso solare e dolcissimo. Se il Benvolio francese mi aveva molto colpita e a volte suscitato una risata, lui mi ha fatto davvero tenerezza ed è riuscito a commuovermi ugualmente nel pezzo prima citato. Tanti applausi a lui!

Tebaldo: altro ragazzo conosciuto e apprezzato ad Amici, altra piacevole scoperta. Gianluca Merolli interpreta un ruolo non facile. Tebaldo è l'antagonista di Romeo, la rappresentazione dell'odio puro. Ma non è solo questo. Come emerge nel brano "Non ho colpa", Tebaldo è il frutto dell'odio che i genitori hanno fomentato. Lui è cresciuto in questo clima e non riesce a farne a meno. Lui deve odiare i Montecchi. Sono i suoi nemici. Romeo merita la morte. Sarà proprio questa natura a portarlo a un tragico destino. Uno dei personaggi più belli, perfettamente interpretato da Gianluca. Pollice in su sicuramente! Mi piace!


Balia: arriviamo a una mia conoscenza. Ho avuto modo di vedere Silvia Querci nell'opera di Cocciante dove interpretata il medesimo ruolo e ha confermato le mie impressioni su di lei! È praticamente perfetta. Interpreta una donna poco colta, ma dal cuore immenso e dall'affetto sincero per la sua bambina, la sua piccola Giulietta. Risulta simpatica, allegra, divertente, ma anche commovente nel suo dolore e nell'apprendere che quella bambina che allattava è già ormai cresciuta e in età da marito. Una conferma e un grande applauso a lei!


Conte Capuleti: Ah, Vittorio Matteucci, come già detto è IMMENSO. Lo conosco da tempo. Mi ha ammaliata con il suo Frollo, incantata con Dracula, rapita con l'Innominato e non ha fatto solo ciò. Con questo personaggio dà il meglio di sè, con un'interpretazione che sconvolge e tiene incollato completamente lo spettatore su di lui. Ottima presenza scenica. Voce immensa. E che dire dell'interpretazione? Quando canta "Avere Te" emerge tutto l'affetto di un padre per la sua unica figlia. Questa canzone, oltre al suo grido disperato per la presunta morte di Giulietta,  sono due dei momenti più toccanti dell'opera. Splendido. Assolutamene Spettacolare. Tra i migliori, se non il migliore.


Lady Capuleti e Lady Montecchi: Barbara Cola e Roberta Faccani, due donne dal carattere forte, due madri che disprezzano a gran voce l'odio ma che ne sono sature. Voci che si scontrano e offrono una scena memorabile ne "L'Odio". Mi sono piaciute molto, anche se... non sono riuscita ad apprezzare del tutto la voce di Roberta Faccani, ma è solo un'opinione soggettiva, una sensazione del tutto personale, che però non attacca la sua bravura e il suo obiettivo talento.



Frate Lorenzo: Che dire di Giò Tortorelli? Semplicemente perfetto in questo ruolo. Bella voce. Ottima interpretazione. È un frate tutto da apprezzare. Frate Lorenzo è colui che comprende l'amore tra i due giovani, il potere che potrebbe sprigionare, la capacità di bloccare finalmente una volta per tutte quella sete di sangue che coinvolge le due famiglie. Lui aiuterà Romeo e poi anche Giulietta, ma il suo intervento è solo uno degli aspetti che condurrà invece a tragico destino. Anche Giò mi è piaciuto davvero tanto!


Finiamo con Giulietta e Romeo. I protagonisti.
Ho sentito diversi pareri sui due ragazzi che li interpretano, e non sempre positivi. Ora esprimerò la mia opinione, scevra di pregiudizi.

Partiamo da Giulia Luzi, la nostra Giulietta.
La conoscevo grazie ai Cesaroni e a Un Medico in Famiglia, dove aveva un ruolo secondario, non immaginavo che avesse anche una voce così dolce e - a mio parere - piacevole, anche perché non sapevo che aveva dato voce/canto a molti personaggi Disney. Quando è stata scelta ero particolarmente curiosa di vederla in questo ruolo. E, personalmente, mi è piaciuta. Esprime bene la purezza di Giulietta, la sua determinazione a rimanere fedele al suo amore a costo di morire. Forse non sarà stata eccezionale, ma sicuramente la sua è stata davvero una bellissima prova. In fondo è la prima volta che solca il palcoscenico e partecipa a un musical, se non dico male.

E, infine, Romeo. Non conoscevo Davide Merlini, non avendo visto Xfactor, ma ho seguito lo speciale e ho compreso come è stato scelto. Non so la sua storia, non so cosa abbia studiato, ma uscendo da un programma simile, è ovvio che sia concentrato più sul canto. E non canta male. Anzi. Però, purtroppo, mi duole dirlo ma non sono riuscita ad apprezzarlo troppo. Non lo condanno sul rogo, come hanno fatto in molti, ma a mio avviso - e sempre tenendo conto che parlo da spettatrice - dovrebbe lavorare maggiormente sulla recitazione. Purtroppo, ha un duro confronto con Damien, il Romeo francese, che seppur fisicamente non sia la mia visione del Romeo, si è radicato così profondamente nel mio cuore con la sua interpretazione che è difficile superarlo. Però sono certa che avrà modo di migliorare e chissà, magari, vedendolo dal vivo potrò apprezzarlo meglio.


Pur avendo un ruolo marginale, Nicolò Noto nelle vesti di Paride mi ha colpita. Nasce come ballerino di danza classica ed è evidente il suo immenso talento, però è stato bravo anche a cantare e recitare, seppure abbia fatto davvero poco. Mi piace anche la versione che ha voluto dare Peparini: farlo danzare in maniera diversa, per mostrare il suo lato nobile, quieto. Non so, a me è piaciuto questo aspetto.



Però... però... se devo mettere a confronto le due versioni, italiana e francese, pur apprezzando molto l'opera prodotta da David Zard e figlio, purtroppo non riesce a battare quella originale. Quest'ultima mi ha colpita e coinvolta di più, pur non comprendendo totalmente ogni parola. Il senso però era chiaro. E poi, cavolo, due tratti essenziali dell'opera che avevo apprezzato tantissimo qui vengono a mancare.

Il balcone di Giulietta! Ok, dare un'altra presentazione, ma... ma... un bel balcone come nell'opera Francese non poteva mancare. Non mi è piaciuto troppo come è stato creato nella versione italiana.
E, soprattutto un personaggio  che gravita attorno a tutti gli altri: l'immagine femminile di bianco vestita che impersonifica la Morte. È così suggestiva. Lei c'è sempre. Aleggia attorno a tutti loro, preparandoli a un avverso destino. Li sfiora. Li sostiene. Li spinge. Li porta a commettere delle azioni per raggiungere il suo scopo. Accoglie i morti tra le sue braccia. Insomma, mi dispiace tantissimo che un tale elemento non sia stato rappresentato anche nella versione di Zard-Peparini-Incenzo. Peccato davvero.


Riassumendo: è un'opera che mi è piaciuta davvero tanto, ma avevo aspettative piuttosto alte che non sono state totalmente raggiunte. Tuttavia, la amo e la vedrò più volte. Voglio cd, dvd, e non vedo l'ora di vederla dal vivo. Belle le coreografie, le scenografie. Belle le voci. Alcuni attori mi hanno coinvolta di più, altri di meno. Bravissimi i ballerini, tutti. Opera altamente consigliata, cercando di cancellare certi pregiudizi che si hanno contro chi ha partecipato a talent.
Su questo mi permetto di fare un piccolo appunto: smettetela di condannare questi ragazzi che cercano un trampolino di lancio per realizzare il proprio sogno e lo trovano nei talent show. Potranno non piacervi questi formati televisivi, ma rispettate chi ha un sogno e lotta per realizzarlo! E smettetela di etichettarli. Non sono i Tizi di Amici o X Factor. Hanno nomi e cognomi e talenti da scoprire, ammirare, diffondere e apprezzare.
Tornando all'opera, ha delle piccole pecche, che però sono il frutto di un parere personalissimo e del mio amore immenso per la versione francese.

Insomma, lasciatevi contagiare dall'amore puro e andate a teatro, perché la tv non riesce a trasmettere le stesse intense emozioni che solo il teatro può dare. So già che piangerò un casino. Già l'ho fatto ieri, soprattutto nell'ultima scena, figuriamoci a teatro. Ahh, mi armerò di fazzoletti. Sì.


Bene, concludo questo capitolo dicendo... AMA E CAMBIA IL MONDO!


Per chi volesse vederlo o rivederlo: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-5d664298-329c-470e-b899-2f9443a1a659.html

Il sito dell'opera dove potrete trovare tutte le informazioni: http://www.romeoegiulietta.it/



Direi che ho scritto troppo, immagini o altri speciali li inserirò un'altra volta! :)
Se volete commentare, mi raccomando, rispettate i gusti delle persone e si accettano solo critice costruttive. Non mortificate nessuno. Grazie.

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