Sono stata anch'io bambina
Di mio padre innamorata
Per lui sbaglio sempre e sono
La sua figlia sgangherata
Ho provato a conquistarlo
E non ci sono mai riuscita
E lottato per cambiarlo
Ci vorrebbe un'altra vita.
La pazienza delle donne incomincia a quell'età
Quando nascono in famiglia quelle mezze ostilità
E ti perdi dentro a un cinema
A sognare di andar via
Con il primo che ti capita e ti dice una bugia.
Gli uomini non cambiano
Prima parlano d'amore e poi ti lasciano da sola
Gli uomini ti cambiano
E tu piangi mille notti di perché
Invece, gli uomini ti uccidono
E con gli amici vanno a ridere di te.
Piansi anch'io la prima volta
Stretta a un angolo e sconfitta
Lui faceva e non capiva
Perché stavo ferma e zitta
Ma ho scoperto con il tempo
E diventando un po' più dura
Che se l'uomo in gruppo è più cattivo
Quando è solo ha più paura.
Gli uomini non cambiano
Fanno i soldi per comprarti
E poi ti vendono
La notte, gli uomini non tornano
E ti danno tutto quello che non vuoi
Ma perché gli uomini che nascono
Sono figli delle donne
Ma non sono come noi
Amore gli uomini che cambiano
Sono quasi un ideale che non c'è
Sono quelli innamorati come te
Sì, la tristezza non svanisce, ma ormai mi sono rassegnata. Una parte di me stenta a credere che possa essere così cattivo; anzi, forse in fondo in fondo, dietro questa patina grigia che mi appanna cuore e vista, so che non è uno stronzo totale come il primo. Forse, per i primi anni mi ha amata davvero, poi...
So solo che ormai non piango più. Ho finito le mie lacrime, e non voglio più straziarmi l'animo per una persona simile.
Questa sera ho letto qualcosa sugli uomini in generale. Dicono che loro sono più propensi a usare il cosiddetto "chiodo-schiaccia-chiodo", dopo pochissimo tempo che la storia è finita; preferiscono uscire a divertirsi con gli amici, ma in fondo - se realmente innamorati - soffrono enormemente. Queste loro scelte, unite all'alcool, servono solo per appannare il dolore, per andare avanti, perché loro non comprendono appieno i sentimenti, e in fondo è una cosa che mi diceva anche lui. Ripensandoci, mi aveva dato fin troppi messaggi, ma io non volevo crederci, soprattutto nel sentirmi dire quel "ti amo" che mi scaldava sempre il cuore.
A volte mi domando se, dietro l'apparenza delle foto, o delle sue attività, soffra anche lui; mi pensi ancora, sinceramente, o riviva nella sua mente i momenti passati insieme. Una parte di me sogna che questo avvenga, ma non potrò mai saperlo.
Lo so. Devo staccarmi completamente da lui, però non è facile. Soprattutto quando accadono cose che desidero tanto condividere con lui, l'unica persona con la quale parlavo liberamente di tutto e ogni giorno. Questo mi manca davvero.
Ad esempio ho trovato lavoro. Già. Incredibile eh? In verità non è un vero e proprio lavoro, ma sto facendo un poco di esperienza e se tutto andrà bene, qualche soldino potrò portarlo a casa. Ho iniziato da poco, e mi sento ancora un poco a disagio. A volte - come oggi - ho dei momenti in cui mi scoraggio, ma spero di sbloccarmi e dimostrare a me stessa e al mio capo, che posso fare anche meglio, e dare il mio "valore aggiunto" che tanto mi cita.
Eh sì, mio caro. Credevi che fossi depressa perché mi struggevo sempre quando parlavo di lavoro, vero? Ma come ti ho già detto, io tendo a lamentarmi molto, ma poi mi faccio forza e raggiungo i miei obiettivi. E tu, invece? Mi dispiace davvero che non mi hai capita, che hai preferito spifferare tutto a qualcun'altra, quando io ne avevo parlato solo con te. Mi fai un po' di tristezza sai? Ma non lo dico con cattiveria.
A quanto pare hai scelto di buttarti in un sito di incontri on line; che cosa triste, francamente. Guardati attorno, giacché non volevi storie a distanza.
Comunque, a parte questo sfogo che mi è uscito, non riuscendo a trattenere le dita sulla tastiera, posso dire di aver capito una cosa.
Non è odiando, o continuando ad avere rancore, rabbia, o delusione che potrò star bene. E' questo che mi spinge a rimanere ancorata al passato, anziché andare avanti a testa alta.
E' l'amore che aiuta. Francamente non provo più quelle emozioni negative. Certo, la tristezza è difficile da mandar via, ma pian piano svanirà.
Non ti odio sai? Anzi, ogni notte guardando la tua foto, prima di addormentarmi, ti dono la buonanotte e ti auguro di star bene.
Buonanotte, amore mio. Sii felice.
Prima o poi smetterò di guardare quella foto, non ne sentirò più l'esigenza, e quel pensiero andrà a qualcun altro.
Io mi do tempo per star bene. Non mi butto così facilmente.
Sento di essere maturata, un poco. Spero che prima o poi crescerai anche tu, bambino.
"Ogni notte guardava la sua foto e un sospiro vibrava tra le sue labbra:
- Buonanotte. Buonanotte, amore mio. - diceva a quel mero ricordo, che sbiadiva lentamente ogni giorno.
Quanto ancora avrebbe ripetuto quei gesti non lo sapeva, ma doveva andare avanti.
Nonostante lui l'avesse profondamente ferita, non riusciva davvero ad odiarlo.
Odiare serviva solo a non far cessare il dolore.
Amare l'avrebbe portata a rinascere a nuova vita."
(cit. Rosa del Deserto. Mi appartiene, insomma.)