Finalmente ho trovato un ritaglio di tempo per dedicarmi a una recensione a cui tengo molto. Ho preso questo libro dopo aver letto tante recensioni positive, attratta dalla trama e dalla bellissima copertina. Storia e amore. Due tratti che personalmente mi colpiscono molto in un libro. Due tratti che in tale contesto e con la scrittura avvolgente della Simons mi hanno totalmente - o quasi - conquistata. Ad eccezione di alcune brevi ripetizioni, infatti, ho amato questo libro ed è triste abbandonarlo. Ma è solo un arrivederci, perché, sicuramente prenderò e leggerò i due prossimi volumi di quest'appassionante trilogia. Alexander e Tatiana hanno ancora molto da rivelarmi, lo so.
Purtroppo non sono del tutto soddisfatta della recensione. Non so perché, ma ultimamente provo molta difficoltà ad esprimere al meglio i miei pensieri, ma spero che non saranno confusi e che vi piacerà. Se lo avete letto, ditemi pure la vostra, se vi va.
Se non lo avete letto, invece, filate subito in libreria e lasciatevi emozionare da questo splendido romanzo.
A voi tutte le informazioni e poi i miei personali pensieri!

Editore: Bur
Pagine: 697
Prezzo: 9 euro
Data di pubblicazione: 2011
Consigliato a... chi ama la storia e il romance, generi che in questo contesto creano un'armonia perfetta e coinvolgente. Il Cavaliere d'inverno non è una mera storia d'amore, ma ha molto di più. C'è la storia, quella tragica della Seconda guerra mondiale in una Russia assediata dall'avanzata nazista; c'è il governo di Stalin e i suoi assurdi disegni. E poi, sì, c'è anche l'amore... appassionante, vero, reale, coinvolgente. Un amore romantico e pieno di passione che riempirà i vostri cuori di emozioni uniche.
Lasciatevi coinvolgere ed ammaliare dallo stile della Simons e dalle vicende di Shura e la sua Tatia.
Trama:
Recensione:
“Guarda il sole che sorge sui monti. È bello, vero?” mormorò.
Lui non si curava dell’alba, ma guardava il viso dell’amata e lo accarezzava con una mano, mentre con l’altra la stringeva a sé. “Ho trovato il vero amore sulle rive del Kama”.
“Io l’ho trovato in via Saltjkova-Scedrina, mentre mangiavo il gelato seduta su una panchina”.
“Non mi hai trovato. Non mi stavi neanche cercando. Sono io che ti ho trovata.”
Lunga pausa. “Tu mi… stavi cercando?”
“Da una vita.”

In questo dramma storico, però, sboccia l’amore, come un germoglio in mezzo alla neve. Un amore vero, appassionante, emozionante. Un amore che lotta contro tutte le difficoltà che il destino implacabile gli pone. Un amore travolgente e commovente. L’amore di Tatiana e Alexander.
Il romanzo inizia nel Quinto Soviet dove, in un appartamento in comune, due sorelle si confidano i segreti che serbano nel cuore. È una tranquilla sera d’estate, una sorta di quiete prima della tempesta. Tatiana, la giovane protagonista appena diciassettenne, vive con la sua famiglia: sua sorella Dasha, il suo fratello gemello Pasha, i due nonni e i suoi genitori. Tutto sembra tranquillo, ma in realtà qualcosa giunge a sconvolgere le loro vite: la guerra contro la Germania.
La famiglia subisce un vero e proprio trauma e il primo pensiero è quello di allontanare l’unico figlio maschio, inviandolo lontano, in modo da non temere per la sua vita. Tatiana viene mandata in giro a fare scorte di cibo ed è proprio in quest’occasione, mentre sta mangiando tranquillamente un gelato seduta su una panchina, che incrocia per la prima volta lo sguardo di un soldato, alto, moro e bellissimo: Alexander. Tra loro scatta subito la scintilla, qualcosa che turba il cuore della giovane, ma anche quello del soldato dell’Armata Rossa.
Il primo ostacolo del destino, però, è in agguato: Alexander, infatti, è proprio l’uomo amato da sua sorella Dasha e i sentimenti di Tatiana s’infrangono in tanti piccoli pezzi. Che fare? Estirpare dal suo cuore quell’amore che, nel corso del tempo, cresce, oppure distruggere la sua amata sorella?
Tatiana se ne stava in disparte. Nemmeno lei voleva partire. Aveva scavato intorno a sé una trincea di nome Alexander e non poteva privarsene. Ormai viveva per quell’unica ora che passava con lui, la sera, quell’ora che la proiettava nel futuro, in un turbine di sentimenti appena sbocciati che non riusciva né a esprimere né a capire. Amici che camminano alla luce del crepuscolo. Da lui poteva avere solo questo, ma non pretendeva niente di più. In quell’unica ora alla fine di una lunga giornata, senza fiato e col cuore che batteva all’impazzata, si sentiva felice.
... sapeva di appartenere ad Alexander, ma credeva di avere la forza di allontanarsi da lui e di continuare, in qualche modo, a vivere, così come lui sarebbe andato avanti con la propria vita. Non avrebbe mai potuto: loro due erano la Luna in Giove e il Sole in Venere, allineati nel cielo.

Tatiana cresce. Da bambina piena di sogni e giochi, è costretta a trasformarsi in donna. E, pian piano, diventerà il vero e proprio pilastro dell’intera famiglia. Tatiana non si ferma un attimo. Si mette al servizio di tutti, ponendo molto spesso se stessa in secondo piano. Da tenera fanciulla in fiore, Tatiana conosce gli orrori della guerra, delle menzogne degli adulti, del tradimento, della morte che ogni giorno è costretta a vedere con i propri occhi nelle strade di Leningrado. D’un tratto quelle notti bianche, quelle passeggiate nel Giardino d’Estate, svaniscono, piombando in una tenebra oscura e fredda.
Scappare. Fuggire da Leningrado appare l’unica soluzione. Una scelta che porterà a vivere una sorta di quiete cristallina, una luce che si accende nel romanzo. Un amore che muterà in passione ardente, spinta, senza freni, insaziabile. Tatiana scoprirà le gioie di quell’amore profondo e completo. Un amore che arderà nel suo cuore e nel suo corpo, accendendolo di sensazioni mai provate.
Eppure, tutte le gioie sono destinate ad avere vita breve. Sprazzi di luce in un inferno di buio.
Tradimenti. Guerra. Coraggio. Pazzia. E una fievole speranza.
I due protagonisti riusciranno davvero a coronare il loro sogno d’amore? Troveranno un po’ di pace in mezzo a tanto orrore?
Com’era possibile che il segreto, l’inganno e il tradimento legassero gli esseri umani più della verità, della fiducia e della sincerità?

Attraverso uno stile a tratti poetico ma anche molto realistico, la Simons ci trasporta totalmente in quell’epoca, facendoci provare un mix di sentimenti: dall’amore, alla rabbia, alla commozione, e ci spinge a riflettere.
Il tutto appare così reale, tanto più se pensiamo che certi avvenimenti siano davvero accaduti. Ho adorato soprattutto la sua capacità di descrivere al meglio la situazione terribile vissuta a Leningrado durante l’assedio nazista.
Nonostante sia un volume bello corposo, le quasi 700 pagine scorrono velocemente, come acqua tra le dita. Si viene totalmente rapiti e risulta davvero difficoltoso abbandonare la lettura. Vorresti proseguire, saperne di più. Speri con i protagonisti, vivi le loro avventure, le loro emozioni, il loro amore, la loro passione.
I personaggi sono delineati in maniera così accurata da sembrare perfettamente reali. Con i loro pregi e difetti, non risultano assolutamente fittizi o troppo perfetti per essere veri. Sono personaggi di carta che però si trasformano quasi in figure reali, come se, in fondo, in quella Russia in piena guerra mondiale, fossero davvero esistiti una giovane dai capelli color del sole, abbigliata con un vestito bianco a fiori rossi, e un soldato dell’armata rossa, bello, alto, moro e con un segreto inconfessabile che potrebbe fargli perdere la vita.
Ci sono momenti in cui ti ritrovi ad amarli, in altre occasioni risultano particolarmente odiosi, che vorresti prenderli a schiaffi, lo ammetto. Tatiana, ad esempio, spesso ha atteggiamenti molto infantili che però sono perfetti per l’età che ha. È molto giovane, inesperta, ingenua. Eppure sarà costretta a crescere rapidamente.
Alexander è molto protettivo, ma spesso ha degli atteggiamenti troppo forti, iracondi. Il suo passato, però, è stato ugualmente difficile. Alexander, o Shura come ama chiamarlo Tatia, conosce molto di più il mondo in cui vivono, la brutalità del governo russo, la verità che si nasconde dietro la menzogna. Anche lui, in un certo senso, si è ritrovato a dover crescere in fretta e a perdere persone importanti.
Ma accanto a loro si muovono tanti altri personaggi, ugualmente tratteggiati con cura, e che saranno spesso ostacolo per il loro amore.
Tra tutti, sicuramente importanti sono Dasha e Dimitri.
Dasha è, come già accennato, la sorella più grande di Tatiana. Un personaggio che risulta particolarmente odioso per la sua superficialità. Dasha è molto sciocca, e cieca. Sarà l’unica a non capire realmente quali sentimenti scivolano tra gli sguardi che si lanciano sua sorella e il suo Alexander. Non mi sono piaciuti i suoi atteggiamenti, è un personaggio davvero spiacevole, ma non quanto Dimitri. Quest’ultimo è un soldato, amico di Alexander. Una persona viscida che non si fa scrupoli. Pensa solo al suo interesse, passando sopra i sentimenti e le vite delle persone. Un personaggio il cui ruolo sarà importante per molti eventi ed azioni dei personaggi principali, ma di cui non posso rivelarvi altro.
Il cavaliere d’inverno è un romanzo che mi ha molto emozionata, che ho divorato con gran facilità, che non volevo lasciare e per il quale ho fatto sempre le ore piccole. Un romanzo in cui storia e romance si mischiano creando un’armonia perfetta. Un romanzo corale, assolutamente ben scritto, con uno stile coinvolgente e poetico. Una perfetta rappresentazione dell’epoca. Una storia d’amore che ti emoziona, e per il quale ti ritrovi a tifare per un lieto fine.
Ci sono momenti, soprattutto nella seconda parte, in cui da semplici baci o gesti di affetto, si passa ad atteggiamenti più intimi e spinti. Devo essere sincera, inizialmente ho trovato tutto ciò appassionante, ma alla lunga, mi è parso anche ripetitivo, superfluo e anche un po’ noioso. Non sono contro le descrizioni di atti sessuali, ovviamente, ma che non siano esagerati e troppo ripetitivi! Devo ammettere che ho provato un poco di delusione. Se nella prima parte mi aveva coinvolta in modo totale, esaltandomi parecchio, poi si è perso un po’, portandomi a credere di dover abbassare il mio giudizio. Eppure, poi si è ripreso così bene che mi è risultato difficile dare meno di quei 5 libricini che vedete in alto.
È un romanzo sicuramente da leggere. Uno di quei romanzi capaci di rapirti ed emozionarti totalmente e di cui vorresti sapere ancora. Una volta girata anche l’ultima pagina, i personaggi e le loro avventure restano impresse nel cuore.
Il finale poi dà la possibilità di pensare al futuro, a ciò che potrebbe realmente accadere nei prossimi romanzi. Romanzi che comprerò e leggerò sicuramente!
Non so se sono riuscita a esprimere al meglio i miei pensieri, ma è sicuramente un libro che consiglio a tutti voi. Se amate il romance dolce e passionale nel medesimo tempo, e la Storia, l’ambientazione ai tempi di guerra, non lasciatevi sfuggire questa perla!

Paullina Simons è nata a San Pietroburgo nel 1963. Ha vissuto con padre, madre, zio, zia e cugino nelle due stanze nelle quali Tatiana (protagonista de Il Cavaliere d’Inverno) avrebbe abitato. Suo nonno paterno ha vissuto in prima persona il mortale assedio di Leningrado, finchè non si è unito all’armata Rossa nel 1942. Nel 1968, quando lei aveva solo cinque anni, suo padre fu arrestato per l’agitazione anti-comunista durante l’invasione sovietica della Cecoslovacchia. Fu incarcerato per un anno, poi spedito al GULAG per due e esiliato a Tolmachevo. Nel 1973 ottenne il permesso per espatriare e portò la sua familia a New York. In America Paullina termina gli studi e lavora come giornalista finanziaria e produttrice televisiva, finchè non inizia a dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. La saga di Tatiana e Alexander si ispira in parte alla storia della sua famiglia in Russia.
Oggi vive a Northport, nelle vicinanze di New York, con il marito e i suoi quattro figli. All’ultima nata ha dato il nome di Tatiana.
Gli altri romanzi della trilogia sono:
Tatiana & Alexander
Il Giardino d'Estate.