Ieri ho concluso una novella di Virginia de Winter. Sentivo l'esigenza di tornare nel fantastico mondo creato da quest'autrice e ne sono rimasta, di nuovo, rapita. Adoro il suo stile. Adoro la sua fantasia e i suoi personaggi, ma anche i luoghi che sapientemente descrive. Inutile dire che mi mancherà parecchio, ma nutro la speranza di veder nascere un giorno altre creature, magari su alcuni dei personaggi tratteggiati dalla sua abile penna (Bryceee! ahahah, no ok, anche molti altri!).
Attualmente sto leggendo l'ultimo suo romanzo, "Oscure Gioie", ambientato ai tempi del bellissimo Dorian Gray, ma non posso ancora dire nulla a riguardo.
Vi informo che poi, probabilmente, mi sposterà su "Il Cavaliere d'inverno" di Paullina Simons, che mi sta chiamando a gran voce da troppo tempo e poi tornerò a leggere qualcosa degli autori emergenti che mi hanno inviato, gentilmente, le loro opere tempo fa. Mi dispiace davvero di metterci molto, ma... tra nuove avventure ed emozioni, e la voglia di leggere altri libri, non riesco a fare più di così. Ma vi leggerò tutti e lascerò, poi, le mie modeste opinioni di lettrice qui nel mio spazio virtuale!
Ma... ho parlato troppo! Passiamo a questa bellissima novella!
Le soglie del buio, di Virginia de Winter Novella. Pagine: 68 Formato digitale. Prezzo: 0,98 cent Consigliato. Assolutamente lo consiglio, come i precedenti romanzi di questa meravigliosa e ammaliante saga. È solo una novella, ma sa regalare grandi emozioni, con il solito stile che personalmente amo, e quei luoghi nei quali mi piacerebbe davvero sprofondare anche solo per un giorno. Personaggi stupendi. L'unico difetto? È troppo corta! |
Trama:
Recensione:
Come ormai sapete, sono perdutamente innamorata dello stile di quest’autrice e della sua fervente fantasia. Tornare in queste lande misteriose e ammalianti, con personaggi impossibili da non amare e dimenticare, è sempre una gioia, che però per ora è destinata a fermarsi.
Con questa novella, infatti, il mondo di Black Friars sembra apparentemente finire qui, ma in cuor mio c’è la speranza di poter veder nascere nuove storie, nuove “creature”. Sono talmente tante le avventure che possono affrontare i vari personaggi e personalmente non smetterei mai di leggere qualcosa su ognuno di loro.
In questa novella in particolare l’autrice si sofferma su una coppia che ho imparato ad amare, quella della giovane Sophia e del bel Gabriel. Sophia con tutto l’esercito e il nutrito gruppo di amici e folli – nonché ormai – adorabili cugine Mayfield, va verso sud, desiderosa di conoscere il suo regno, quella magica terra di cui non sa nulla se non per le storie che le hanno narrato. Si torna ad essere così avvolti dalla loro storia, non facile, ma ora meravigliosa, da quella forte attrazione tra i due, e si sprofonda in una terra fatta di strani riti e sapientemente descritta in ogni piccolo particolare. Sono rimasta ammaliata da Altieres, dalla descrizione che ne da l’autrice ed è facile sprofondarvi totalmente dentro. Sophia con le sue paure, insicurezze, e la sua voglia di non rispettare le regole, e il suo essere in parte una creatura del Presidio, si ritroverà ben presto – di nuovo! – nei guai. Spettri del passato tornano a stravolgere la sua vita, una figura dal grande potere che a me affascina parecchio (non per niente ha anche il mio nome, ahahah!), e nuovi messaggi che attendono da troppi anni di essere scovati.
Non mancano le risate grazie al sarcasmo e l’ironia di alcuni personaggi, né l’amore. E, per fortuna, possiamo scorgere anche un poco il mio amato Bryce e i suoi deliziosi fratelli. Tra un maggiordomo che scopre l’ironia lasciando tutti sconcertati e uno strano ritorno, la novella si conclude, lasciando spazio però alla speranza di cui parlavo prima. La De Winter proporrà nuove avventure? Personalmente, ci spero ardentemente. Mi sono così persa in questo mondo e completamente innamorata di tutti – o quasi – i personaggi che è impensabile non tornare di nuovo a trovarli.
L’autrice ha la capacità di descrivere in maniera così perfetta il mondo che frulla nella sua testa, da farti sprofondare totalmente nella storia, ed è così che ti ritrovi lungo la strada che porta ad Altieres, tra cimiteri e case infestate, ad osservare nuovi mondi o strani tarocchi, e sentire l’adrenalina del mistero e i brividi del pericolo.
Insomma, ancora una volta sono rimasta quasi del tutto soddisfatta dalla penna di questa straordinaria scrittrice.
Sì, c’è un quasi. Ci sono solo due piccole note stonate: alcuni errori non gravi, ma presenti, e… il fatto che è una novella e pertanto è troppo breve! Il desiderio di saperne di più, di leggere un qualcosa di più approfondito era tanto, ma comunque è una deliziosa per gli occhi.
Leggete i libri della De Winter e vi regaleranno pure emozioni.
Io, intanto, sprofondo nella sua ultima opera che si allontana un poco da Black Friars, per sprofondare nella Londra vittoriana ai tempi del bellissimo… Dorian Gray.