Edward è un ragazzo dal cuore nobile e sensibile, che mantiene tutta l'ingenuità e lo stupore tipico dell'infanzia, ma è diverso dalla massa e questa diversità rappresenta un vero problema, non unicamente per lui, ma anche per l'intera comunità così frivola, opportunista, cinica e priva di cuore che prima lo apprezza, per comodità e interesse, e poi lo caccia come un mostro, senza comprenderlo appieno.
Edward, infatti, non è un ragazzo come tutti gli altri. E' il frutto di un inventore, una "macchina" creata da un uomo solo, che disprezza il mondo esterno ma è colto da un desiderio di paternità. Durante le varie fasi di creazione, lo istruisce al fine di renderlo gentile e buono, ma non lo farà mai uscire dal castello, perché all'esterno le pesone sono malvagie e lo avrebbero sicuramente mal visto.
Però, nel momento in cui sta per donargli le mani "umane" è improvvisamente colto da un malore e cade a terrà, privo di vita, mentre quelle fragili mani si sbriciolano con facilità tra le forbici di Edward, condannandolo così alla solitudine infinita del suo essere mostro.
Questo, però, fino a quando non arriva al castello una rappresentante di cosmetici che lo porta nella sua casa, in un mondo dal quale il suo creatore lo ha sempre tenuto distante.
Grazie alla sua incredibile abilità nel tagliare alberi, cespugli e capelli, farà successo tra le donne, ma ben presto in molti approfittano della sua ingenuità e bontà per fargli del male.
Nel frattempo Edward prova anche nuove emozioni che non comprende: s'innamora, infatti, di Kim - figlia della donna che lo ha condotto fuori dal suo castello -, la quale però è fidanzata con un ragazzo meschino e violento (in realtà il vero mostro). Oltre all'amore, quindi, finisce per provare anche rabbia e gelosia ed è difficile non provare compassione e tristezza per quell'essere dall'animo così puro e perfetto che non può neanche abbracciare l'oggetto del suo amore, né accarezzarla, perché non ha mani soffici, ma lame che possono solo ferire il candido viso della ragazza.
Edward è cacciato dalla comunità, accusato di crimini non commessi, e ci sarà anche del dramma.
Torna alla solitudine del suo castello, ma non dimenticherà mai la sua Kim, che però non vedrà mai più.
Le dedica statue di ghiaccio che la rappresentano danzante e da quel giorno scenderà una deliziosa neve che accompagnerà la ragazza fino alla sua vecchiaia.
E' una storia dolcissima, ma anche immensamente triste. Un argomento, come quello del mostro e del diverso, che riprende molte opere letterarie: dal gobbo di Notre Dame de Paris, al fantasma dell'opera, e così via... Una storia impossibile da dimenticare, che genera nel cuore intense emozioni, accarezzando anche le corde più profonde dell'anima.
Una curiosità: sembra che sia anche un poco autobiografico. Infatti, Tim Burton, lo strepitoso regista, sembra essere lui stesso Edward.
Film da vedere e rivedere! Io, personalmente, non mi stancherò mai di farlo!
Alla prossima, con le rubriche!!!