Riuscirò nel mio intento di lasciare una nuova recensione? Ci proviamo, sempre che connessione o distrazioni varie non mi impediscano di raggiungere il mio obiettivo. Questo pomeriggio ho concluso l'ultima opera di Virginia de Winter, autrice che, come avrete capito, apprezzo moltissimo per diversi motivi: il suo stile magnifico, capace di farti sprofondare totalmente nel mondo da lei creato e di riempire il cuore di intense emozioni, le descrizioni perfette in ogni particolare, i personaggi ben tratteggiati che restano facilmente nella mente e nel cuore, e la sua fantasia. Come sapete ho adorato la sua saga Black Friars, di cui spero sempre potranno arrivare nuovi libri, nuove avventure, e ho deciso di buttarmi anche in questo libro, non poi così diverso, in realtà, dai mondi tratteggiati nei precedenti romanzi.
In realtà, da quel che ho letto, questo romanzo nasce prima della serie Black Friars, ma solo ora ha "visto la luce". È una storia che ci porta nella Londra Vittoriana, ai tempi del famoso e bellissimo Dorian Gray, una Londra fatta di luci e ombre, di lusso e povertà, di dissolutezza e scandali e tanto altro ancora.
Bene, detto ciò, passiamo alla trama e poi esprimerò i miei pensieri.
Prezzo: 2,49 euro (solo ebook)
Pagine: 355
Data di pubblicazione: Febbraio 2014
Consigliato... io consiglio sempre i libri di Virginia de Winter, perché ha uno stile avvolgente e meraviglioso, le storie sono ricche di dettagli e i mondi e i personaggi da lei rappresentati coinvolgono ed entusiasmano. L'autrice ha la grande capacità di trascinarti in quelle strade di una Londra Vittoriana, tra case di lusso e ambienti malfamati e di farti conoscere personaggi dalla bellezza ammaliante, ma anche altezzosi, e sarcastici. Personaggi che ho imparato ad amare con la saga di Black Friars e che anche qui mi hanno coinvolta. Quindi sì, consiglio questo romanzo a tutti gli amanti del genere gotico/vittoriano, a chi apprezza le storie a tematica omosessuale (M/M), e ha amato il famoso Dorian Gray.
Trama:
Durante la sua vita è sempre stato abituato a prendere ciò che vuole: infrange cuori maschili e femminili senza scrupolo alcuno, consumando le passioni con la medesima noncuranza che riserva alle sue sigarette. Ma il corso del suo destino è destinato a mutare quando, in una sordida taverna di Whitechapel, si troverà a incrociare le armi per difendere un giovane sconosciuto.
Raven Armitage è bello e sfuggente, con un accento francese e una voce melodiosa che rendono impossibile non cedere alle sue incantevoli menzogne. Per la prima volta nell'esistenza di Sebastian, sarà qualcun altro a imporre le regole del gioco, accendendo in lui una passione che minaccia di travolgerlo senza possibilità di scampo.
Nella Londra di fine Ottocento, divisa tra la tradizione della nobiltà e l'avvento del futuro, ha così inizio un'indagine pericolosa, una caccia all'uomo tra il lusso delle sale da ballo e lo squallore delle fumerie d'oppio, una lotta senza quartiere contro un nemico che si nutre della magia più oscura e che schiera ai suoi ordini un esercito di morti per arrivare a insidiare anche la vita di Sua Maestà la Regina.
Recensione:
"La luna alta nel cielo era luminosa al punto di accendere di riflessi l’erba scura e il braccialetto di perle al polso della giovane donna.
La pace del cimitero era perfetta, il silenzio interrotto soltanto dal verso di un’upupa.
«Elizabeth, non dovreste essere qui». Il gentiluomo si fermò davanti a lei, che sollevò la testa bionda per rivolgergli un sorriso seducente. L’oro zecchino dei capelli aveva perso lucentezza, pensò l’uomo, era già sbiadito.
Tutto ha inizio, infatti, in una notte di luna piena nel cimitero di Highgate e facciamo subito la conoscenza di questa giovane che s'incontra con qualcuno che ai nostri occhi ancora non ci è dato conoscere. Elizabeth è la fidanzata di Sebastian Fane, conte di Darlington, un bellissimo giovane che, nell'alta società, è considerato più bello del famoso e conosciuto Dorian Gray. Sebastian, effettivamente, è dotato di una bellezza invidiabile, ma d'altro canto di un carattere pessimo: snob, altezzoso, presuntuoso e arrogante, amante della dissolutezza e capace di giocare con i sentimenti di qualsiasi donna o uomo che cade, facilmente, preda di forti sentimenti per lui. Ma qualcosa in lui e nella sua vita cambia, quando è quasi investito da una carrozza e incrocia il bel volto di un ragazzo, dalla voce melodiosa e l'accento francese: Raven Armitage. Presto, si ritroverà a difenderlo in una squallida taverna e da quel momento in poi le loro vite s'incroceranno indissolubilmente. Il loro rapporto, però, non inizia nel migliore dei modi, ma si evolverà in maniera così forte, da far palpitare i cuori dei lettori. Ma Raven nasconde un segreto. Chi è veramente? E come mai si trova a Londra? Cosa c'entra la giovane Elizabeth con lui? E quale mistero si nasconde dietro la sua morte? Tra sedute spiritiche, magia oscura, sale da ballo lussuose o squallide taverne si snoderanno le avventure di questi due meravigliosi protagonisti, ai quali si uniranno personaggi secondari, come Colin Seymour, Nathan, e Miss Taylor (nobildonna americana, dal bel caratterino), che sono tratteggiati in maniera squisita, non lasciandoli mai in secondo piano. Ovviamente, disseminati nella trama e nei vari luoghi descritti potremmo trovare nomi già noti per chi ha letto "Il ritratto di Dorian Gray": basti pensare che Sebastian è nipote di un "certo" Lord Henry Wotton, sua moglie Victoria, e sua sorella Gwendolen, per citarne alcuni. E ovviamente, tra una comparsa e una chiacchiera apparirà anche il bel Dorian, uno scontro di bellezze, insomma.
Comunque, analizziamo tutti gli aspeti per meglio comprendere il mio pensiero.
Innanzitutto, lo stile delle De Winter continua a piacermi. Forse era più "acerbo", se così si può dire, rispetto ai nuovi romanzi. Ho riscontrato diversi refusi, non gravi, ma che disturbano la lettura, e anche ripetizioni nelle descrizioni. Tuttavia, è uno stile che continuo ad amare ed ammirare. Uno stile ricercato e ironico, che sa ammaliare ma anche divertire; sa trascinarti in quei luoghi, far palpitare il cuore per le emozioni, belle o brutte che siano.
Adoro le descrizioni, la sua capacità di rendere il genere gotico/vittoriano su carta e di farti vedere quei luoghi anche se appartengono a mondi lontani o a una pura fantasia. Si nota la ricerca effettuata, il suo desiderio di avere una gran cura per tutti i dettagli.
Altro punto positivo sono sicuramente i personaggi, che per certi versi mi hanno ricordato anche i protagonisti di Black Friars. In particolare, sono rimasta attratta da Colin, amico (o forse qualcosa di più) di Sebastian (che mi ha ricordato più volte il caro Bryce di Black Friars!). Ironico e divertente, ma anche elegante e raffinato, è riuscito più volte a strapparmi un sorriso e qualche risata. Ma anche i protagonisti stessi sono facili da amare: non solo per la loro bellezza fisica, ma anche per il rapporto che si crea tra loro, pian piano. È una storia omosessuale che però non disturba, perché trattata senza alcuna volgarità, ma con descrizioni che fanno palpitare il cuore e tifare per loro. Sono personaggi diversi che però fanno scintille uniti. Se da un lato Sebastian è arrogante, snob, e orientato a sfruttare tutti al proprio servizio, sacrificando anche i sentimenti; dall'altro Raven è raffinato, elegante e l'ho trovato anche più dolce, forse. Come dicevo in precedenza, anche altri personaggi all'apparenza secondari, sono ritenuti ugualmente importanti ed essenziali al fine della trama.
La trama è interessante e ricca di dettagli e scoperte. Ti lascia a volte dubbi e sorprese, ma non totalmente, alcune volte è facile intuire ciò che accade. È comunque scorrevole e coinvolgente, con un buon mix di amore ed elementi noir, misteriosi. Morti che ritornano. Spiriti. Scontri. Ci sono tanti elementi d'interesse, ma ammetto che mi sarebbe piaciuto qualcosa di più. Non so spiegare bene cosa, in verità, ma sento come una sorta di mancanza. Ammetto che una parte di me si aspettava un coinvolgimento maggiore anche di Dorian Gray, ma questa è un'opinione puramente personale. In fondo si avverte, tra le chiacchiere di salotto e la sua comparsa in più di un'occasione.
Concludendo, è un romanzo che va letto se amate le atmosfere gotiche, se conoscete già lo stile raffinato, ricercato e ironico della De Winter; se volete immergervi in questa Londra con tutte le sue differenze, e assaporare l'aria respirata in un romanzo importante e bellissimo come "Il ritratto di Dorian Gray". Se volete un romanzo dove il mistero si unisce alla passione, il divertimento alla paura, allora è il libro giusto per voi!