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Riflessioni di Aprile + Giorno 17!

24/4/2013

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Da circa un mese è iniziata la mia nuova avventura lavorativa. Se non fosse che è uno stage di sei mesi completamente gratuito e che la mia "compagna di viaggio" è una di quelle persone che cancellerei dalla faccia della terra - per essere cattiva - o terrei il più lontano possibile da me perché capaci di far uscire il peggio di me  - per essere buona - direi che non è male. Certo, quando mi è stato proposto, ho favoleggiato circa la possibilità di collaborare nella realizzazione di eventi (come ad esempio Giò Di Tonno nel nostro teatro, giusto per ribadire la mia passione sviscerale per tale artista), e invece mi sono ritrovata a sistemare librerie stracolme di libri d'arte, e spostare quadri o pulire (che poi non mi sembrava brutta come cosa, perché partecipare all'allestimento di una mostra, mi piace). Ora mi occupo di un'altra mostra - questa volta fotografica - e aspiro a un'unica cosa: lavorare da sola. Per favore, toglietemela di dosso!
Non ho mai provato un simile stato di stress fino ad ora, ma questa persona mi sta facendo veramente venire voglia di passare alle maniere forti o di abbandonare questo stage. E' impossibile lavorare con una persona che non fa altro che sbuffare e dire che non gliene frega nulla di quello che fa, che voleva lavorare in ufficio, e fa le cose in maniera grossolana, senza stare attenta ai dettagli. E' vero, anch'io avrei aspirato a fare altro, ma se mi si da un lavoro - anche se gratuito - io ci metto tutta me stessa per fare del mio meglio, e voglio fare le cose con la dovuta calma e la più accurata precisione, e non fare le cose tanto per. Il mio fine - anche se per ora è solo una mera illusione - sarebbe quello di far vedere le mie capacità, nella speranza che un giorno, quello che faccio sia retribuito.
Non mi pesa fare 3 ore di lavoro gratuito, mi pesa però farlo in compagnia di una persona che palesa tutta la sua ignoranza e totalmente diversa da me. Che poi può anche passare l'essere completamente diversi, ma cavolo, non riuscirei proprio a trovare argomenti affini, che poi quando tento di parlare, vengo sempre sovrastata dalla sua voce.
Mi manca il mio precedente lavoro. Forse mi sono crogiolata nell'assurda idea di ritrovare un bell'ambiente di lavoro, dove c'è tempo per lavorare e per scherzare e dove le persone mostrano sempre un sorriso, anche quando la stanchezza e i problemi potrebbero smorzarlo. Io non sono una persona solare, lo so bene, ma non è neanche bello lavorare con una persona che fa sempre facce assurde e che dimostra platealmente che non le importa niente di niente. E allora la mia domanda è (che poi me l'ha rivolta a me, per una volta che mi sono lamentata io): Se non ti interessa, chi ti tiene? Vai a casa e lascia perdere, tanto non è un lavoro. E' uno stupido stage neanche retribuito, quindi finiscila di lamentarti e non stressarmi!
Sì, credo proprio di essere arrivata a un punto in cui non è più facile mostrare un sorriso, ma è bene tirare fuori gli artigli. Io so solo una cosa, il prossimo politico che si azzarda ad offendere noi giovani, chiamandoci bamboccioni o choosy, lo schianto al muro e gli spezzo le braccine, oltre a tagliare loro la lingua (troppo manesca? Leggere libri horror mi sta facendo male, uhm?).
In una situazione non facile per noi giovani, io ce la sto mettendo tutta, anche se al momento non sto guadagnando neanche un centesimo. E non è facile lavorare in un ambiente simile, in una situazione di stress provocata da un'unica persona, che dimostra tutta la sua palese ignoranza.
Non sono una persona che giudica, nè che attacca, ma è davvero improponibile trascorrere ore con una persona che invece punta il dito contro gli altri, sentendosi la perfetta persona seria e brava (che poi "passi" non sapere cosa siano le SS, ma almeno sapere cosa si festeggi il 25 Aprile...).
Il mio non vuole essere un atteggiamento da superiore, perché sono una ragazza piuttosto modesta, che spesso non riesce neanche a far emergere le sue capacità, nascondendosi dietro un velo di timidezza, dietro l'ombra dell'altro. So che ho tanto da imparare e, infatti, di fronte alle persone più colte di me, cerco sempre di rimanere in silenzio, di acquisire maggiori informazioni, di crescere, e non di dettare legge. Ma quando vedo persone più ignoranti di me, che si professano anche migliori, più intelligenti, più non so cosa, mi saltano i nervi, e rischio di diventare una bestia. Un po' di umiltà a questo mondo non esiste? E' tanto squallido prendere un libro e farsi una cultura personale, invece di fare la figa leggendo giornali, parlando di trucchi e scarpe coi tacchi alti, profumi e simili?

Comunque sia, passiamo alle rubriche del giorno, dai!


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Giorno 17 - una canzone che vorresti dedicare a qualcuno

Ce l'ho, ce l'ho! La dedicherei a più di una persona!
Vaffanculo di Marco Masini.

Quando ce vò ce vò!

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Giorno 17 - Il tuo film drammatico preferito
Probabilmente l'avrò già inserito, ma quello che mi ha fatto più piangere in assoluto è stato...
... Les Misérables !
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Per oggi è tutto! Buon 25 Aprile a voi!

A presto.
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Parlando di... Oscar!

1/3/2013

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Ora mi direte... ma non è troppo tardi per parlare di Oscar? Sì, forse lo è. Ma il giorno seguente sono dovuta andare dalla mia adorabile - quanto vivacissima - nipotina per due giorni, e non ho avuto tempo e modo di scrivere un post a riguardo, eppure volevo farlo, ecco.
In verità, non sono rimasta sveglia ogni anno a vedere la notte più importante per il cinema, ma soltanto in due occasioni mi sono costretta a vederli: due anni fa, quando la mia adorata Natalie Portman e l'affascinante Mr Darcy del mio cuore, ossia Colin Firth hanno vinto i premi più importanti, e l'altra notte, quando ho scoperto che il cast de Les Misérables avrebbe proposto una canzone del musical! Insomma, non potevo non resistere, nonostante avessi le palpebre pesanti e tanta voglia di dormire! Sono riuscita a resistere fino alle 4.30, ma poi ho dovuto cedere ed il resto l'ho visto qualche ora dopo, grazie al mio caro Sky che mi ha permesso di registrare l'evento!
Sfortunatamente non sono un'esperta di film e di cinema, anzi, posso solo dire le impressioni che mi provocano nel cuore, ma devo ammettere che quest'anno ho visto ben poco. Ad essere del tutto sincera, solo Lo Hobbit e Les Mis, quindi non potevo e non posso dare un giudizio più corretto.
E' ovvio, però, che dentro di me tifavo immensamente per Les Mis, anche se per alcuni premi - come il Miglior Film e Migliore Attore protagonista - sapevo già che il compito era estremamente arduo! Ma quale gioia è stata vedere la bellissima e intensa Anne Hathaway ricevere quella deliziosa statuina d'oro! Se non fosse stato tardi, avrei urlato dalla felicità! Credo che è ampiamente meritato, non trovate? Ha portato sul grande schermo una perfetta Fantine, con tutto il dolore che la vita da miserabile le ha provocato. Inoltre, oltre a una perfetta - a mio modesto avviso - recitazione, ha una voce stupenda che rimane facilmene impressa nella mente.

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Non è adorabile?
Questa edizione non mi ha emozionata moltissimo però. Devo ammettere che il conduttore, il comico Seth MacFarlane, non mi ha detto granché, però sono state deliziose alcune esibizioni, e uno speciale sui Musicals! Quando il cast de Les Mis è entrato, anticipato dall'ingresso di Hugh Jackman, ho provato i medesimi brividi della prima volta che ho visto il film, e le lacrime non hanno tardato a tornare nei miei occhi. Sono riusciti a scatenare in me delle emozioni intense, meravigliose, e una voglia immensa di poter avere tra le mani il dvd per vederlo e rivederlo in continuazione, nella speranza che la mia memoria scarsa mia iuti ad imparare a memoria tutti i testi meravigliosi.
Io li adoro immensamente. E mi sono innamorata di Aaron Tveit. Se me lo regalate, mi accontento eh!


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Ehhh....
Tornando ai premi, vi riporto tutta la lista di nominati e vincitori, anche se ormai tutti li sapranno!


Miglior film
    Argo, regia di Ben Affleck
    Django Unchained, regia di Quentin Tarantino
    Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook), regia di David O. Russell
    Lincoln, regia di Steven Spielberg
    Les Misérables, regia di Tom Hooper
    Re della terra selvaggia (Beasts of the Southern Wild), regia di Benh Zeitlin
    Vita di Pi (Life of Pi), regia di Ang Lee
    Zero Dark Thirty, regia di Kathryn Bigelow
    Amour, regia di Michael Haneke

Miglior regia

    Ang Lee - Vita di Pi (Life of Pi)
    Michael Haneke - Amour
    David O. Russell - Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook)
    Steven Spielberg - Lincoln
    Benh Zeitlin - Re della terra selvaggia (Beasts of the Southern Wild)

Miglior attore protagonista
    Daniel Day-Lewis - Lincoln
    Bradley Cooper - Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook)
    Hugh Jackman - Les Misérables
    Joaquin Phoenix - The Master
    Denzel Washington - Flight

Miglior attrice protagonista

    Jennifer Lawrence - Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook)
    Jessica Chastain - Zero Dark Thirty
    Emmanuelle Riva - Amour
    Quvenzhané Wallis - Re della terra selvaggia (Beasts of the Southern Wild)
    Naomi Watts - The Impossible

Miglior attore non protagonista

    Christoph Waltz - Django Unchained
    Alan Arkin - Argo
    Robert De Niro - Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook)
    Philip Seymour Hoffman - The Master
    Tommy Lee Jones - Lincoln

Migliore attrice non protagonista
    Anne Hathaway - Les Misérables
    Amy Adams - The Master
    Sally Field - Lincoln
    Helen Hunt - The Sessions - Gli incontri (The Sessions)
    Jacki Weaver - Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook)

Migliore sceneggiatura originale
    Quentin Tarantino - Django Unchained
    Wes Anderson e Roman Coppola - Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore (Moonrise Kingdom)
    Mark Boal - Zero Dark Thirty
    John Gatins - Flight
    Michael Haneke - Amour

Migliore sceneggiatura non originale
    Chris Terrio - Argo
    Lucy Alibar e Benh Zeitlin - Re della terra selvaggia (Beasts of the Southern Wild)
    Tony Kushner - Lincoln
    David Magee - Vita di Pi (Life of Pi)
    David O. Russell - Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook)

Miglior film straniero
    Amour, regia di Michael Haneke (Austria)
    Kon-Tiki, regia di Joachim Roenning, Espen Sandberg (Norvegia)
    No, regia di Pablo Larraín (Cile)
    A Royal Affair (En kongelig affære), regia di Nikolaj Arcel (Danimarca)
    War Witch (Rebelle), regia di Kim Nguyen (Canada)

Miglior film d'animazione
    Ribelle - The Brave (Brave), regia di Mark Andrews e Brenda Chapman
    Frankenweenie, regia di Tim Burton
    ParaNorman, regia di Sam Fell e Chris Butler
    Pirati! Briganti da strapazzo (The Pirates! Band of Misfits), regia di Peter Lord e Jeff Newitt
    Ralph Spaccatutto (Wreck-It Ralph), regia di Rich Moore

Migliore fotografia
    Claudio Miranda - Vita di Pi (Life of Pi)
    Roger Deakins - Skyfall
    Janusz Kaminski - Lincoln
    Seamus McGarvey - Anna Karenina
    Robert Richardson - Django Unchained

Miglior design (scenografia)

    Rick Carter e Jim Erickson - Lincoln
    Sarah Greenwood e Katie Spencer - Anna Karenina
    David Gropman e Anna Pinnock - Vita di Pi (Life of Pi)
    Dan Hennah, Ra Vincent e Simon Bright - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (The Hobbit: An Unexpected Journey)
    Eve Stewart e Anna Lynch-Robinson - Les Misérables

Miglior montaggio
    William Goldenberg - Argo
    Jay Cassidy e Crispin Struthers - Il lato positivo - Silver Linings Playbook (Silver Linings Playbook)
    Michael Kahn - Lincoln
    Tim Squyres - Vita di Pi (Life of Pi)
    Dylan Tichenor e William Goldenberg - Zero Dark Thirty

Migliore colonna sonora
    Mychael Danna - Vita di Pi (Life of Pi)
    Alexandre Desplat - Argo
    Dario Marianelli - Anna Karenina
    Thomas Newman - Skyfall
    John Williams - Lincoln

Migliore canzone
    Skyfall, musica e parole di Adele Adkins e Paul Epworth - Skyfall
    Before My Time, musica e parole di J. Ralph - Chasing Ice
    Everybody Needs A Best Friend, musica e parole di Walter Murphy e Seth MacFarlane - Ted
    Pi's Lullaby, musica e parole di Mychael Danna e Bombay Jayashri - Vita di Pi (Life of Pi)
    Suddenly, musica e parole di Claude-Michel Schönberg, Herbert Kretzmer e Alain Boublil - Les Misérables

Migliori effetti speciali
    Bill Westenhofer, Guillaume Rocheron, Erik-Jan De Boer e Donald R. Elliott - Vita di Pi (Life of Pi)
    Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton e R. Christopher White - Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (The Hobbit: An Unexpected Journey)
    Cedric Nicolas-Troyan, Philip Brennan, Neil Corbould e Michael Dawson - Biancaneve e il cacciatore (Snow White & the Huntsman)
    Janek Sirrs, Jeff White, Guy Williams e Dan Sudick - The Avengers
    Richard Stammers, Trevor Wood, Charley Henley e Martin Hill - Prometheus

Miglior sonoro
    Les Misérables - Andy Nelson, Mark Paterson e Simon Hayes
    Argo - John Reitz, Gregg Rudloff e Jose Antonio Garcia
    Lincoln - Andy Nelson, Gary Rydstrom e Ronald Judkins
    Skyfall - Scott Millan, Greg P. Russell e Stuart Wilson
    Vita di Pi (Life of Pi) - Ron Bartlett, D.M. Hemphill e Drew Kunin

Miglior montaggio sonoro
    Skyfall - Per Hallberg e Karen Baker Landers
    Zero Dark Thirty - Paul N.J. Ottosson
    Argo - Erik Aadahl e Ethan Van der Ryn
    Django Unchained - Wylie Stateman
    Vita di Pi (Life of Pi) - Eugene Gearty e Philip Stockton

Migliori costumi
    Anna Karenina - Jacqueline Durran
    Biancaneve (Mirror Mirror) - Eiko Ishioka
    Biancaneve e il cacciatore (Snow White & the Huntsman) - Colleen Atwood
    Lincoln - Joanna Johnston
    Les Misérables - Paco Delgado

Miglior trucco e acconciatura
    Les Misérables - Lisa Westcott e Julie Dartnell
    Hitchcock - Howard Berger, Peter Montagna e Martin Samuel
    Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (The Hobbit: An Unexpected Journey) - Peter Swords King, Rick Findlater e Tami Lane

Miglior documentario
    Searching for Sugar Man, regia di Malik Bendjelloul
    5 Broken Cameras, regia di Emad Burnat e Guy Davidi
    The Gatekeepers, regia di Dror Moreh
    How to Survive a Plague, regia di David France
    The Invisible War, regia di Kirby Dick

Miglior cortometraggio documentario
    Inocente, regia di Sean Fine e Andrea Nix Fine
    Kings Point, regia di Sari Gilman
    Mondays at Racine, regia di Cynthia Wade
    Open Heart, regia di Kief Davidson
    Redemption, regia di Jon Alpert e Matthew O’Neill

Miglior cortometraggio
    Curfew, regia di Shawn Christensen
    Asad, regia di Bryan Buckley
    Buzkashi Boys, regia di Sam French
    Death of a Shadow, regia di Tom Van Avermaet
    Henry, regia di Yan England

Miglior cortometraggio d'animazione
    Paperman, regia di John Kahrs
    Adam and Dog, regia di Minkyu Lee
    Fresh Guacamole, regia di PES
    Head over Heels, regia di Timothy Reckart
    The Simpsons: The Longest Daycare, regia di David Silverman






E per concludere vi lascio due video che dovete assolutamente guardare: l'esibizione del cast de Les Misérables agli Oscar 2013 e Paperman, il miglior cortometraggio d'animazione che personalmente adoro!
Edit: non trovo più il video intero di Paperman! Disperazione profonda... Comunque, merita ecco. E visto che non riesco a metterlo, inserirò un'immagine.


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Non sono adorabili? E' così romantico...
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Les Misérables: emozioni e lacrime!

1/2/2013

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Ieri, dopo una lunga attesa, è uscito al cinema "Les Misérables", rappresentazione cinematografica di uno - se non il - dei musical più importanti e conosciuti al mondo, nonché del romanzo storico di Victor Hugo.
Dopo mesi e mesi che cercavo informazioni e mi dovevo accontentare di trailers e clips, non potevo non andare subito a vedere quello che sentivo doveva essere assolutamente un capolavoro e le mie aspettative non sono state disattese: è davvero un grandissimo film, un capolavoro assoluto che merita di essere visto e rivisto!

ATTENZIONE: SE NON AVETE LETTO MAI IL LIBRO DI HUGO, E NON SAPETE PROPRIO NULLA SUL MUSICAL, POTREBBERO ESSERCI SPOILERS! IO VI HO AVVISATI!

Siamo nella Francia dei primi anni dell'800 e protagonista è Jean Valjean (Hugh Jackman), un ex galeotto - arrestato per aver rubato un pezzo di pane per uno dei suoi nipotini - e che ha scontato la sua pena di 19 lunghi anni ed ora può liberamente uscire, pur sempre sotto il perenne controllo della polizia parigina, con a capo l'implacabile Javert (Russel Crowe) con la sua assurda ossessione di far rispettare la legge, e il suo pensiero in base al quale chi è stato arrestato non potrà mai cambiare: se hai rubato, continuerai a farlo per sempre.
Jean Valjean cerca di ritrovare una vita, ma la sua condizione di ex galeotto non lo aiuta, e lo riduce ad essere continuamente un miserabile, l'ultimo della società, denigrato e tenuto fuori da tutto e tutti. Questa mancanza di amore e di compassione, spingeranno l'uomo a provare un tale odio e una rabbia assurda, fino a quando non incrocierà nella sua via il Vescovo di Digne (Colm Wilkinson, Jean Valjean nella versione teatrale!) che lo aiuterà a cambiare, a comprendere cosa sia l'amore, la speranza, il credo profondo nella volontà e nell'aiuto di Dio. Jean Valjean, in realtà, inizialmente non comprenderà nulla di ciò, ma ruberà l'argenteria dell'uomo di chiesa e verrà di nuovo fermato da dei gendarmi ma, a sorpresa, il Vescovo non lo accusa di furto e anzi gli donerà anche due candelabri, e lo inviterà a modificare la sua vita, ad espiare la sua colpa e il suo modo di essere.
Da questo importantissimo e fondamentale incontro, Jean Valjean riuscirà a cambiare la  sua vita. Non sarà più il Galeotto appena uscito di prigione, cambierà nome e diventerà il sindaco di una città che prospererà grazie alla sua opera.
L'ombra di Javert, però, non ha cessato di oscurare la sua vita. I due si rincontreranno e nel primo s'insinueranno dubbi sulla vera identità, dubbi che diventeranno realtà quando, Valjean, nel tentativo di aiutare un pover uomo accusato di essere lui stesso, rischierà la pena. Questo darà inizio a una continua fuga, ma la sua vita sarà costellata anche da una dolce gioia: Cosette (Isabelle Allen), una bambina ormai rimasta orfana, maltrattata e "custodita" da due locandieri miserabili che sin dalla più tenera età la usano come serva. Cosette è la figlia di Fantine (Anne Hathaway), una donna sola che, non potendo crescere in modo adatto sua figlia, la lascerà ai due coniugi Thénardiers, nella speranza - illusoria - di poterle garantire una vita migliore almeno fino a quando non avrà abbastanza soldi per riprenderla con sè. Ma la poveretta non saprà che quei due sono dei truffatori che faranno leva sulla malattia - finta - della bambina per farsi dare quanti più soldi possibili. Questa situazione, oltre alla cacciata dal posto in cui lavorava in maniera onesta, la condurranno a cadere sempre più in basso: le verranno tagliati i lunghi e bei capelli, tolti i denti, e diventerà presto una prostituta di basso borgo, fino a quando l'intervento di Valjean la porterà via da quel posto, ma la sua vita sarà breve. Valjean le giurerà di proteggere per sempre Cosette, ma, proprio dopo la morte della poveretta, tornerà Javert che cercherà di arrestare Valjean, senza buon esito.
Valjean raggiungerà i Thénardiers, porterà via con sé la piccola Cosette e, sempre in fuga da Javert, si ritroveranno in breve tempo all'interno di un convento dove riusciranno a trovare tranquillità per diversi anni.

La scena poi si sposta sulla Parigi in procinto di rivoltarsi contro il nuovo re, una nuova rivoluzione per contrastare le misere condizioni del popolo. Ragazzi, studenti, ma anche bambini che saranno animati da una vera e propria volontà di volere il meglio, di ribellarsi a una misera condizione. E tra questi, oltre al carismatico Enjolras (Aaron Tveit, che personalmente ho adorato!), incontriamo Marius (Eddie Redmayne), altro personaggio chiave della vicenda. Egli, infatti, incrocierà lo sguardo di Cosette (Amanda Seyfried) e tra loro sorgerà ben presto l'amore, a discapito della povera Eponine (Samantha Barks), figlia dei Thénardiers (Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen) e abituata al furto e alla strada - essendo caduti anche in disgrazia - che è innamorata di lui; ma capirà presto di essere sola in quel sentimento, di non essere ricambiata nonostante sia pronta a fare di tutto per lui, anche a donare la sua vita per proteggerlo.

Amore. Fuga. Morte. Lotta. Speranza.

Pian piano la rivoluzione scoppia, ma le cose - almeno inizialmente - non andranno per il verso giusto. Molti rivoluzionari - in realtà il numero di persone che si sono dati alla rivoluzione era assai esiguo - perderanno la vita, tra i quali il piccolo Gavroche (splendidamente interpretato dal piccolo Daniel Huttlestone), una delle scene più strazianti della storia.

Ma alla fine l'amore trionferà, e... la scena finale non può non far piangere.



Questa, a grandi linee, è la trama, ma quali sono le mie emozioni a riguardo?
Be', ero partita piena di aspettative, certa di non esserne delusa. Amo immensamente i Musicals e quando ho sentito che stavano realizzando un adattamento cinematografico di un'opera simile, con un cast così eccezionale, non ho saputo resistere.
Le mie aspettative non sono state deluse, solo un piccolo neo ho trovato di cui parlerò dopo.

Les Misérables è un'opera semplicemente meravigliosa. Alle prime note già rischiavo di piangere, ma ho cercato di lottare contro le lacrime, anche se in molte situazioni è stato un tentativo davvero arduo. Poi, nel finale, hanno vinto loro: ho pianto come una fontana, non riuscivo a non farlo, a gestirle. Era troppo. Non svelo nulla, perché non vorrei esagerare con gli spoilers, ma vi dico che merita davvero e che è impossibile non emozionarsi.
Le canzoni le avevo già sentite sul web, sfortunatamente non ho potuto mai assistere a una rappresentazioni teatrale, ma sono davvero deliziose. Una colonna sonora da urlo, pregna di emozioni intense, di brividi sulla pelle e un cuore che palpita incessantemente.
Simili emozioni le avevo provate solo - o soprattutto - con un'altra opera di Victor Hugo, proposta da Riccardo Cocciante, in Italia: Notre Dame de Paris.
Questo film, diretto da Tom Hooper, coniuga la bellezza del cinema con l'intensità del teatro. Certo, per chi non gradisce i musicals (come fate?!?!?) potrebbe risultare un po' "pesante", essendo quasi del tutto cantato, ma per gli amanti del genere non può non essere visto!

Passando ai protagonisti, citerò in ordine di apprezzamento, anche se li ho adorati più o meno tutti!



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Anne Hathaway merita l'oscar con questa sua interpretazione! Non ha unicamente una voce favolosa, che io sinceramente non conoscevo, ma è riuscita così profondamente ad entrare nel personaggio di Fantine, da straziare il cuore. Qui la sua bellezza lascia il posto all'animo sofferente di una donna che, per salvare la sua bambina, è disposta a fare di tutto, cadendo miseramente sempre più in basso, riducendosi ad essere una prostituta, a perdere i suoi bei capelli, e i suoi denti.
E' una ragazza che ha amato, si è illusa di essere riamata da un uomo che l'ha solo usata e poi abbandonata in un angolino, a badare da sola alla sua piccolina. Fantine è un angelo che lotta per il suo amore, e che rimane sempre al fianco di Valjean e della sua piccola Cosette.
Se non le danno l'Oscar, giuro che vado in America e ammazzo tutti! Insieme a Natalie Portman, entra a diritto tra le mie attrici preferite! Ora non ho più alcun dubbio!
I dreamed a dream è sicuramente la canzone che resta più impressa!

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Samantha Barks interpreta un'Eponine forse un pochino diversa dal solito. Nel libro non è così amorevole, ma in questo adattamento è facile entrare nel suo cuore, capire le sue emozioni e rattristarsi con lei. E' la prima figlia dei Thénardiers, in questo adattamento sembra essere anche l'unica, e si ritrova a divenire presto una miserabile. Obbligata dal padre a truffare le persone, a rubare, conosce bene la strada, e si innamora ben presto di Marius, il giovane aristocratico che lotta con i rivoluzionari, ma da lui verrà sempre e solo vista come un'amica. Il suo dolore per l'amore non ricambiato è ben espresso nella canzone che la identifica perfettamente, On my Own, una delle mie preferite! Ascoltare le sue parole mi ha fatto sentire molto affine a lei. Lei fa di tutto per un uomo che però non l'amerà mai e, oltre ad aiutarlo a ritrovare Cosette, morirà anche per proteggerlo. Intensa, meravigliosa. Mi ha donato tantissime emozioni!

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Hugh Jackman è uno strepitoso Jean Valjean! A mio modesto avviso è riuscito a fare un grandissimo lavoro ed è entrato perfettamente nella parte. La sua capacità espressiva, ma anche la sua voce, hanno espresso alla perfezione i sentimenti del protagonista. La sua rabbia per una sorte ingiusta, avendo semplicemente rubato del cibo per il suo nipotino affamato, il suo desiderio di ritrovare una vita e la pace, grazie anche al Vescovo di Digne che lo spinge a mutare. Il suo amore per Cosette, per la quale diventa come un vero padre. Il suo desiderio incessante di proteggerla e la sua tristezza nel doversi allontanare da lei, per non destare scalpore qualora si scoprisse la sua vera identità, ma anche per consentirle una vita felice e migliore. La sua promessa a Fantine alla fine è realizzata. E' tra i personaggi che più entrano nel cuore, il protagonista sì, ma un uomo fatto di luci ed ombre. Un uomo magnifico, interpretato magistralmente da questo grande attore al quale spero sia dato l'oscar!
La canzone Suddenly - scritta appositamente per il film - è adorabile!

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Isabelle Allen
Questa creaturina appare poco nel film, ma lascia una traccia indelebile nei cuori. Appena compare il suo visino sporco e triste e inizia a cantare, subito capisci che è lei! Sì, lei è la piccola Cosette! Una bambina alla quale viene negata la gioia dell'infanzia. Trattata come schiava quasi, senza una madre, senza un padre, con il desiderio di giocare che viene spento da quegli orribili adulti senza cuore. Ma poi, nel buio di un bosco, compare la sua luce: Jean Valjean, un uomo dall'aspetto maestoso ma dal cuore dolce, che la prenderà con sé e la tratterà come una vera figlia, donandole tutto ciò che è possibile!
Questa piccola attrice è meravigliosa, esprime una dolcezza incredibile, e la sua vocina sembra quella di un angelo. E' adorabile! Castle on a cloud è la sua canzone!

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Daniel Huttlestone, bambino favoloso! E' il perfetto Gavroche che tanto ho amato nel libro e che amo ancor di più in questo adattamento cinematografico. Monello, figlio della strada, ha un cuore meraviglioso e una determinazione tale da essere un esempio per i giovani rivoluzionari. La sua intraprendenza e la sua voglia di perorare la causa della rivoluzione gli costerà caro.
Io lo adoro immensamente! E quanto ho pianto per lui!
Lo troviamo nella canzone Look Down (non quella iniziale, ovviamente) e in altre ancora!

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Amanda Seyfried e Eddie Redmayne
Amanda è una dolcissima e bellissima Cosette cresciuta. Ragazza che si chiede la verità sul conto del padre, spuntato così all'improvviso nella sua vita, e il cui amore va a lui ma anche al bel Marius.
Marius, aristocratico che rinuncia alla sua eredità per la rivoluzione, la intravede per caso, e se ne innamora - ricambiato - perdutamente.
Si trova a dover decidere tra i suoi fratelli rivoluzionari e il suo amore, ma quando crede che lei se ne sia andata, è disposto anche a morire, giacché lei era tutto per lui.
La canzone A Heart full of love introduce il loro amore, un cuore colmo di amore ricambiato.
Ma Eddie Redmayne mi ha decisamente emozionata con il brano: Empty chairs at empty tables, nel quale si dispera per il sacrificio dei suoi amici, per la loro morte  e la loro assenza. E' tristissima.

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Russel Crowe mi ha notevolmente stupita! Forse ha una voce che rende meno rispetto agli altri, ma è entrato perfettamente nella parte dell'odioso Javert.
L'ispettore di polizia fissato con la giustizia vista però in maniera distorta e con l'idea che nessuno possa cambiare nella vita. Se sei un malfattore, lo rimarrai sempre, per lui.
Alla fine però, di fronte agli atteggiamenti benevoli di Valjean, capirà di essersi sbagliato e la sua fine sarà ovvia.
Tra le sue canzoni, forse Stars è quella che vorrei citare!
Complimenti a lui, davvero, non pensavo che potesse essere adatto a un film del genere, ma mi sono ricreduta in positivo!

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Aaron Tveit,  un perfetto Enjolras! E' lo studente a capo della rivoluzione, determinato e carismatico, riesce a coinvolgere anche il pubblico, tanto da sentirsi parte del popolo e voler andare con loro a difendere i propri diritti, ad avere una vita migliore e non più miserabile!
Il re è tornato, ma la vita per i parigini è di nuovo orrenda, ci vuole un'altra rivoluzione, e lui è tra quelli che ci crede in maniera più ferma e decisa. Ma, in apparenza, il loro sembrerebbe un sacrificio inutile... ma dalle loro morti, si accenderà la fiamma della vera rivoluzione che avverrà anni dopo!
Mi è piaciuto tantissimo, mi ha coinvolta ed emozionata fino alle lacrime!
Do You Hear The People Sing? e Red And Black - The Abc Cafe sono le canzoni che a mio parere lo identificano!

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Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen
Veniamo al punto dolente. Premettendo che adoro immensamente questi due attori, in modo particolare lei, qui non mi sono piaciuti. O meglio, i loro ruoli li ho già visti. Avete presente Sweeney Todd? Ecco, mi sembrava di vedere i personaggi da loro interpretati in quel film/musical, e no, non ci siamo! Per me non sono entrati perfettamente nella parte dei Thénardier, coniugi senza un briciolo di cuore, che vogliono unicamente truffare e non ci mettono due volte ad uccidere qualcuno o sfruttare innocenti.
Mi hanno anche fatto ridere tra le lacrime, ma non mi hanno convinta per nulla. Un vero peccato.
Però, ovviamente è solo un mio parere eh!
Master of the House è sicuramente la loro canzone!

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Una menzione speciale va a Colm Wilkinson, Jean Valjean nell'opera teatrale, che qui interpreta in maniera magistrale il Vescovo di Digne, che con il suo cuore puro e colmo di luce, aiuterà Valjean a seguire un'altra strada, a redimersi e trovare quella pace e quell'amore che prima non conosceva.
A mio avviso è stato perfetto!
E' stata davvero una scelta meravigliosa introdurre in quest'opera alcuni attori che hanno già svolto ruoli nel musical teatrale!






Dal punto di vista tecnico non posso dire nulla, non avendo studiato attentamente il cinema. Un pochino gli stacchi evidenti mi hanno dato fastidio, ma nulla di più.
E' un musical/film davvero meraviglioso che consiglio a tutti!


Non vedo l'ora di avere DVD e CD, così da fissarmi con quest'altro musical, per la gioia delle persone che mi stanno intorno! Ahahah!


Andate a vederlo!








Vi lascio alcuni link, ma su youtube troverete molto altro ancora!

http://youtu.be/NePnKqn1Re8
http://youtu.be/jo2-lXujl4g
http://youtu.be/syhXHht79oQ
http://youtu.be/anrWp0SCB9E
http://youtu.be/cgYmrZzfAm4

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Profumo di neve?

18/1/2013

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Riprendendo l'argomento EFP, affrontato nel precedente post, mi sono dimenticata di un pensiero che mi era sorto giorni fa. Oltre a quanto detto, c'è da aggiungere che ho una straordinaria capacità di iniziare a leggere storie lunghe che, all'improvviso, vengono eliminate dall'autore per motivi personali. Ora, se da un lato sono contentissima per loro, perché solitamente il motivo è la pubblicazione con una casa editrice, dall'altro la cosa è un poco irritante, soprattutto se si lasciano anche commenti positivi, nei quali espongo la mia volontà di proseguire con la lettura per giungere alla conclusione delle vicende. Comunque non è un attacco, ma solo una personale considerazione che mi fa anche un po' sorridere e, ridendo, mi viene da pensare che allora so distinguere le storie meritevoli dalle altre. Bene, qualche casa editrice vuole farmi lavorare? Ahahah.
Cavolate a parte, con oggi è ufficialmente entrato l'inverno. Le temperature sono scivolate nettamente verso il basso, e qualche fiocco di neve si è mostrato timidamente e fugacemente in mattinata, anche se poi la pioggia ha cancellato ogni traccia. Eppure, so che la neve è vicina e anche quest'anno gennaio e febbraio saranno imbiancati. La neve, se fatta bene, mi piace. Ha il sapore dell'infanzia, di un mondo magico da ammirare e nel quale perdersi. Specialmente di notte, quel manto bianco, sembra risplendere, come se ci fossero una serie di prismi di cristallo che sembrano ammiccare. Lo spettacolo è meraviglioso, ma il freddo non mi piace per nulla. Non sono un'amante dell'inverno, in effetti, perché il gelo mi entra facilmente nelle ossa e ho sempre mani e piedi freddissimi, pur passando molto tempo in casa al caldo. E' vero, forse dovrei uscire di più e passeggiare più di sovente, ma il solo pensiero di uscire fuori quando fa così freddo, o piove, non mi alletta. Ma vedremo di combinare qualcosa di buono. Ho voglia di modificare un poco la mia vita, ma ogni mattina i miei propositi sfumano nell'aria. Perché le coperte sono così calde che è difficile abbandonarle! Però so che è ora di mutare le mie abitudini. Mi sono lasciata andare troppo e ora mi sento così fragile, non solo emotivamente parlando, in quanto insito del mio carattere, bensì anche fisicamente. Anche il minimo sforzo per me è pesante, e la cosa non mi piace molto.
E' ora di tornare a vivere, anche se ammetto che ultimamente mi sento soffocata da un ambiente in cui nessuno può comprendermi appieno, perché so di essere distante dagli altri. Io ho delle passioni, che chi mi sta accanto, non sa condividere. Amo leggere. Amo parlare di animali e di Musicals. Amo determinati film. Amo stare al pc aggiornando questo sito o occupandomi di storie, ma ultimamente mi sento sempre osservata e criticata, e non riesco a buttar giù un bel niente. La cosa è frustrante.
Comunque, ho parlato anche fin troppo di me.
In questo momento sto ascoltando delle musiche tratte dal Musical "Les Misérables", e non vedo l'ora che il 31 gennaio arrivi, così da correre velocemente al cinema e assistere alla trasposizione cinematografica di quello che credo essere un capolavoro. In realtà non ho visto il musical teatrale, ma dalle musiche ascoltate, dalle parole, e pensando comunque alla trama di Hugo, non posso rimanere delusa. Insomma, Hugo mi ha regalato una perla come Notre Dame de Paris, riproposta poi nei teatri, e I Miserabili non saranno da meno. Anzi! La storia, forse, è anche più avvincente e densa di emozioni.
Spero che queste settimane passino velocemente. Voglio inebriarmi di emozioni positive che solo l'Arte può darmi.

Passiamo alle rubriche ora, dai! Così aggiorniamo con il Giorno 4!



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Giorno 4 - una canzone che ti commuove

Anche qui ce ne sono molte, ma ho deciso di rispondere d'impulso, e la prima canzone che mi viene in mente, è ...

My Immortal degli Evanescence.
E' un altro gruppo che adoro immensamente, e solitamente ascolto le loro canzoni quando sono triste. Sì, sono una di quelle persone che anziché ascoltare qualcosa di allegro in momenti tristi, ascolta musica ancora più triste. Masochista? Forse un po' sì.
Ma adoro questa canzone.


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Giorno 4 - Un film che guardi per deprimerti

Tanti. Troppi. Innumerevoli. I film deprimenti sono la mia passione. Ehm, ok, plachiamoci.

Puntando sul mio amore immenso per i film/musical, dico...

Moulin Rouge! di Baz Luhrmann.

L'ho visto talmente tante volte che ormai lo conosco a memoria, ma è talmente denso di emozioni che alla fine la lacrima scende facilmente, anche dopo averlo visto innumerevoli volte.
E poi le canzoni sono meravigliose, il cast favoloso, e la storia incantevole.


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Novità e Passioni

5/12/2012

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Oggi ho avuto il piacere di vedere tutta la premiere de Les Misérables, con il red carpet, a Londra e devo dire che la mia voglia di vedere questo film/musical è notevolmente aumentata. Ho visto sfilare pian piano tutti questi magnifici artisti, uniti nel medesimo film, e devo ammettere che ho molto invidiato i fortunati che si trovavano lì, potendo così ammirarli dal vivo, ricevere un loro autografo, una parola, una foto insieme. Sembrano persone così carine, nonostante tutto il successo che hanno. In particolare mi sono molto piaciute Anne Hathaway e Helena Bonham Carter; mi sono sembrate così carine con i loro fans, ma in fondo lo sono stati tutti.
I due bambini che interpretano Cosette bambina e il monello Gavroche sono adorabili, lei sembra una bambolina, lui forse un pochino esaltato da quella sua prima volta come "vip". E' un musical - film che ha grandi nomi e sono tutti grandissimi talenti. Non vedo l'ora di poter immergermi nella storia strepitosa creata dal buon vecchio Hugo e che io amo con tutto il cuore, e di emozionarmi. Sono sicura che riusciranno a far emergere le lacrime, giacché la storia è fin troppo drammatica (anche più di Notre Dame de Paris). Nel mio cuore mi auguro anche che in Italia, un giorno, propongano una versione del musical nei teatri, e chissà, magari potrei vedere proprio i miei cantattori preferiti rivestire determinati ruoli (non mi dispiacerebbe un Giò - JeanValjean, né un Matteo - Marius. Magaaaaaaari. Per ora sono solo sogni, ma in fondo non bisogna mai smettere di sperare. Forse un giorno, chissà...).

L'altra news riguarda proprio Giò Di Tonno, ma prima un altro collage sempre realizzato da me!

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Ebbene sì, il magnifico, sublime e... ok ok, stop... Giò Di Tonno ha vinto il programma Tale e Quale Show, anche come campionissimo! Ma non avevo dubbi! Anche se ammetto che un poco di paura è venuta fuori, quando hanno fatto arrivare in finale Cirilli con la sua versione di Psy! Ma lui non poteva non vincere, grazie al suo talento, alla sua simpatia, umiltà, alla sua passione, ma anche alle sue incredibili fans che hanno speso anche tanto per portarlo alla vittoria. Un esito meritatissimo, giacché è stato realmente l'unico ha entrare perfettamente in ogni personaggio, cogliendo le sfumature delle loro voci, ma anche i gesti, le espressioni facciali. E' riuscito a modulare la sua splendida voce in maniera sublime, cambiandola ogni volta in favore del personaggio da imitare. E' lui l'unico, vero, grande vincitore! Sono orgogliosissima di essere sua fan e non vedo l'ora di poterlo vedere nel suo prossimo tour per i teatri "one man show" dove oltre alle sue canzoni, proporrà anche delle versioni dei musicals cui ha partecipato, ma anche diverse imitazioni.
Spero tanto che venga anche nelle mie zone, perché ho una gran voglia di vederlo di nuovo e abbracciarlo forte.
Il venerdì però ora sarà vuoto senza di lui. Sigh.


Per il resto che dire? Ho deciso che metterò la parola fine con i contest di scrittura, concludendo con l'ultima storia che sto già scrivendo e spero di finire, e poi mi concentrerò totalmente sulle mie idee. Sono tante e le voglio portare tutte a un buon esito, e poi chissà, se potrò realizzare un mio sogno.

Buonanotte mondo!
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Prossimamente al... Cinema

16/11/2012

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Oggi voglio parlare di due prossime uscite al cinema che non devo assolutamente perdere! Les Misérables, film/musical sull'opera di Victor Hugo, che vanta la presenza di moltissimi attori noti e di gran talento e, ovviamente, Lo Hobbit, film che attendo trepidamente da molti anni (praticamente da quando è finito il Signore degli Anelli). Ma vediamo qualcosa di più, insieme.

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Les Misérables

LA STORIA (© http://www.lesmiserables-ilfilm.it/)
Les Misérables è l'adattamento cinematografico dello spettacolo teatrale più amato dalle platee di tutto il mondo, visto da oltre 60 milioni di persone in 42 paesi e in 21 lingue diverse e che, dopo 27 anni, continua a battere record ai box-office. Diretto dal regista Premio Oscar de “Il Discorso del Re”, Tom Hooper, per una produzione Working Title/Cameron Mackintosh, ha come protagonisti indiscussi Hugh Jackman ed Anne Hathaway, affiancati da Russell Crowe, Amanda Seyfried, Eddie Redmayne, Aaron Tveit, Samantha Barks, Helena Bonham Carter e Sacha Baron Cohen.

Ambientato nella Francia del XIX Secolo, “Les Misérables” racconta un’affascinante storia di sogni infranti e amore non corrisposto, sacrifici e riscatto — una dimostrazione senza tempo della sopravvivenza dello spirito umano. Jackman interpreta l’ex detenuto Jean Valjean, ricercato da decenni dallo spietato poliziotto Javert (Crowe) dopo che viola la libertà condizionata. Quando Valjean acconsente a prendersi cura della giovane figlia dell’operaia Fantine (Hathaway), Cosette, le loro vite cambiano per sempre.

Il musical più longevo al mondo porta tutta la sua forza sul grande schermo nella spettacolare interpretazione che Tom Hooper dà dell'epica storia di Victor Hugo. Con superstar internazionali e canzoni molto amate - incluse "I Dreamed a Dream," "Bring Him Home," "One Day More" e "On My Own" - "Les Misérables", lo spettacolo degli spettacoli rinasce in un'esperienza cinematografica musicale unica.

Data di uscita in Italia: 31 Gennaio 2013

Perchè Vederlo? Perché è tratto da un romanzo straordinario, perché è interpretato da attori favolosi e poi... perché è un Musical, ed io amo i musicals!!!

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Lo Hobbit (informazioni prese da Wikipedia)
Lo Hobbit - Un viaggio inaspettato (The Hobbit: An Unexpected Journey) è un film del 2012, diretto, prodotto e sceneggiato da Peter Jackson. È il primo dei tre prequel della trilogia de Il Signore degli Anelli, sempre diretta da Jackson.

Basato sulla prima parte del romanzo Lo Hobbit di John Ronald Reuel Tolkien, il film uscirà, distribuito dalla Warner Bros, il 14 dicembre 2012 negli Stati Uniti d'America e il 13 dicembre 2012 in Italia.
Le riprese del film sono iniziate il 21 marzo 2011 e, come quelle della trilogia de Il Signore degli Anelli, si sono svolte principalmente in Nuova Zelanda.

TRAMA BREVE: Lo Hobbit racconta la storia di Bilbo Baggins. Egli, insieme ad una compagnia di 13 nani e al mago Gandalf il Grigio, si reca nel regno di Erebor per recuperare il tesoro sorvegliato dal drago Smaug. Durante il viaggio la compagnia si imbatterà in molti pericoli, come orchi e goblin, mentre Bilbo si ritroverà catapultato nella tana di Gollum, ove entrerà in possesso dell'Unico Anello, oggetto dal quale dipende il destino dell'intera Terra di Mezzo.


Data di uscita in Italia: 13 Dicembre 2012

Perché vederlo? Servono spiegazioni? Davvero? Beh, innanzitutto perché amo Tolkien e mi fido ciecamente dell'opera sublime di Peter Jackson, poi perché voglio di nuovo perdermi in quel fantastico mondo immaginario che è la Terra di Mezzo, la mia seconda casa. Presto, molto presto, ci tornerò!!!



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